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Martedì 5 Marzo 2024 - 166ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:02)

A conclusione delle comunicazioni sulle missioni e gli impegni operativi internazionali da avviare nel 2024, con votazioni per parti separate, l'Assemblea ha approvato le proposte di risoluzione n. 3 della maggioranza e nn. 1 (testo 2) (sen. Calenda (Misto-Az) e altri), 4 (sen. Patuanelli (M5S) e altri), 5 (sen. Enrico Borghi (IV) e altri) e, in un testo riformulato, 6 (sen. Alfieri (PD) e altri).

Il Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale Tajani ha riferito all'Assemblea del Senato che il Governo ha proposto due nuove missioni internazionali: l'operazione Levante nel Medio Oriente e il dispositivo multidominio dell'area del Mar Rosso e dell'Oceano Indiano, inclusa la missione europea Aspides. Il recente attacco al cacciatorpediniere Duilio dimostra la grave minaccia terroristica degli Houthi, richiedendo interventi tempestivi. La situazione nel Mar Rosso, aggravata dagli attacchi, richiede una risposta immediata: il Governo italiano ha operato con l'obiettivo di favorire il rilascio degli ostaggi, garantire l'accesso umanitario, evitare un'escalation della violenza e promuovere una soluzione diplomatica al conflitto. La strage di civili a Gaza ha complicato ulteriormente i negoziati per una tregua e ha reso ancora più urgente l'incremento degli aiuti umanitari nella regione: il Governo italiano si impegna a coordinare un'iniziativa umanitaria chiamata "food for Gaza" per alleviare le sofferenze della popolazione e favorire un cessate il fuoco. Sul piano politico-diplomatico, l'Italia si impegna a sostenere i dialoghi con i Paesi arabi moderati e a promuovere un percorso verso la soluzione "due popoli, due Stati" per il conflitto israelo-palestinese. La crisi nel Mar Rosso causata dagli attacchi degli Houthi ha anche gravi conseguenze economiche e politiche: l'aumento dei costi dei trasporti e la minaccia alla sicurezza della navigazione rappresentano una sfida per l'Italia e la comunità internazionale. L'Italia ha proposto e sostenuto l'operazione Aspides, finalizzata alla protezione dei traffici marittimi e al contrasto agli attacchi nel Mar Rosso, sottolineando la necessità di una difesa europea più efficace. Il Ministro ha infine proposto una riforma delle procedure di autorizzazione delle missioni internazionali per rispondere meglio alle evoluzioni del contesto internazionale. In relazione alle sei proposte di risoluzione presentate, il Ministro Tajani ha espresso parere favorevole alla proposta n. 3 della maggioranza e alle proposte di risoluzione nn. 1, previa riformulazione, di Misto-Az, 4 di M5S, 5 di IV e, in un testo riformulato, 6 del PD. Sulla proposta n. 2 (sen. De Cristofaro (Misto-AVS) e altri) ha espresso parere contrario ad eccezione del primo impegno.

Al conseguente dibattito hanno preso parte i sen. Mariastella Gelmini (Misto-Az), che ha sottolineato la complessità del contesto geopolitico, evidenziando l'importanza di affrontare la situazione con prudenza e l'urgenza di una difesa comune europea; Giovanna Petrenga (Cd'I), che ha sostenuto la necessità della missione europea Aspides per ripristinare la sicurezza marittima e garantire la libertà di navigazione, elogiando l'impegno del Governo Meloni nella gestione della crisi; Renzi (IV), che ha richiamato l'importanza della globalizzazione e dell'intervento nel Mar Rosso per difendere l'interesse nazionale e garantire il futuro dei porti italiani, ribadendo la necessità di una politica estera forte; De Cristofaro (Misto-AVS), che ha annunciato il sostegno alla partecipazione italiana alla missione per l'Ucraina e alla missione Levante, ma si è opposto ad Aspides nel Mar Rosso, sottolineando i rischi di un'escalation militare e la mancanza di una soluzione diplomatica; Stefania Craxi (FI-BP), che ha definito la missione Aspides una svolta per un'Europa che assume il controllo del proprio destino e ha criticato le voci pacifiste, affermando che difendersi militarmente è essenziale nell'attuale contesto globale; Marton (M5S), che, pur sostenendo le nuove missioni, ha espresso alcune riserve sottolineando, per la missione Aspides, la necessità di evitare un'escalation militare e, sulla missione Levante, un impegno più deciso per fermare la violenza in Medio Oriente; Dreosto (LSP), che ha invitato a riconoscere il contributo del Governo nell'affrontare le sfide internazionali e ribadito l'importanza di investire nella difesa per proteggere gli interessi nazionali; Alfieri (PD), che ha evidenziato l'importanza del rigore e della responsabilità nella politica estera e nelle missioni internazionali ed espresso il sostegno alle operazioni che forniscono aiuti umanitari e proteggono gli interessi nazionali nel Mediterraneo; Menia (FdI), secondo cui la missione Aspides, seppur controversa, è fondamentale per proteggere rotte marittime vitali per l'Italia e l'Europa, dimostrando il ruolo di primo piano dell'Italia nell'affrontare le sfide globali e nel ristabilire le regole del diritto e della civiltà nelle relazioni internazionali.

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 986 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 gennaio 2024, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico. Il testo passa ora alla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Pogliese (FdI), ha illustrato il testo, che a seguito delle modifiche apportate in sede referente si compone di 10 articoli, incentrato sulla continuità produttiva dello stabilimento ex Ilva di Taranto, con l'obiettivo di tutelare non solo la produzione, ma anche i lavoratori, l'ambiente e la salute dei cittadini. Il decreto è stato introdotto per risolvere problemi strategici nell'industria siderurgica italiana, riflettendo la necessità di interventi rapidi e decisivi. Il relatore si è soffermato sulle modifiche introdotte in Commissione, tra cui l'emendamento 2.0.1000 che ha trasfuso i contenuti del dl n. 9 del 2024 nel provvedimento in esame. Durante l'iter in Commissione sono stati approvati diversi emendamenti, evidenziando una convergenza fra le forze politiche su temi centrali riguardanti le garanzie per le imprese creditrici di acciaierie d'Italia e per i lavoratori. Tali modifiche includono disposizioni riguardanti la procedura di amministrazione straordinaria, il finanziamento delle società che gestiscono gli impianti siderurgici, condizioni agevolate di accesso al Fondo di garanzia per le pmi, la prededucibilità dei crediti vantati da determinate imprese e altre misure di sostegno alle imprese dell'indotto. Tra gli articoli introdotti dalla Commissione, il relatore ha evidenziato l'articolo 4-bis, che amplia il perimetro delle imprese ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria e anticipa la chiusura della fase concorsuale liquidatoria quando non ci sono più speranze di ripresa dell'attività produttiva.

Nella discussione generale sono intervenuti i sen. Annamaria Furlan (PD), Francesca Tubetti, Zullo (FdI), Silvia Fregolent (IV), Aurora Floridia (Misto-AVS), Nave (M5S), Cantalamessa (LSP) e Misiani (PD). Durante l'esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti 2-quinquies.205 (testo 2) (sen. De Carlo (FdI) e altri), 3.200 (testo 2) del sen. Russo (FdI), identico al 3.201 (sen. Concetta Damante (M5S)), 4-bis.0.200 (testo 2), sempre del sen. Russo e 4-bis.0.201 (sen. Nicita (PD) e altri). Sono stati altresì accolti diversi ordini del giorno: all'articolo 1 il G1.2 (Sen. Sabrina Licheri (M5S)), il G1.3 (sen. Turco (M5S)) e il G1.200 (sen. Basso e Annamaria Furlan (PD)), tutti in testi riformulati; all'articolo 2, il G2.3 (sen. Aurora Floridia (Misto-AVS) e altri), previa riformulazione; il G2-bis.200, accolto come raccomandazione, e il G2-quater.200 (testo 2) entrambi della sen. Bizzotto (LSP) e altri.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato un voto favorevole i sen. Mariastella Gelmini (Misto-Az), che ha apprezzato l'intento del provvedimento nell'introdurre norme per l'amministrazione straordinaria e sostenere l'indotto, evitando il collasso di aziende sane; Michaela Biancofiore (Cd'I), secondo la quale il decreto offre soluzioni concrete per conciliare esigenze diverse, come la produzione, il lavoro, l'ambiente e la salute; Spagnolli (Aut), che ha auspicato un nuovo piano industriale per il rilancio dell'azienda Ilva, suggerendo che una gestione mista non ripeta gli errori del passato;Damiani (FI-BP), che ha espresso apprezzamento per l'intervento del Governo nel cercare di rianimare l'azienda e sottolineato l'importanza di intervenire tempestivamente di fronte all'indisponibilità e all'inaffidabilità di ArcelorMittal; Bergesio (LSP), che ha elogiato gli interventi del Governo, ribadendo l'importanza strategica dell'acciaio per l'industria nazionale e approvando le misure di sostegno quali l'accesso agevolato al fondo di garanzia per le imprese dell'indotto e l'estensione del trattamento straordinario di integrazione salariale fino al 2024; Vita Maria Nocco (FdI), che ha apprezzato l'approvazione dell'amministrazione straordinaria come una scelta necessaria per evitare ulteriori ritardi nella gestione della crisi, richiamando i finanziamenti e le misure di sostegno per supportare le esigenze di continuità aziendale e assicurare la sicurezza dei luoghi di lavoro. I sen. Magni (Misto-AVS) e Turco (M5S) hanno dichiarato un voto contrario. AVS ha espresso preoccupazione per l'assenza di fondi destinati al futuro dell'Ilva e sottolineato la necessità di un ruolo centrale dello Stato per garantire la gestione adeguata dell'azienda e contribuire alla sua trasformazione ecologica; M5S ha contestato la legittimità dell'amministrazione straordinaria e previsto che la Commissione europea possa aprire un fascicolo di infrazione a causa dei finanziamenti illegittimi all'azienda. Il sen. Martella (PD) ha accusato il Governo di aver prodotto solo ritardi e incertezze nei decreti adottati ma ha espresso apprezzamento per l'approvazione di emendamenti con cui si consente di svincolare quote di avanzo vincolato di amministrazione in favore delle imprese dell'indotto e si introduce l'obbligo per il commissario di redigere un piano industriale. Il sen. Scalfarotto (IV) ha annunciato l'astensione, esprimendo preoccupazione per l'impatto sul mercato degli investitori globali e sulle aziende coinvolte, sottolineando la mancanza di una visione chiara da parte del Governo per affrontare la situazione.

(La seduta è terminata alle ore 20:03 )

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