Martedì 17 Giugno 2025 - 316ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:34)
L'Assemblea ha approvato in prima lettura il ddl n. 1485 di conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2025, n. 68, recante differimento del termine di cui all'articolo 21, comma 2, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, in materia di responsabilità erariale.
Il relatore, sen. Sisler (FdI), ha illustrato il provvedimento, composto di due articoli, che proroga al 31 dicembre 2025 la limitazione della responsabilità dei soggetti sottoposti alla Corte dei conti, prevista dal decreto semplificazioni. Tale responsabilità, per danni derivanti da azioni attive, sussiste solo in caso di dolo, mentre per condotte omissive permane anche in caso di colpa grave. La proroga si applica anche retroattivamente agli illeciti commessi tra il 30 aprile e il 12 maggio 2025. L'articolo 2 stabilisce l'entrata in vigore.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Giovanna Petrenga (Cd'I), Zanettin (FI-BP), Erika Stefani (LSP) e Donatella Campione (FdI). I senatori di maggioranza hanno sostenuto il decreto come strumento necessario per garantire continuità amministrativa e attuazione efficace del PNRR, riducendo la paura della firma tra i funzionari: la limitazione della responsabilità al solo dolo non genera impunità, ma tutela chi agisce in buona fede. I sen. Scalfarotto (IV), Ilaria Cucchi (Misto-AVS), Ada Lopreiato (M5S) e Bazoli (PD) hanno dichiarato l'astensione: pur riconoscendo l'origine emergenziale dello scudo erariale, ne hanno contestato l'estensione reiterata senza una riforma strutturale, temendo che l'abuso della decretazione d'urgenza svuoti il ruolo del Parlamento e trasformi una misura eccezionale in regola.
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 954 recante modifiche al codice di procedura civile e alle disposizioni di attuazione del medesimo codice, in materia di determinazione del valore dell'immobile espropriato e di pubblicità degli avvisi. Il testo passa ora alla Camera dei deputati.
La relatrice, sen. Stefani (LSP), ha riferito sui contenuti del provvedimento, che mira a migliorare l'efficienza e ridurre tempi e costi delle procedure esecutive immobiliari. L'articolo 1 modifica l'articolo 568 c.p.c., stabilendo che l'esperto deve tenere conto dei criteri estimativi nazionali e internazionali per la valutazione degli immobili pignorati. Durante l'esame in sede referente si è eliminato il riferimento obbligatorio alle norme UNI e si è introdotto l'obbligo di indicare nella relazione di stima gli standard e i criteri utilizzati. L'articolo 2 vieta la pubblicizzazione delle vendite forzate senza autorizzazione del giudice, escludendo compensi in caso di violazione.
Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti a favore del provvedimento i sen. Giovanna Petrenga (Cd'I), Zanettin (FI-BP), Nicoletta Spelgatti (LSP) e Sallemi (FdI). Secondo la maggioranza il provvedimento migliora l'efficienza e la trasparenza della giustizia esecutiva; gli oratori hanno apprezzato la standardizzazione delle valutazioni immobiliari e la tutela sia dei debitori che dei creditori. I sen. Scalfarotto (IV), Ilaria Cucchi (Misto-AVS), Ada Lopreiato (M5S) e Bazoli (PD) hanno dichiarato l'astensione, lamentando la mancanza di visione strategica della maggioranza, l'esclusione delle opposizioni dal processo decisionale, la persistenza di criticità e problemi sistemici non affrontati nelle procedure esecutive e l'assenza di impatto reale delle norme.
In apertura di seduta, come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo, il Vice Presidente Centinaio ha ricordato le vittime degli incidenti sul lavoro, riportate dagli organi di stampa nel periodo dal 10 al 16 giugno, invitando l'Assemblea a osservare un minuto di raccoglimento.
(La seduta è terminata alle ore 18:14 )