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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 29 (Nuova Serie), ottobre 2015

Seminario sulla banca dati BPR Bibliografia del Parlamento italiano e degli studi elettorali. Biblioteca della Camera, 21 settembre 2015

homeLunedì 21 settembre si è svolto presso la sala del Refettorio della Biblioteca della Camera dei deputati il seminario "Strumenti e fonti per lo studio del Parlamento: la nuova Bibliografia del Parlamento italiano e degli studi elettorali".

La BPR - Bibliografia del Parlamento italiano e degli studi elettorali è una banca dati (http://bpr.camera.it), curata dalla Biblioteca della Camera, che raccoglie riferimenti bibliografici relativi a libri, riviste, articoli di periodici e contributi presenti in Internet relativi al Parlamento italiano ed alle elezioni politiche dal 1848 ad oggi. E' attualmente aggiornata a giugno 2015 e contiene oltre 21.300 citazioni e 2600 documenti a testo pieno derivanti da accordi con editori privati o in pubblico dominio. Ad ogni citazione sono assegnati uno o più codici di classificazione sulla base di uno schema di oltre cento classi organizzate in sette grandi aree. I contenuti della BPR sono disponibili anche all'interno del Portale storico della Camera dei deputati (http://storia.camera.it/bpr#nav).

Nel corso dell'incontro sono stati illustrati i risultati della recente e profonda ristrutturazione che ha trasformato la bibliografia in linked open data e l'ha dotata di una nuova e più agile interfaccia di consultazione. Parallelamente, partendo dai contenuti della banca dati, si sono proposte alcune riflessioni sull'evoluzione degli studi giuridici e storici sul parlamento e sull'utilità della BPR nell'ambito universitario.

Nell'intervento introduttivo, Fernando Venturini, Consigliere parlamentare presso la Biblioteca della Camera e coordinatore della bibliografia, ha ricostruito il percorso che dalla prima pubblicazione a stampa nel 2002, relativa al solo Parlamento repubblicano, ha portato alla banca dati su Internet nel 2004, all'inclusione del periodo statutario e della tematica delle elezioni politiche, fino alla disponibilità di una vasta biblioteca digitale in continuo aggiornamento. Si è poi soffermato sul sistema di classificazione utilizzato e sulle prospettive di sviluppo della banca dati, a fronte anche della dispersione in rete dell'informazione politica e giuridica sul Parlamento e dell'affermarsi di nuove tipologie di documento, in particolare quello audiovisivo.

Guido Melis, Professore di Storia delle istituzioni politiche e di storia dell'amministrazione pubblica presso la Scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell'Università di Roma "La Sapienza", ha ricordato gli sforzi fatti dalle amministrazioni parlamentari per rendere disponibili la documentazione archivistica e bibliografica prodotta nel corso del tempo (in particolare, oltre alla Bibliografia sul Parlamento, la digitalizzazione degli atti parlamentari e le attività condotte dagli archivi storici). A fronte di questa ampia gamma di fonti, la riflessione storiografica sul Parlamento appare asfittica e insufficiente, a causa della prevalenza della storia dei partiti rispetto alla storia dell'istituzione Parlamento e alla scarsa attenzione degli storici delle istituzioni.

Sugli studi giuridici è intervenuto Nicola Lupo, Professore di Diritto delle assemblee elettive presso il Dipartimento di Scienze politiche della LUISS Guido Carli,manifestando il proprio apprezzamento per l'organizzazione e per i criteri di sviluppo della banca dati, in particolare per l'approccio fortemente interdisciplinare, di grande utilità per gli studiosi di diritto parlamentare che concepiscono la materia ai confini tra diritto e politica. Ha poi segnalato alcuni possibili temi d'indagine che potrebbero avere riflessi anche sull'evoluzione della Bibliografia, come il parlamentarismo nell'Unione europea e il diritto delle assemblee elettive regionali.

Elena Candia, Consigliere presso il Servizio informatica della Camera, ha richiamato i principi basilari dei linked open data, e la scelta strategica in questa direzione operata dalla Camera fin dal 2011, con la realizzazione del portale storico e del portale dei dati, ai fini di una maggiore interoperabilità, trasparenza, ed efficienza. In questo quadro, la BPR costituisce un ulteriore progresso, dal momento che i dati sono prodotti nativamente nello standard RDF, oltre ad essere a disposizione per il riuso con una licenza aperta e per l'interrogazione attraverso il linguaggio SPARQL.

Lucia Panciera, Consigliere presso la Biblioteca della Camera, ha illustrato le funzionalità della nuova interfaccia, che abbina alla ricerca per parole o attraverso lo schema di classificazione molteplici possibilità di filtrare i risultati. Dopo aver descritto la struttura in linked open data, che è visibile anche dalle singole citazioni (un esempio qui), ed è frutto di una combinazione tra ontologie per la descrizione bibliografica già diffuse a livello internazionale, si è soffermata sulle possibilità di arricchimento offerte da questa tecnologia tramite i legami con altri contenuti, concorrenti a formare la LOD Cloud.

Maggiori informazioni sulla banca dati BPR sono disponibili nel recente articolo di L. Panciera e F. Venturini, Una banca dati per gli studi parlamentari ed elettorali.

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