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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 75 (Nuova Serie), febbraio 2024

Contributi

Istituzioni e fonti per la storia locale italiana: l'Archivio Biblioteca Museo Civico di Altamura

A partire da questo numero, la rivista online della Biblioteca del Senato "MinervaWeb" ospiterà, tra i suoi contributi, una serie di articoli dedicati alla storia, all'evoluzione, all'organizzazione nonché alla mission specifica delle Deputazioni e Società di storia patria presenti in Italia.
L'iniziativa nasce dal riconoscimento del ruolo occupato dalle fonti storiche locali nell'ambito della storiografia accademica e nazionale e dall'attività di conservazione e valorizzazione svolte in questo ambito dalle varie associazioni di storia locale.
Apre la rassegna l'Archivio Biblioteca Museo Civico di Altamura, al cui presidente - prof. Giuseppe Pupillo - vanno i nostri ringraziamenti per l'adesione all'iniziativa e l'invio del contributo che segue.

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Origini e storia

L'Archivio Biblioteca Museo Civico ha un precedente nel museo municipale (1891- 1909) e un ideale fondatore nel conte Michele Sabini. Alla realizzazione del sogno di questi, avvenuta per motivi diversi dopo quarant'anni, concorsero, in ordine di merito e di passione civile, suo figlio, Celio Sabini, il preside Michele Di Fonzo, il professore Francesco Lospalluto (provveditore in carica dalla fondazione al 1960), il dottore Liborio Acquaviva, il professore Giovanni Locapo.

A essi si affiancarono in un primo comitato coordinatore l'insegnante Giuseppe Bruno, il nobile Vito Castelli, il canonico don Mimì Chierico, il professore Antonio Santoro e il notaio Ferdinando Schifini.

L'idea di creare in Altamura un'importante istituzione culturale fu manifestata dal conte Celio Sabini (1898-1976), accademico dei Georgofili e insignito di varie onorificenze tra cui la medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte, in una lettera del 6 settembre 1946 indirizzata al professore Francesco Lospalluto (1892-1974), impiegato presso il Liceo ginnasio "Cagnazzi" di Altamura dove svolse anche volontariamente opera di bibliotecario, con la quale accompagnava un cospicuo dono di 1.122 volumi e 562 fascicoli.

Il conte Sabini, candidato dopo la seconda guerra mondiale al Senato della Repubblica e successivamente promotore di un comitato di solidarietà cittadina (dal 1953 al 1964), auspicava la costituzione in Altamura di un 'Archivio Biblioteca Museo Civico' con lo scopo di:

1. Raccogliere i documenti, le pubblicazioni, i ricordi, le opere d'arte d'interesse nazionale ed in particolare pugliese e, più propriamente, altamurano e, quindi, avente attinenza con le famiglie e con i singoli di Altamura, onde evitare che, con il ramificarsi di alcune famiglie, con l'esodo di altre e con l'estinguersi di altre ancora, i documenti, le pubblicazioni, i ricordi e le opere d'arte da queste possedute, vadano fuori di Altamura e, infine, dispersi.

2. Tentare di ricuperare e riportare ad Altamura i documenti ... d'interesse altamurano e che risultino già dispersi.

3. Costituire e mantenere una raccolta completa e viva, che parli della vita di Altamura nei secoli, perché sia di esempio e di sprone a nuove opere e di incitamento a studi e a pubblicazioni.

4. Dotare Altamura, centro di studi e di cultura dell'Italia Meridionale, ancor più che delle Puglie, di una biblioteca la più ricca ed aggiornata che sia possibile, ad uso di studiosi e di studenti»

(Michele Di Fonzo, L'Ente "Archivio-Biblioteca-Museo Civico", "Altamura", 1 (1954), pp. 3-10).

Il progetto si concretizzò la sera del 4 novembre 1948. Nella riunione tenutasi presso la Biblioteca comunale cui convennero numerosi cittadini fu approvata la proposta avanzata dal conte Sabini di fondare l'Archivio Biblioteca Museo Civico e venne costituito un comitato per procedere alla legalizzazione del nascente istituto con atto rogato dal notaio Ferdinando Schifini in data 19 ottobre 1949. L'atto di fondazione, sottoscritto da diciotto notabili che costituirono il primo consiglio di amministrazione che, oltre ai personaggi già citati, vide la partecipazione del dott. Gennaro Colafelice, del prof. Donato Delucia, del dott. Loreto De Stefano, del prof. Giovanni Locapo, del dott. Giovanni Lorusso, del dott. Paolo Maggi, dell'ins. Ventura Moramarco, del rag. Giuseppe Popolizio, dell'avv. Orazio Priore, del prof. Gioacchino Ventura.

L'Archivio Biblioteca Museo Civico si arricchì in poco tempo di volumi, documenti, reperti archeologici e museali, dipinti donati da numerosi privati ma anche dal Comune di Altamura che divenne socio perpetuo e con il quale l'ente stipulò nel 1951 una convenzione.

Ha ottenuto il 6 dicembre 1963 dal Presidente della Repubblica il riconoscimento di ente morale e il 12 giugno 1985 quello di ente di interesse locale da parte della Regione Puglia.

Dal 1954 pubblica la rivista storica "Altamura", che rappresenta un utile strumento per la conoscenza del territorio.

Nel suo insieme, l'ente costituisce oggi un importante e fondamentale presidio culturale al servizio della città, dove studenti e studiosi trovano materiale specialistico e qualificato per ricerche e approfondimenti.

Il numero degli utenti, nel corso degli anni, è andato via via aumentando, così come è stato continuamente incrementato e diversificato il patrimonio librario, archivistico e museale.

Dal 2009 i libri sono custoditi in moderne scaffalature compattabili acquistate grazie ai fondi regionali e comunali.

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L'archivio

Il nucleo originario fu costituito dai documenti provenienti dall'Archivio storico comunale, custoditi fin dalla fine dell'Ottocento presso il locale museo civico.

In seguito, la raccolta si è notevolmente arricchita grazie al continuo apporto di donatori privati, di enti pubblici e, naturalmente, attraverso i frequenti acquisti fatti dall'ente.

L'archivio accoglie il fondo pergamenaceo del Comune di Altamura da cui proviene il documento più antico: il decreto di confinazione del territorio altamurano emanato da Federico II di Svevia nel 1243 e la raccolta delle pergamene della famiglia Sabini. Comprende, inoltre,

migliaia di documenti cartacei, provenienti da raccolte private o dal mercato antiquario.
Tra i documenti storici che riguardano la città e la storia della Terra di Bari vanno menzionati: il Libro Rosso o libro dei privilegi concessi dall'imperatore Carlo V d'Asburgo (1536); le platee dei beni dei monasteri soppressi (XVIII sec.); numerosissimi documenti cartacei di interesse storico locale; diversi spartiti del compositore altamurano Saverio Mercadante, tra cui l'Inno a Sant'Irene e molte opere manoscritte di musicisti membri della famiglia Festa. All'archivio documentario si affiancano un'importante fototeca storica, che testimonia gli eventi pubblici e privati di Altamura e dei suoi cittadini, una ricca raccolta di piante topografiche e di progetti di edifici pubblici e privati realizzati da alcuni tra i più stimati tecnici che hanno operato in Altamura fra il XIX e XX secolo, tra cui Orazio Lerario, Vincenzo Striccoli, Luigi Santarella, Michele De Nora.

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La biblioteca

La biblioteca dell'ente costituisce per numero di volumi e specificità delle raccolte una delle più ricche della regione. Essa è nata sulla base del patrimonio dell'ex biblioteca comunale nella quale erano confluite anche le dotazioni bibliografiche del Regio liceo ginnasio "Cagnazzi" e del Monte a Moltiplico. Quest'ultima istituzione era sorta con l'obiettivo iniziale di amministrare il denaro e i beni immobili per la erezione a vescovado della chiesa arcipretale della città. Nel XVIII secolo le sue rendite furono usate per sostenere il 'Regio studio' (o Università degli studi) e, successivamente, il seminario e le scuole superiori.

La dotazione libraria è, nel corso di oltre mezzo secolo, quasi quadruplicata in seguito a donazioni e soprattutto acquisti, tanto che oggi la può vantare circa 100.000 volumi di vario argomento, con una ricca scelta di titoli di storia locale e regionale. La biblioteca conserva un discreto numero di edizioni antiche, rare e di pregio, tra cui 18 incunaboli 434 cinquecentine e diverse centinaia di volumi pubblicati nel XVII e XVIII secolo.

Possiede, inoltre, un'emeroteca piuttosto ricca e varia: numerose sono le testate di fine Ottocento e dei primi decenni del secolo successivo, molte delle quali testimoniano una fiorente editoria locale di stampo satirico-politico. Vengono a tutt'oggi acquistate o ricevute in dono o per scambio oltre 115 periodici, raggiungendo così un totale di circa 1.000 testate.

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Il museo civico

Come per l'archivio, gran parte del materiale museale custodito dall'ente proviene dall'ottocentesco museo civico di Altamura che fu chiuso nel 1909.
Tutti gli oggetti furono conservati presso i locali del Liceo classico "Cagnazzi" e ceduti nel 1949 dal Comune all'Archivio Biblioteca Museo Civico in occasione della stipula della convenzione.

Fino alla creazione del Museo archeologico statale di Altamura, l'Archivio Biblioteca Museo Civico conservava anche il patrimonio archeologico del vecchio museo, accresciuto notevolmente negli anni successivi, sia in seguito ai numerosi scavi effettuati in città e nel suo territorio, sia alle generose donazioni di privati. Attualmente, tra i numerosi reperti di natura storica e artistica, il museo dell'ente può vantare diversi dipinti, oggetti vari (un meraviglioso reliquiario del XII secolo, manifattura di Limoges, dipinti del XVII secolo e successivi, medaglie, monete, tre cannoni della resistenza di Altamura alle truppe sanfediste del cardinale Fabrizio Ruffo nel 1799, cimeli risorgimentali e delle guerre mondiali, mobili antichi, materiale lapideo, statue, busti bronzei e altro ancora.

Nei suoi quasi settanta anni di esistenza, l'ente ha incrementato tale patrimonio, non solo attraverso le donazioni di privati, ma anche con una oculata attività di acquisti.
In tale modo sono state acquisite alcune opere di un altro artista altamurano del secolo scorso: Carlo Striccoli, la cui produzione sta trovando degna attenzione e valutazione nel campo della produzione artistica del Novecento italiano.

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La rivista "Altamura"

Dal gennaio 1954 viene pubblicata una rivista scientifica, "Altamura" che è giunta al n. 64/2023 e che raccoglie studi storici sulla città e il suo territorio.

La stessa è annoverata dall'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca nell'elenco delle riviste scientifiche dell'area 10.

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Indirizzo e contatti

Archivio Biblioteca Museo Civico (A.B.M.C.)

Piazza Zanardelli 30, 70022 Altamura (BA)

Tel. 080. 3111708

E-mail: abmcaltamura@gmail.com

Pec: abmcaltamura@pec.it

Sito web: https://abmcaltamura.it/

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Dal sito della biblioteca:

- Edizioni antiche e fondi speciali [sezione dedicata ai fondi speciali della biblioteca, compreso il fondo antico di storia locale]

- Catalogo del Polo bibliotecario parlamentare [alla collocazione 'storia locale' è possibile trovare il fondo moderno di storia locale]

- Emeroteca [sezione dedicata all'attività dell'Emeroteca, compresa una descrizione della raccolta degli atti accademici acquisiti dalla biblioteca]

Archivio

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