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Giovedì 8 Maggio 2025 - 301ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:01)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1192 recante misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie. Il provvedimento passa ora alla Camera dei deputati.

Il testo, collegato alla manovra di finanza pubblica, mira alla semplificazione normativa attraverso 23 articoli suddivisi in quattro Capi: il Capo I introduce la legge annuale di semplificazione e deleghe legislative, definendo criteri generali per l'esercizio delle deleghe; il Capo II include norme per migliorare la qualità della normazione, con attenzione all'equità intergenerazionale e di genere tramite valutazioni d'impatto e osservatori dedicati; il Capo III prevede deleghe al Governo per il riordino normativo in vari settori, tra cui affari esteri, navigazione, istruzione, disabilità, protezione civile e sicurezza sul lavoro; il Capo IV, infine, stabilisce le clausole di salvaguardia e di invarianza finanziaria.

Nella seduta di ieri si è concluso l'esame dell'articolato. Oggi, nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Guidi (Cd'I), che si è concentrato sul tema della disabilità, condividendo la proposta del Governo Meloni di semplificare il sistema, ma riconoscendo che ogni situazione richiede approcci personalizzati; Paroli (FI-BP), secondo cui la semplificazione normativa non è una scelta politica opzionale, ma una necessità strutturale per rendere l'Italia più competitiva nel contesto globale; Erika Stefani (LSP), che ha difeso il ddl come strumento per migliorare la qualità normativa, puntando su chiarezza, codificazione e semplificazione dei testi legislativi, anche tramite testi unici e codici di settore; Domenica Spinelli (FdI), che ha enfatizzato l'innovazione costituita dalla valutazione d'impatto generazionale: il provvedimento risponde a una visione di lungo termine e rientra nella strategia del Governo per snellire la burocrazia, attrarre investimenti e restituire libertà a cittadini e imprese. I sen. Dafne Musolino (IV), Magni (Misto-AVS), Cataldi (M5S) e Parrini (PD) hanno dichiarato voto contrario: pur riconoscendo la semplificazione normativa come obiettivo condivisibile, hanno criticato il provvedimento per il suo approccio verticistico, che esautora il Parlamento, marginalizza le autonomie territoriali e riduce gli spazi di confronto democratico, evidenziando altresì il rischio di deregolamentazione, soprattutto in settori sensibili quali disabilità, sicurezza sul lavoro e istruzione. IV ha insistito sulla genericità delle deleghe e sul pericolo per l'equilibrio tra poteri dello Stato; AVS ha accusato l'Esecutivo di usare il ddl come un contenitore opaco per modifiche normative ampie senza confronto; M5S ha criticato l'assenza di strumenti seri di verifica ex post; il PD ha denunciato una possibile revisione surrettizia dell'indirizzo politico delle norme, mascherata da riforma tecnica.

Alle 15 si è svolto il question time.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Salvini ha risposto all'interrogazione 3-01876, illustrata dalla sen. Fregolent (IV), sul completamento della "Gronda" di Genova, sottolineando che la Gronda è una priorità, già cantierizzata in parte: si sta lavorando sull'aggiornamento progettuale senza ritardi, con attenzione all'impatto ambientale e all'ottimizzazione dei costi senza aumentare i pedaggi. In replica, la sen. Furlan (IV) si è dichiarata insoddisfatta: il Ministro non ha fornito alcuna certezza operativa né finanziaria sul progetto. Il Ministro ha poi risposto all'interrogazione 3-00730, illustrata dalla sen. Maiorino (M5S), sulla realizzazione di un porto turistico a Isola Sacra nel Comune di Fiumicino: il progetto è interamente finanziato da privati e destinato principalmente al diporto, con uso crocieristico accessorio e a basse emissioni; le prescrizioni dell'Antitrust sono state recepite e secondo MIT e Comune non si rilevano criticità rilevanti. L'interrogante ha accusato il Governo di voler svendere asset strategici ai privati, creando un precedente pericoloso. In risposta all'interrogazione 3-01875, illustrata dal sen. Bergesio (LSP), sui lavori di completamento del traforo del Colle di Tenda, il Ministro Salvini ha annunciato la riapertura del nuovo tunnel il prossimo 27 giugno con traffico a senso unico alternato: l'opera è stata completamente riprogettata e realizzata con un investimento di 60 milioni di euro. Soddisfatto l'interrogante, che ha elogiato il Ministro per aver sbloccato l'opera dopo anni di stallo.

Il Ministro dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini ha risposto all'interrogazione 3-01873, illustrata dal sen. Occhiuto (FI-BP), sull'attuazione delle nuove modalità di accesso alla facoltà di medicina, confermando che la riforma partirà già da quest'anno, eliminando il test tradizionale e introducendo un semestre iniziale con esami in tre materie (chimica, fisica e biologia) gratuiti e organizzati dalle università; la didattica sarà in presenza, con eventuali integrazioni digitali; sono previsti fondi dedicati, la graduatoria sarà nazionale e basata sui risultati ottenuti. L'interrogante ha sottolineato l'importanza di una riforma che valorizzi la motivazione e l'umanità degli aspiranti medici. In merito all'interrogazione 3-01877, illustrata dalla sen. Zambito (PD), sulla riforma dell'accesso alla facoltà di medicina e chirurgia, il Ministro Bernini ha ribadito che il nuovo semestre formativo sostituisce il test con una valutazione seria basata su esami di profitto: gli studenti riceveranno crediti formativi spendibili anche in altri corsi, senza costi aggiuntivi, e la formazione sarà in presenza o a distanza secondo l'autonomia degli atenei. La sen. Zambito ha accusato il Governo di aver creato ulteriore incertezza per migliaia di studenti. Il Ministro ha infine risposto all'interrogazione 3-01874, illustrata dal sen. Speranzon (FdI), sulle misure per incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo, esprimendo soddisfazione per gli stanziamenti europei destinati alla ricerca e chiarendo che l'Italia ha già attivato finanziamenti nazionali e PNRR per giovani ricercatori e infrastrutture scientifiche. Ha quindi respinto le accuse di isolamento, rivendicando la promozione delle università italiane solo in sedi europee ufficiali. Soddisfatto l'interrogante, che ha lodato l'approccio selettivo del Governo sull'immigrazione e le politiche volte ad attrarre talenti.

(La seduta è terminata alle ore 16:01 )

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