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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 11 (Nuova Serie), ottobre 2012

La Biblioteca Gabriele De Rosa dell'Istituto Luigi Sturzo

sturzoL'Istituto Luigi Sturzo nasce nel 1951, dando seguito alla volontà del suo fondatore di creare un ente culturale che contribuisse alla formazione delle nuove classi dirigenti nell'immediato dopoguerra, operando nei diversi campi del sapere, dalla sociologia alla ricerca storica, al diritto e all'economia. Dal 1990 l'Istituto collabora al processo di informatizzazione del patrimonio culturale italiano, potenziando i servizi di biblioteca e archivio e promuovendo la costituzione di una rete finalizzata a collegare i patrimoni archivistici e bibliotecari delle più grandi fondazioni italiane. L'Archivio Storico, grazie all'incremento di lasciti e acquisizioni, diventa uno dei più preziosi archivi privati italiani di interesse pubblico. L'attività di alta formazione in collaborazione con altre istituzioni nazionali e internazionali si consolida anche mediante l'adesione a progetti comunitari.

Per ricordare Gabriele De Rosa l'Istituto - da lui presieduto per quasi trent'anni - ha deciso di intestare la Biblioteca alla sua memoria, acquisendo il patrimonio librario da lui raccolto e curato negli anni della sua attività scientifica. Il fondo Gabriele De Rosa non è che uno dei tanti fondi donati da privati nel tempo alla biblioteca.

La Biblioteca, ospitata da sempre nella sede dell'Istituto a Palazzo Baldassini, è specializzata in storia moderna e contemporanea, con particolare riferimento alla storia locale, alla storia dei partiti politici, alla storia del pensiero politico e sociale e aggiornata con la produzione italiana e straniera più recente. Il catalogo degli oltre 130.000 volumi è consultabile in SBN (polo degli istituti culturali di Roma) dal 1990.

La vicinanza con le collezioni della Biblioteca del Senato non si limita dunque allo spazio fisico, ma si estende alla natura delle raccolte, che ben possono integrarsi. Non a caso i fondi del gruppo parlamentare DC al Senato (1948-1922) sono stati resi disponibili per il progetto Archivi on-line dell'Archivio Storico del Senato di cui si è parlato nel n. 22, prima serie, aprile 2009.

L'accesso alla Biblioteca è libero, ma è escluso il prestito a domicilio; è previsto invece il prestito interbibliotecario e il document delivery, sia nazionale che internazionale.

La Biblioteca comprende un settore Emeroteca, costituito da circa 600 periodici, prevalentemente a carattere sociologico, ma anche storico e politico.

Come accennato, l'Istituto ha dedicato particolare attenzione alle trasformazioni introdotte dall'uso delle tecnologie nella gestione dei patrimoni bibliografici ed archivistici attraverso il Laboratorio Digitale, che si occupa della conservazione, fruizione e valorizzazione di questi patrimoni.

La Biblioteca Digitale rende accessibili materiali bibliografici di frequente consultazione da parte dell'utenza della biblioteca dell'Istituto con l'intento di realizzare un vero e proprio servizio di consultazione on line del posseduto statisticamente più richiesto (ad esempio l'Opera Omnia di Luigi Sturzo): la documentazione (manifesti, fotografie, volumi a stampa, audiovisivi, documenti) è consultabile, oltre che in sede, anche digitalmente attraverso la rete Internet.

Il Laboratorio ha curato inoltre la realizzazione, attraverso il software GEA della rete Archivi del Novecento, condiviso con numerosi Istituti culturali italiani, di diverse banche dati per la consultazione del documento su supporto digitale e la relativa scheda di descrizione (si veda ad esempio la sezione delle fonti d'archivio della DC).

Infine, si è occupato del rinnovamento del sito Internet dell'Istituto e della realizzazione di quello dedicato alle fonti per la storia della Democrazia cristiana, che prevede l'informatizzazione e la messa a disposizione sulla rete Internet degli inventari e del patrimonio iconografico contenuti nell'archivio storico del partito, offrendo una ampia possibilità di consultazione di fonti archivistiche e bibliografiche (quali ad esempio la disponibilità di alcuni periodici "storici" posseduti dalla Biblioteca).

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Indirizzi e recapiti:

Palazzo Baldassini

Via delle Coppelle, 35

00186 Roma

Tel. 06 68404220

E-mail: biblioteca@sturzo.it

Sito internet: http://www.sturzo.it/

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