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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 61 (Nuova Serie), febbraio 2021

In memoria di Franco Marini: il discorso per l'inaugurazione del Polo bibliotecario parlamentare

La giornata del 9 febbraio scorso si è aperta con la notizia della scomparsa di Franco Marini, Presidente del Senato nella XV legislatura. La sua lunga attività sindacale e politica - segretario generale della CISL, segretario del Partito Popolare Italiano, Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, europarlamentare, infine eletto in Senato e subito chiamato alla seconda carica dello Stato - è stata ricordata anche dall'attuale Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che in un comunicato lo ha definito «uomo di indiscussa integrità morale, [...] importante protagonista della nostra storia repubblicana», sottolineando soprattutto «il suo prezioso contributo, nei ruoli politici e istituzionali, sui temi del lavoro e sul rafforzamento della democrazia parlamentare».

Per la Biblioteca del Senato e l'intero Polo bibliotecario parlamentare, però, il suo nome rimane specialmente legato alla cerimonia di avvio del processo di integrazione delle due biblioteche nel Polo bibliotecario parlamentare, che si è svolta il 12 febbraio del 2007. Si trattava, come sottolineò il comunicato stampa della Camera, dell'avvio di una fase che avrebbe portato, nell'immediato, al coordinamento degli acquisti e alla libera circolazione di lettori e libri tra le biblioteche del Senato e della Camera dei deputati (ormai collocate in palazzi adiacenti e comunicanti), e in prospettiva alla progressiva unificazione dei cataloghi e armonizzazione dei servizi, che - come recitava il comunicato stampa del Senato - aveva l'obiettivo di «migliorare la complessiva risposta alle esigenze di informazione e ricerca dei cittadini e del Parlamento». In quell'occasione appunto i presidenti dei due rami del Parlamento, Franco Marini e Fausto Bertinotti (riconoscibili in foto accanto a Sergio Zavoli), presenziarono all'evento inaugurale.

Il primo a prendere la parola, nella Sala Atti parlamentari della Biblioteca del Senato, fu proprio Franco Marini, ringraziando per l'«attenta e forte partecipazione» dei presenti e dei mezzi di comunicazione e sottolineando come le biblioteche di Senato e Camera stessero «già lavorando da un po' a questa iniziativa che oggi ufficialmente si realizza». Portare a compimento il Polo bibliotecario - proseguì - significa attivare «un punto di lavoro e di riflessione parlamentare che come obiettivo forse più immediato ha quello di creare una struttura e le condizioni per mettere a disposizione degli studiosi, dei parlamentari, dei giovani [...] risorse importanti, che nella divisione rischiavano di rimanere nascoste in parte»; infatti, per allargare la «possibilità di fruizione con un servizio ai nostri parlamentari ma anche ai cittadini [...], un Polo bibliotecario parlamentare unificato [...] sviluppa potenzialità, anche per il futuro, maggiori di quanto potessero fare separatamente Camera e Senato con le loro iniziative divise. [...] Siamo orgogliosi di questa grande struttura messa a disposizione di chi vuole studiare, leggere, aggiornarsi». Nel ringraziare chi aveva lavorato per anni per condurre le due biblioteche a concretizzare questo traguardo, non mancò un ricordo del «ruolo del presidente Spadolini [...]: uomo di cultura, uomo attento [...], per la sua preparazione e per il suo impegno», che nel «dare al Senato questa opportunità [...] aveva visto [...] possibilità di sviluppo ulteriore».

Nella chiusa del discorso il presidente Marini sottolineò altri due aspetti rilevanti per la creazione del Polo bibliotecario: da un lato gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento delle spese, dall'altro un'esigenza operativa di integrazione di settori senza che questo comportasse lo sconvolgimento o lo snaturarsi delle due biblioteche, chiamate a operare in una «sintesi assolutamente proficua. [...] Il Senato ha un'attenzione forte e un patrimonio forte sul versante storico-giuridico [...], la Camera ha una vocazione più politico-economica e sociale che va naturalmente integrata con quella del Senato. Lavorando insieme [...] possiamo non abbandonare questo sistema di specializzazioni, ma integrarlo in maniera più efficace». A distanza di 8 anni, possiamo dire che queste intuizioni si sono tradotte in realtà.

Ai discorsi celebrativi, che si possono ascoltare in registrazione sul sito di Radio Radicale, fece seguito una visita ad alcuni cimeli delle due biblioteche: per quella del Senato, nella Sala degli Atti parlamentari fu allestita un'esposizione di preziosi Statuti manoscritti, edizioni antiche di storia locale e raccolte di giornali dell'Ottocento (qui una galleria fotografica). Commenti all'inaugurazione sono stati pubblicati su periodici di rilievo nell'ambito degli studi bibliografici e biblioteconomici: Antonio Casu, Linee evolutive delle biblioteche parlamentari italiane, "AIB Studi", v. 48 (marzo 2008), n. 1, p. 67-73; Sandro Bulgarelli e Fernando Venturini, Cronache e notizie. Il Polo bibliotecario parlamentare, "Le Carte e la Storia", n. 1, giugno 2007, p. 93-98.

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