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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 32 (Nuova Serie), aprile 2016

Valutazione delle politiche pubbliche. Nuova Zelanda

logoQuarto appuntamento con la rubrica "Percorsi bibliografici", sotto la quale, come ricordiamo, non trovano spazio i consueti approfondimenti contenutistici, come accade abitualmente in questa sezione del nostro bimestrale, ma delle proposte di itinerari bibliografici presentate dalla Biblioteca a corredo dei Dossiers di documentazione prodotti dagli altri Servizi del Senato sulle varie materie di attualità parlamentare.

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1. La valutazione delle politiche pubbliche. È la volta della Nuova Zelanda

Prosegue la riflessione sull'analisi e valutazione d'impatto della regolamentazione e la valutazione delle politiche pubbliche, settore di attività in continua espansione.

Ricordiamo la definizione dell'argomento, come attività articolata in due momenti valutativi: 1) la valutazione preventiva degli effetti che avrebbero future disposizioni normative su cittadini e imprese e sullo stesso funzionamento delle pubbliche amministrazioni, mediante comparazione di opzioni alternative (valutazione ex ante); 2) la valutazione degli interventi attuati, della loro efficacia nel soddisfare i bisogni dei destinatari e della ricaduta su altre categorie delle conseguenze, anche impreviste, degli interventi stessi (valutazione ex post).

Dopo i Percorsi dedicati negli scorsi numeri di MinervaWeb al Regno Unito, alla Francia e alla Germania, continuiamo a supportare l'attività di produzione di dossier svolta dall'Ufficio per la fattibilità amministrativa e per l'analisi di impatto degli atti in itinere del Servizio per la qualità degli atti normativi, che ha appena pubblicato il suo nuovo studio, dal titolo Valutazione di impatto ex ante ed ex post e valutazione delle politiche pubbliche in Nuova Zelanda (XVII Legislatura, n. 10).

Riportiamo dalla parte introduttiva del Dossier:

« La Nuova Zelanda, come altri Paesi facenti parte dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), ha messo in atto, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, un sistema di gestione e controllo della qualità della regolamentazione.

Come rileva il recente studio "Regulatory institutions and practices" della New Zealand Productivity Commission, vi è un crescente interesse per la qualità della legislazione, che trae origine da:

una maggiore importanza che stanno assumendo nella società neozelandese le libertà individuali e i diritti umani, grazie all'approvazione del Bill of Rights Act 1990 e della legge sui diritti umani nel 1993;

una crescente consapevolezza del ruolo che la regolamentazione "di buona qualità" può svolgere nel promuovere la crescita economica, mentre la cattiva regolamentazione può nuocere alla produttività e alla crescita;

le riforme approvate negli ultimi anni del XX° secolo che hanno cambiato il modo in cui il Governo si organizza, fornisce servizi e implementa le politiche;

una società varia e complessa, con maggiori aspettative su ciò che il Governo può e deve fare.

Questi cambiamenti hanno reso la regolamentazione un'attività governativa più visibile, sottolineando l'importanza delle istituzioni preposte ad essa per il raggiungimento degli obiettivi di politica pubblica del Governo».

E citiamo dalle conclusioni del dossier medesimo:

«Nel 2014 la New Zealand Productivity Commission, ente indipendente della Corona, ha condotto un'indagine con lo scopo di individuare i passi necessari per migliorare la performance dell'intero sistema della regolazione neozelandese; le conclusioni dell'indagine sono state pubblicate nello studio "Regulatory institutions and practises", pubblicato nel giugno 2014.

La Commissione ha rivolto 44 raccomandazioni al Governo, che riguardano principalmente 4 aspetti:

maggiore focalizzazione sul miglioramento della qualità della legislazione;

rafforzamento del controllo ex post e della valutazione;

maggiore gestione e leadership dal centro;

maggior professionalizzazione dei regolatori.

[...]Nel luglio 2015 il Governo, tramite il Ministro per la riforma della regolazione Steven Joyce, ha annunciato una serie di cambiamenti per migliorare il sistema normativo della Nuova Zelanda, accogliendo o parzialmente accogliendo tutte le raccomandazioni della Commissione42. Il Governo ha delineato alcune aree chiave della sua futura azione:

migliorare la capacità di regolazione nel suo complesso;

rafforzare la responsabilità dei dipartimenti per il monitoraggio e la revisione dei regimi di regolamentazione;

incrementare i controlli e le valutazioni della performance dei regolatori degli enti della Corona;

utilizzare e diffondere maggiormente le bozze (exposure drafts) per i nuovi progetti normativi più rilevanti, per favorire la consultazione e la partecipazione degli stakeholder e dei cittadini».

La bibliografia relativa alla Nuova Zelanda qui presentata, come le precedenti e le future, è organizzata per tipologia di fonte. Confermiamo che, malgrado il titolo sintetico di "Valutazione delle politiche pubbliche", il contenuto comprende anche l'analisi e la valutazione d'impatto, nonché la qualità, della regolamentazione.

2. Riferimenti e approfondimenti bibliografici

Valutazione delle politiche pubbliche. Nuova Zelanda. Percorso bibliografico nelle collezioni del Polo bibliotecario parlamentare e in Internet. Si suggerisce inoltre la ricerca nel Catalogo del Polo bibliotecario parlamentare e nelle banche dati consultabili dalle postazioni pubbliche della Biblioteca.

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