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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 39 (Nuova Serie), giugno 2017

Un ricordo di Guglielmo Marconi senatore per i 90 anni della Biblioteca del CNR

La Biblioteca Centrale del Consiglio nazionale delle ricerche, dedicata a Guglielmo Marconi che del CNR fu presidente, ha festeggiato, il 24 maggio, i 90 anni di attività. È stata l'occasione per celebrare un anno davvero "marconiano": nel 2017 infatti cadono anche il novantennale della presidenza e gli 80 anni dalla morte di uno degli italiani più famosi nel mondo.

Dal gennaio di quest'anno, inoltre, la Biblioteca Centrale "G. Marconi" inaugura la propria partecipazione al "Polo delle Scienze" del Servizio Bibliotecario Nazionale (Polo EVE), insieme ad Istituti nazionali di geofisica e vulcanologia sparsi sul territorio italiano.

Per omaggiare la storia di quella che fu a suo tempo definita "Biblioteca nazionale della scienza e della tecnica", istituita con R.D.L. n. 638/1927 in seguito all'attribuzione al CNR del diritto di deposito legale delle pubblicazioni tecnico-scientifiche prodotte in Italia, il CNR ha organizzato un convegno che ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni, del mondo della ricerca e delle biblioteche.

Il denso programma della giornata ha preso il via con i due saluti degli on. deputati Marco Di Lello e Luigi Dallai - che hanno tra l'altro ricordato il Polo bibliotecario parlamentare come esempio di servizio di documentazione di supporto all'attività istituzionale - e di Rosanna Rummo, capo della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali del MIBACT.

Si è poi passati ad una sessione centrata sul ruolo della Documentazione scientifica al servizio della ricerca, coordinata da Tullio Gregory.

Giovanni Paoloni, docente di Archivistica generale all'Università Sapienza di Roma, ha presentato immagini e documenti utili a tracciare la storia della Biblioteca Centrale del CNR.

Luisa Marquardt, docente di Bibliografia e biblioteconomia all'Università di Roma Tre, ha lanciato alcune sfide ai bibliotecari di oggi, impegnati a gestire la transizione da risorse informative tradizionali a risorse ibride e sempre più spesso digitali, invitandoli a cavalcare i cambiamenti in atto e a coglierli come occasioni per ripensare lo sviluppo dei servizi e degli spazi della biblioteca, per impegnarsi nella contrattazione delle licenze elettroniche, per contrastare gli effetti negativi dell'information overload e della disintermediazione spinta nell'accesso alle informazioni, per misurare l'impatto della propria attività e per riposizionarsi nel ciclo della ricerca come partner degli studiosi, seguendoli dall'impostazione iniziale dei problemi fino alla disseminazione dei risultati.

Paola Manoni, Presidente della Commissione UNI "Documentazione e informazione", ha poi sottolineato il rapporto tra normazione tecnica (in particolare per quanto riguarda le norme tecniche sul patrimonio bibliotecario e archivistico, sulla terminologia, sulle tecniche di gestione dei documenti, sui numeri standard ISBN, ISSN, DOI) e qualità della ricerca.

La sessione conclusiva è stata invece dedicata agli Scenari futuri, in particolare per quanto riguarda le reti a cui la Biblioteca del CNR partecipa: reti di relazioni professionali, illustrate da Vittorio Ponzani in riferimento all'Associazione italiana biblioteche, di cui hanno fatto parte molti bibliotecari del CNR; ma anche reti di risorse e di ricercatori, ricordate dal Responsabile della Biblioteca del CNR, Alberto De Rosa, che ha enumerato alcune attività-chiave del CNR: il ruolo di Centro Nazionale di Riferimento per la Letteratura Grigia Italiana, nell'ambito del network europeo OpenGrey; l'ospitalità al Centro nazionale ISSN; l'impegno per il recupero funzionale del meta-catalogo MAI; l'allestimento della piattaforma People per l'autoarchiviazione dei prodotti della ricerca del CNR; i progetti di digitalizzazione delle collezioni della Biblioteca e il nuovo sito web ricco di contenuti.

Di reti bibliotecarie ha invece parlato Simonetta Buttò, direttrice dell'Istituto centrale per il catalogo unico (che col CNR partecipa alla World digital Library gestita dalla Library of Congress), riprendendo l'invito alla collaborazione internazionale, specialmente a livello europeo.

In posizione centrale nella mattinata, a mo' di cerniera tra le due sessioni, è intervenuta anche la principessa Elettra Marconi, la quale - in un'intervista rilasciata al responsabile dell'Ufficio stampa del CNR, Marco Ferrazzoli - ha ricordato, insieme alla figura del padre, l'importanza della preparazione scientifica, ieri come oggi, per formare le nuove generazioni.

Ed è proprio con un breve ricordo del Guglielmo Marconi senatore che, in conclusione, vogliamo contribuire all'anno marconiano. Nominato senatore del Regno (carica vitalizia) il 30 dicembre del 1914 nella 20° categoria, ovvero di "Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria", Guglielmo Marconi fu attivo dalla XXIV alla XXIX legislatura del Regno, facendo anche parte della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia dal 1933 al 1937. Una scheda della sua attività è disponibile online a cura dell'Archivio storico del Senato: include un prospetto dei dati anagrafici e di nomina, l'elenco delle onorificenze ricevute, la trascrizione del discorso funebre pronunciato nell'Aula del Senato dall'allora Presidente Luigi Federzoni il 9 dicembre 1937. Vi si trovano anche i collegamenti al Fascicolo personale delle carte d'archivio e agli indici dell'attività parlamentare. Infine, ampia documentazione fotografica su Marconi (oltre 100 fotografie, alcuni documentari e qualche decina di cinegiornali) è messo a disposizione, grazie ad un accordo con l'Istituto Cinecittà Luce, sul sito web http://senato.archivioluce.it/.

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