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Martedì 14 Maggio 2024 - 188ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:07)

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 935 recante modifiche della Parte seconda della Costituzione per l'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l'abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica, nel testo proposto dalla Commissione.

L'articolo 1 prevede l'abrogazione della possibilità per il Presidente della Repubblica di nominare senatori a vita (articolo 59 della Costituzione). L'articolo 2 modifica l'articolo 83 della Carta in relazione al quorum per l'elezione del Presidente della Repubblica, riducendolo dalla maggioranza qualificata alla maggioranza assoluta, operante dopo il sesto scrutinio anziché il terzo. L'articolo 3 interviene in riferimento allo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, introducendo casi in cui lo scioglimento è considerato un atto dovuto. L'articolo 4, modificando l'articolo 89 della Costituzione, introduce nuove disposizioni riguardanti la controfirma degli atti del Capo dello Stato. L'articolo 5 introduce l'elezione del Presidente del Consiglio dei Ministri a suffragio universale diretto per un massimo di due legislature consecutive, elevate a tre se nelle precedenti abbia ricoperto l'incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi. L'articolo 6 integra l'articolo 59 della Costituzione con un premio su base nazionale. L'articolo 7 modifica le procedure in caso di mancata fiducia al Governo, con la possibilità di rinnovo dell'incarico al Presidente del Consiglio eletto o lo scioglimento delle Camere. Infine, l'articolo 8 contiene norme transitorie riguardanti i senatori a vita e l'applicazione della legge costituzionale.

Nella seduta di mercoledì scorso ha avuto inizio la discussione generale, che è proseguita oggi con gli interventi dei sen. Sensi, Annamaria Furlan, Martella, Basso, Cecilia D'Elia, Crisanti, Sandra Zampa, Verducci, Simona Malpezzi, Losacco, Tatjana Rojc, Manca, Franceschelli (PD), Pirondini, Dolores Bevilacqua, Licheri, Anna Bilotti, Concetta Damante (M5S), Liliana Segre (Misto) ed Elena Cattaneo (Aut). Tutti gli oratori hanno ribadito a gran voce una condanna unanime della riforma costituzionale, mettendo in guardia contro il rischio di compromettere gli equilibri costituzionali e il principio di separazione dei poteri, sottolineando la necessità di riforme che rafforzino i Governi attraverso la democrazia e la partecipazione pluralistica, mirando a un equilibrio tra stabilità governativa e funzione parlamentare. Hanno poi sollevato preoccupazioni riguardo alla concentrazione del potere decisionale in poche mani e ai rischi di abusi che ne deriverebbero, e hanno invitato le forze di maggioranza a riflettere attentamente sull'impatto a lungo termine della riforma sul sistema politico e sulla democrazia, riponendo fiducia negli elettori, che avranno l'ultima parola e la bocceranno nel referendum costituzionale. Hanno infine evidenziato le numerose promesse tradite da parte dell'Esecutivo, che non si occupa delle urgenze del Paese, anteponendo interessi personalistici al bene comune.

La discussione generale proseguirà domani mattina.

In apertura di seduta il Presidente La Russa ha commemorato il senatore Nino Strano, deceduto l'11 novembre scorso dopo una lunga malattia, sottolineandone la passione per la cultura e la Sicilia, oltre alla sua dedizione alla politica. Strano era noto per la sua versatilità artistica e il suo impegno sociale. Al commosso ricordo del sen. Strano hanno partecipato i sen. Gasparri (FI-BP), Sandra Zampa (PD) e Pogliese (FdI).

(La seduta è terminata alle ore 20:05 )

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