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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 67 (Nuova Serie), febbraio 2022

I dati di consultazione degli archivi di giornali e periodici digitalizzati

Da diversi anni la Biblioteca del Senato è impegnata nella digitalizzazione e pubblicazione online - sempre nel rispetto e nella massima attenzione per le questioni legate al diritto d'autore - di importanti collezioni: dai Giornali Storici in Digitale (GiSID), pubblicati nel 2016, fino alla banca dati di "Mondoperaio" disponibile dal 2021 (si vedano gli articoli sul n. 50, aprile 2019, e sul n. 62, aprile 2021 n.s. di "MinervaWeb").

Grazie ad alcuni interventi tecnici realizzati nel 2020 che hanno consentito l'implementazione di Google Analytics nelle piattaforme di alcune di queste banche dati, sono ora disponibili le statistiche di consultazione dell'"Avanti!", de "L'Astrolabio" e di "Mondoperaio", statistiche di cui proponiamo una breve illustrazione in questo articolo. Una visione d'insieme di questi dati è contenuta nell'infografica appositamente realizzata, scaricabile anche dalla sezione relativa sul sito della biblioteca.

Un dato comune a tutte e tre le piattaforme è quello relativo ai dispositivi di consultazione, per la maggioranza desktop o simili, ed è facilmente interpretabile: trattandosi infatti di giornali e periodici digitalizzati nel loro formato originario la consultazione e la lettura sono molto più agevoli su schermi più grandi e dunque da computer.

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Prima tra le tre per estensione temporale (1893-1993), ma soprattutto strumento fondamentale e imprescindibile per gli studiosi delle vicende storiche, politiche e culturali del nostro Paese, la banca dati dell'"Avanti!" è online dall'estate del 2017 (si veda l'articolo che ne annuncia il lancio, nel n. 40, agosto 2017 n.s. di "MinervaWeb"). È inoltre stata arricchita negli anni successivi con nuove digitalizzazioni provenienti da biblioteche diverse (descritte nell'articolo sul n. 57, giugno 2020 n.s. di "MinervaWeb"), e altri progetti sono in corso (si veda l'articolo sul n. 64, agosto 2021 n.s. di "MinervaWeb").

L'archivio del quotidiano è stato consultato nel corso del 2021 da oltre 14.000 utenti. Le sessioni di consultazione sono state 33.715, per un totale di 221.563 pagine visualizzate, oltre sei pagine per singola sessione. Se la maggioranza delle connessioni proviene naturalmente dall'Italia, interessante è notare (in dettaglio nell'infografica) i circa 500 contatti (sessioni) provenienti dagli Stati Uniti e pochi meno dalla Russia, 700 da paesi europei e anche un centinaio di contatti dalla Cina, a dimostrazione dell'importanza sovranazionale della testata socialista. Del resto, questo interesse sovranazionale non è solo recente e legato agli studi e alla ricerca, ma ha molto a che vedere con il movimento operaio a livello internazionale. Si pensi che tra il 1918 e il 1921 la Italian Socialist Federation of the Socialist Party pubblicò a Chicago un giornale intitolato l'"Avanti!", chiaramente ispirato al giornale pubblicato in Italia, senza però nessun legame effettivo con la redazione italiana, a conferma del fatto che l'"Avanti!" aveva già assunto un valore simbolico e di rappresentanza per gli operai italiani anche al di fuori dell'Italia. Per chi avesse delle curiosità in merito è possibile scaricare e leggere la testata americana digitalizzata sul sito del Center for Research Libraries, Global Resources Network.

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Pubblicato nel giugno 2016 (si veda l'articolo sul n. 33, giugno 2016 n.s. di "MinervaWeb"), l'archivio digitale completo della rivista "L'Astrolabio" è stato raggiunto nel 2021 da circa 1.300 utenti per oltre 1.800 sessioni, con una media di consultazione di sette pagine per sessione: sono state consultate in tutto quasi 13.000 pagine.

Nel caso della rivista "L'Astrolabio", nell'infografica abbiamo voluto porre l'attenzione sull'età degli utenti che consultano la banca dati: oltre il 50% ha meno di 35 anni, confermando che la banca dati è uno strumento utilizzato soprattutto da studenti e ricercatori, come spesso accade quando riviste storiche, che hanno avuto un ruolo importante per la storia di un paese, vengono digitalizzate e messe a disposizione di tutti su internet. Non a caso dati similari rispetto alle fasce d'età si riscontrano anche per gli altri due archivi digitalizzati dalla biblioteca.

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Ultimo in ordine di pubblicazione, implementato di recente di nuove funzionalità - descritte nell'articolo sul n. 66, dicembre 2021, di "MinervaWeb" - che sono state illustrate lo scorso dicembre nel corso della presentazione dell'archivio presso la Sala Capitolare (si veda l'ulteriore articolo sul medesimo numero di "MinervaWeb") è l'archivio di "Mondoperaio" (1948-2020). L'archivio è online dall'aprile dello scorso anno (annunciato nell'articolo sul n. 62, aprile 2021 di "MinervaWeb"): i dati sono dunque relativi ai soli ultimi nove mesi.

Gli utenti di questo archivio sono stati 1.552, per oltre 3.000 sessioni e 16.000 visualizzazioni: è disponibile nell'infografica un dettaglio delle pagine consultate, con l'indicazione del numero e della durata delle visite, nonché degli utenti che si sono soffermati sulle diverse pagine del database. È interessante notare che, a parte l'homepage dell'archivio che è evidentemente la pagina più consultata, la maggior parte degli utenti preferisce navigare nell'archivio attraverso la pagina "Sfoglia la testata", e solo secondariamente utilizzando le funzionalità di ricerca, che - nel caso di "Mondoperaio" - sono particolarmente ricche, dal momento che è possibile effettuare sia la ricerca puntuale per articoli (cercando per titoli e/o autori) sia la ricerca per parola chiave nel testo integrale dei fascicoli. Tra queste due opzioni sembra molto gradita la prima, che certamente offre risultati più precisi nel caso in cui si disponga di dati relativamente certi. È curioso infine osservare che le annate più consultate sono state la prima (1948) e l'ultima (2020), dato al momento non interpretabile in maniera univoca.

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In conclusione, la disponibilità delle statistiche per questi archivi digitalizzati si è dimostrata una miniera di informazioni, tanto più che i dati nel tempo diventeranno sempre più corposi e consentiranno anche comparazioni su archi temporali più lunghi. Non mancheremo di darvene conto man mano che emergeranno elementi utili a comprendere ancora meglio l'uso di queste banche dati, cosa tra l'altro di grande importanza anche per noi al fine di orientare al meglio le scelte di sviluppo che le riguardano.

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