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Mercoledì 7 Maggio 2025 - 300ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:01)

Con 99 voti a favore, 70 contrari e due astenuti, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 1468 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

A seguito delle modifiche e integrazioni apportate dall'altro ramo del Parlamento, il testo consta di 49 articoli suddivisi in tre Titoli e reca un complesso di misure in materia di assunzioni in diverse amministrazioni pubbliche, nonché riguardanti la disciplina del lavoro in diversi ambiti del pubblico impiego; contiene inoltre una serie di previsioni specificamente volte al potenziamento delle capacità operative in relazione a vari ambiti dell'amministrazione pubblica.

Nella seduta di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sul provvedimento e si è svolta la discussione sulla fiducia. Oggi, nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i sen. Mariastella Gelmini (Cd'I), che ha sottolineato l'importanza strategica di una PA efficiente per la crescita del Paese, ponendo l'accento su competitività, attrazione di investimenti stranieri e valorizzazione delle competenze tecniche e giovanili; Rosso (FI-BP), che ha definito il decreto coerente con gli impegni del PNRR e frutto di ascolto e concertazione, elogiando l'operato del Ministro Zangrillo e l'introduzione di criteri privatistici nel settore pubblico, quale la valutazione per obiettivi; Maria Cristina Cantù (LSP), che ha difeso la natura sperimentale e temporanea di alcune misure come punto di forza e richiamato l'importanza di snellire vincoli che ostacolano l'efficienza della PA, anche attraverso il reclutamento diretto fino al 15 per cento; De Priamo (FdI), che ha evidenziato modifiche significative come il miglioramento del salario accessorio, l'aumento della formazione per i dipendenti pubblici e concorsi più trasparenti e accessibili, per rispondere al meglio alle esigenze di cittadini e imprese, contrastando le criticità passate come quelle create dalla legge Madia e dal modello dei navigator. Hanno negato la fiducia i sen. Annamaria Furlan (IV), che ha accusato il Governo di svuotare il dibattito parlamentare, criticando un provvedimento privo di visione strategica, incapace di affrontare il ricambio generazionale, la carenza di organico e la modernizzazione della PA, danneggiando la credibilità del Paese anche a livello internazionale; Magni (Misto-AVS), che ha richiamato la fuga dei giovani all'estero e l'assenza di politiche per attrarli nella PA, denunciando un uso distorto dell'apprendistato sottopagato, lo svuotamento dei concorsi pubblici e una gestione iniqua delle risorse per i Comuni; Alessandra Maiorino (M5S), che ha denunciato il favoritismo nelle assunzioni, la mancata valorizzazione dei candidati idonei non assunti e il finanziamento al Cnel e a nuovi "carrozzoni inutili": il provvedimento è l'ennesima espressione di un Governo autoritario e autoreferenziale; Susanna Camusso (PD), che ha contestato la mancanza di coerenza normativa del decreto, l'indebolimento dei concorsi e della contrattazione collettiva, l'aumento delle figure apicali e fiduciarie a discapito della base della PA e l'assenza di misure sui salari.

Si è poi svolto il Premier question time.

Il Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ha risposto all'interrogazione 3-01867, illustrata dal sen. Calenda (Misto-Az), sugli stanziamenti di bilancio destinati alle spese per la Difesa: l'Italia sta investendo per rafforzare le proprie capacità difensive, includendo l'acquisto di nuovi sistemi missilistici e potenziando la difesa contro le minacce ibride, con un aumento del bilancio per la cybersicurezza e le infrastrutture critiche. L'interrogante si è dichiarato parzialmente soddisfatto: i ritardi nel rinnovamento dell'esercito e le sue capacità operative restano un rischio significativo per la sicurezza nazionale. La Presidente ha poi risposto all'interrogazione 3-01864, illustrata dalla sen. Unterberger (Aut), sulle misure per rendere più efficaci le fattispecie di reato correlate alla violenza di genere, sottolineando che il Governo sta portando avanti un'azione sistematica, con misure che vanno dall'incremento dei fondi per i centri antiviolenza alla protezione dei minori online e richiamando il lavoro per rendere il delitto di femminicidio un reato autonomo. La sen. Unterberger ha espresso una parziale soddisfazione: il Governo deve considerare la necessità di introdurre una fattispecie di reato per comportamenti offensivi sui social. In risposta all'interrogazione 3-01866, illustrata dal sen. Renzi (IV), sulle riforme prioritarie nel programma di Governo, il Presidente Meloni ha chiarito che il Governo sta lavorando su diversi dossier strategici, molti dei quali sono stati ereditati in situazioni complicate, e ha confermato l'intenzione di procedere con le riforme, in particolare premierato e giustizia, ribadendo altresì di essere favorevole all'introduzione delle preferenze nella legge elettorale. Il sen. Renzi ha lamentato la mancanza di risposte concrete alle sue domande su privatizzazioni, autonomia e giustizia. Il Presidente Meloni ha quindi dato risposta all'interrogazione 3-01856, illustrata dalla sen. Biancofiore, sul profilo di politica internazionale del Governo italiano, ricordando che la politica estera italiana ha acquisito una chiara identità e un forte protagonismo, smentendo chi aveva preconizzato un isolamento dell'Italia, e ribadendo l'importanza del Mediterraneo come snodo geostrategico e la volontà di rafforzare le relazioni con Paesi chiave, come quelli del Golfo e l'India, cercando anche nuove opportunità per il sistema produttivo italiano a livello globale. Pienamente soddisfatta l'interrogante, secondo cuil'Italia ha ritrovato una centralità internazionale che non si vedeva da anni. Rispondendo all'interrogazione 3-01861, illustrata dal sen. De Cristofaro (Misto-AVS), su accordi con gli Stati Uniti per l'acquisto di gas e gli investimenti delle aziende italiane, il Presidente Meloni ha respinto l'accusa di 40 miliardi destinati agli USA, ha chiarito che gli investimenti italiani negli USA sono già pianificati e sottolineato la strategia di diversificazione energetica dell'Italia, ribadendo che l'Esecutivo agisce sempre in base agli interessi nazionali. In replica, il sen. De Cristofaro ha accusato il Governo di essere subalterno agli Stati Uniti e di non aver preso una posizione chiara su Gaza. In merito all'interrogazione 3-01863, illustrata dal sen. Gasparri (FI-BP), sui recenti dati macroeconomici e gli indirizzi di politica economica del Governo, il Presidente Meloni ha elogiato i risultati economici ottenuti, come la promozione del rating dell'Italia e la riduzione dello spread, che ha portato a risparmi significativi sugli interessi del debito pubblico, destinabili a settori come sanità e istruzione, e ha sottolineato i progressi in politica fiscale, con misure a favore delle famiglie e delle imprese, come il taglio del cuneo fiscale e la decontribuzione. Soddisfatto il sen. Gasparri, che ha elogiato una politica economica sana, i contratti rinnovati per il personale pubblico e l'attenzione ai ceti medi e alle categorie più fragili. Nel rispondere all'interrogazione 3-01862, illustrata dal sen. Patuanelli (M5S), sugli impegni di investimento negli Stati Uniti rispetto alle priorità economiche e sociali nazionali, la Presidente ha spiegato che la flessione della produzione industriale è un fenomeno che riguarda tutta l'Europa, ma che l'Italia ha comunque registrato performance migliori rispetto a Germania e Francia; ha quindi ricordato gli ottimi risultati delle esportazioni italiane e chiarito che sulle spese per la difesa non verranno utilizzati fondi di coesione. Il sen. Patuanelli ha criticato la risposta della Meloni, definendola elusiva, e sollevato dubbi sull'efficacia delle politiche sul settore automotive, criticando la rimozione di fondi dedicati. Il Presidente del Consiglio ha risposto ancora all'interrogazione 3-01850, illustrata dalla sen. Murelli (LSP), sull'andamento dell'economia e la tutela dell'occupazione in Italia: il Governo ha aumentato occupazione e salari, con oltre un milione di nuovi posti di lavoro, crescita dei contratti stabili e recupero del potere d'acquisto; IRPEF e decontribuzioni hanno migliorato il reddito di quasi 12 milioni di famiglie, mentre sulla sicurezza sul lavoro sono stati stanziati oltre 1,2 miliardi, introdotta la patente a crediti e nuovi ispettori. Soddisfatta la sen. Murelli, che ha chiesto più cultura della prevenzione e investimenti nella scuola. In riferimento all'interrogazione 3-01865, illustrata dal sen. Boccia (PD), sulle intese tra i Governi italiano e statunitense e le criticità nel settore dell'energia e dei prezzi al consumo, Meloni ha difeso l'operato del Governo su sanità, energia e salari: sulle liste d'attesa sanitarie, ha sottolineato la responsabilità delle Regioni, ma lo Stato sta intervenendo anche con poteri sostitutivi; in tema di energia, ha rivendicato la strategia di diversificazione dalle fonti russe verso Nord Africa, Caucaso e GNL USA, ribadendo il sostegno al disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell'elettricità. Il sen. Boccia ha accusato il Governo di non aver realmente abbassato le bollette e denunciato salari insufficienti. La Presidente ha infine dato risposta all'interrogazione 3-01851, illustrata dal sen. Malan (FdI), sulle misure per il contrasto all'immigrazione irregolare, rivendicando il cambio di passo del Governo sul tema e sottolineando i risultati raggiunti. Ha quindi difeso la scelta di trattenere in Albania migranti con precedenti penali, ribadendo la volontà di far rispettare le regole e tutelare la sicurezza dei cittadini. Soddisfatto l'interrogante, che ha espresso pieno sostegno all'azione del Governo per una gestione ordinata che consente integrazione dignitosa e meno criminalità.

L'Assemblea ha approvato la deliberazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari in ordine alla richiesta di autorizzazione ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1. Il relatore, sen. Paroli (FI-BP), ha riferito che, esaminata la richiesta del tribunale dei Ministri di autorizzare l'acquisizione della corrispondenza dell'ex Ministro della cultura Sangiuliano, relativa a un procedimento penale per reati ministeriali, dopo aver valutato i profili di fumus persecutionis, avendo riscontrato elementi che indicano un carattere sproporzionato e generalizzato del sequestro proposto, la Giunta ha deliberato a maggioranza di proporre all'Assemblea il diniego di autorizzazione alla richiesta. Si sono espressi contro la deliberazione della Giunta i sen. Dafne Musolino (IV), Concetta Damante (M5S) e Bazoli (PD). I sen. Erika Stefani (LSP) e Rastrelli (FdI) hanno invece condiviso le conclusioni della Giunta.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1192 recante misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie, nel testo proposto dalla Commissione.

Il relatore facente funzione, sen. Balboni (FdI), ha illustrato il testo, collegato alla manovra di finanza pubblica, che mira alla semplificazione normativa attraverso 23 articoli suddivisi in quattro Capi: il Capo I introduce la legge annuale di semplificazione e deleghe legislative, definendo criteri generali per l'esercizio delle deleghe; il Capo II include norme per migliorare la qualità della normazione, con attenzione all'equità intergenerazionale e di genere tramite valutazioni d'impatto e osservatori dedicati; il Capo III prevede deleghe al Governo per il riordino normativo in vari settori, tra cui affari esteri, navigazione, istruzione, disabilità, protezione civile e sicurezza sul lavoro; il Capo IV, infine, stabilisce le clausole di salvaguardia e di invarianza finanziaria.

Al termine della discussione generale, nella quale sono intervenuti i sen. Amidei, Della Porta (FdI), Daniela Sbrollini (IV), Mariastella Gelmini (Cd'I) e Valeria Valente (PD), il Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati ha difeso il provvedimento come necessario per semplificare l'eccesso normativo e burocratico, che frena lo sviluppo economico. Ha respinto le critiche sulle deleghe, ritenute coerenti con l'obiettivo della legge, ed escluso il rischio di marginalizzazione del Parlamento, richiamando le garanzie costituzionali e il ruolo delle Commissioni.

Durante l'esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti 19.202, della sen. Maiorino (M5S) e altri, e 21.203 della sen. Minasi (LSP). Le dichiarazioni di voto avranno luogo domattina.

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente. Nelle prossime settimane si discuteranno i dl: inizio del ministero del nuovo Pontefice e in materia di cittadinanza (13-15 maggio); contrasto a immigrazione irregolare e attuazione PNRR e avvio anno scolastico 2025-2026 (20-22 maggio); sicurezza (27-29 maggio); acconti Irpef (10-12 giugno). Il calendario potrà essere integrato con le comunicazioni del Ministro del lavoro sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con informative del Governo sulla situazione nella Striscia di Gaza e sui dazi USA. Restano confermati gli argomenti già previsti. Respinte le proposte di modifica del calendario avanzate dalle opposizioni.

(La seduta è terminata alle ore 19:50 )

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