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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 42 (Nuova Serie), dicembre 2017

La Biblioteca dell'École française de Rome

Ringraziamo Mme Maria Silvia Boari, assistente del responsabile della Biblioteca, per aver fornito il testo seguente.

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Storia: una biblioteca al servizio della ricerca

L'École française de Rome, fondata nel 1875, è una istituzione pubblica francese a carattere scientifico, culturale e professionale, sotto la tutela del Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation. Con il decreto n° 2011-164 del 10 febbraio 2011 il governo francese e le istituzioni preposte alla diffusione della cultura e della ricerca, ha regolamentato la presenza delle cinque 'Écoles' francesi all'estero (EFE) : École française d'Extrême-Orient a Parigi, Institut français d'archéologie orientale du Caire, École française d'Athènes, Casa de Velázquez a Madrid e l'École française de Rome.

Attualmente l'attività generale si sviluppa in tre sedi distinte. La principale si trova sin dalle origini all'interno di Palazzo Farnese (in particolare tutto il secondo e terzo piano e un piano intermedio 'mezzanino') dove hanno sede la Direzione generale, la Direzione degli studi e la Biblioteca.

Dal 1975 la sede di Piazza Navona, sottoposta tra il 2007 ed il 2008 ad importanti lavori di ristrutturazione dell'edificio, ospita gli uffici amministrativi, le pubblicazioni ed i servizi informatici; sono presenti inoltre sale per convegni ed una foresteria riservata ai borsisti e a tutti gli ospiti che provengono dalle più importanti istituzioni scientifiche internazionali.

Dal 2005 grazie ad una convenzione con la Soprintendenza archeologica di Roma, il laboratorio archeologico ha trovato una sede suggestiva come la Crypta Balbi in via dei Delfini, 14, consistente in un grande locale all'interno di Palazzo Mattei Albertoni.

L'École nasce e si sviluppa dopo la sconfitta della Francia da parte della Prussia nel 1870, con la trasformazione dell'Istituto di corrispondenza archeologica, fino a quella data punto di riferimento nella città di Roma di archeologi e di storici dell'antichità senza alcuna distinzione della nazionalità di appartenenza, in Istituto archeologico tedesco 'Deutsches Historisches Institut' (DAI). Da qui l'esigenza di creare un punto di riferimento francese che fosse centro di accoglienza e di studio per i ricercatori e gli archeologi.

Le basi della Biblioteca furono poste già nel maggio del 1873 quando Albert Dumont, membro dell'École française d'Athènes e allievo dell'École normale supérieure, fu incaricato di allestire una 'sede romana dell'École française d'Athènes'. A questo scopo egli inoltrò formale richiesta di libri all'Académie des Inscriptions et Belles Lettres. Il 24 giugno del 1873 può considerarsi la data ufficiale della nascita della biblioteca dell'École française de Rome, infatti con una lettera ufficiale indirizzata al vicedirettore dell'École française d'Athènes, il ministro dell'Instruction Publique et des Cultes stanziò la cifra di duemila franchi per la costituzione della sede romana.

Il 31 maggio 1874, in una lettera indirizzata dallo stesso Dumont al ministro dell'istruzione pubblica, si trova già menzionata la presenza di uno schedario e di un progetto di catalogo per soggetti.

Il 20 novembre 1875, il ministro della pubblica istruzione, Henri Wallon, fece firmare al maresciallo Patrice Mac-Mahon, allora presidente della Repubblica francese, il decreto che dava i natali all'École française de Rome (EFR) già esistente dal 1873, come sezione romana dell'École française d'Athènes.

Alla fine del 1875 il patrimonio documentario trova sede presso Palazzo Farnese e, grazie a numerose sovvenzioni e donazioni di mecenati francesi, fu possibile in alcuni anni incrementare le collezioni librarie e dotare la biblioteca di un'importante autonomia finanziaria. Per statuto tutti gli stanziamenti economici dovevano essere ugualmente ripartiti tra acquisizioni di pubblicazioni di antichità classica e pubblicazioni relative al medioevo secondo i desiderata dei membri dell'École française de Rome, che ebbero anche il grande privilegio di abitare all'interno di Palazzo Farnese dal 1875 al 1964.

Questi ultimi, ovvero les membres, sono sin dall'inizio dell'attività dell'École ricercatori qualificati che per un triennio costituiscono il nucleo centrale della ricerca scientifica di questa istituzione collaborando con i direttori nella programmazione e gestione scientifica.

La biblioteca e le sue collezioni: un patrimonio documentario in movimento

La storia della biblioteca è strettamente legata a quella dell'École come istituzione e mantiene idealmente il legame con la fastosa biblioteca dei Farnese. Infatti i locali che erano un tempo sede della Biblioteca personale del cardinale Alessandro, futuro papa Paolo III, sono oggi a disposizione degli studiosi che frequentano la biblioteca. Data l'importanza dell'istituzione, molti sono stati i presidenti della repubblica francesi e italiani che l'hanno visitata nel corso dei decenni, conferendole ulteriore prestigio. Non a caso il regolamento del 1938 stabiliva il ruolo non pubblico della biblioteca, riservata quindi soltanto a studiosi e ricercatori di chiara fama in possesso di un permesso speciale per l'accesso.

Tra il 1895 e il 1922, da segnalare il contributo essenziale che dette alla crescita della biblioteca il direttore dell'École mons. Louis Duchesne, il quale, oltretutto come ecclesiastico, fu fondamentale per mantenere rapporti importanti tra la Santa Sede e la Francia.

Nonostante due guerre mondiali, nel corso di tutto il secolo XX non sono mancati, da parte di mecenati di varie nazionalità, contributi cospicui di denaro per il mantenimento e l'accrescimento del patrimonio librario della biblioteca. Dopo la seconda guerra mondiale con la ritrovata vocazione europeista, il CNRS stanziò circa tredicimila e cinquecento franchi (cifra senz'altro notevole per l'epoca) per aumentare i fondi delle collezioni librarie.

Negli ultimi decenni molti sono stati gli incrementi nel patrimonio librario con acquisti soprattutto mirati alla conservazione di opere di archeologia, storia e scienze sociali relative a Roma, all'Italia e al Mediterraneo centrale dalla preistoria ai nostri giorni. Le collezioni della biblioteca sono cresciute costantemente seguendo e sostenendo la politica scientifica dell'École française de Rome e attualmente il patrimonio ammonta a circa 230.000 volumi.

Importante sottolineare tra i fondi in deposito alla Biblioteca l'importante collezione privata del professor Edoardo Volterra (1904-1984), uno dei più autorevoli studiosi di diritto romano in Europa. Negli oltre diecimila volumi di diritto antico e medievale, sono da ricordare due preziosi incunaboli: la Lectura Institutionum del giurista Angelo Gambiglioni del 1490 e la riedizione dell'editio princeps dei Punica di Silio Italico del 1492.

Rilevante il contributo che nel corso degli anni hanno avuto i vari direttori che si sono succeduti. Un ruolo fondamentale nella direzione spetta senz'altro a Nöelle de La Blanchardière che dal 1959 agli anni novanta ha creato una importante rete di relazioni con tutti i più prestigiosi istituti di cultura romani, permettendo alla biblioteca di assumere il ruolo autorevole che gli si riconosce oggi nel panorama romano; tra le sue iniziative il progetto di catalogo unico collettivo dei periodici italiani e stranieri presenti su territorio italiano (confluito nell'attuale catalogo ACNP) e i contatti con la Biblioteca Vaticana per avviare un comune progetto di catalogo collettivo. Dal 1995 al 2002 assume la direzione Christiane Baryla che aderisce ufficialmente alla rete URBS (Unione Romana Biblioteche Scientifiche) e contribuisce alla costituzione di un catalogo collettivo delle biblioteche degli istituti stranieri presenti a Roma. Dal 2003 al 2011 Yannick Nexon privilegia il collegamento con le grandi istituzioni universitarie francesi permettendo l'inserimento del catalogo della Biblioteca dell'École, di Villa Medici e del Centre Jean Bérard di Napoli nel catalogo collettivo francese SUDOC (Système Universitaire de Documentation), oltre a creare nel 2008 un catalogo autonomo della biblioteca. Dall'ottobre del 2011 all'estate del 2015 Annie Coisy ha avviato il progetto identificazione automatica RFID (Radio Frequency Identification). L'attuale direzione di Clément Pieyre ha portato a termine il progetto di RFID, con una revisione totale del patrimonio documentario, e contemporaneamente ha avviato la redazione della carta delle collezioni per evidenziare il grado di esaustività della politica documentaria e definirne maggiormente il perimetro di interesse scientifico. La revisione scientifica e analitica di tutto il patrimonio librario della biblioteca consentirà una generale riorganizzazione degli spazi disponibili e uno sviluppo delle risorse elettroniche.

Dal 2015 è disponibile una nuova versione del catalogo URBiS (Unione Romana Biblioteche Internazionali Specializzate) che attualmente si avvale della partecipazione di 22 biblioteche romane consentendo così l'accesso ad oltre 2.5 milioni di volumi.

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Per ulteriori informazioni relative all'École française de Rome è possibile consultare il seguente link: http://www.efrome.it/

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Accesso e servizi

La Biblioteca offre 220 posti di lettura, 180.000 volumi in libero accesso, e circa 2.000 titoli di periodici, più di 30.000 volumi sono disposti nei magazzini e due volte al giorno possono essere prelevati.

La qualifica generale per accedere alla biblioteca è il dottorato e per le condizioni di accesso si prega di consultare http://www.efrome.it/it/biblioteca/orari-e-condizioni-di-accesso.html

All'interno della biblioteca sono presenti scanner e fotocopiatrici.

La biblioteca è aperta dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 21.00.

Tutte le domande d'iscrizione devono essere indirizzate esclusivamente alla Direzione della biblioteca: bibliotheque.direction@efrome.it

Si possono effettuare le nuove iscrizioni o rinnovare le tessere dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00.

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Indirizzi e recapiti

École française de Rome

Palazzo Farnese

Piazza Farnese, 67

00186 Roma

tel.: 06.68601330

fax: 06.68601266

email: secrbiblio@efrome.it

sito web: http://www.efrome.it/bibliotheque.html

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