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Mercoledì 12 Marzo 2025 - 284ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:02)

L'Assemblea ha approvato definitivamente all'unanimità il ddl n. 1155 di modifica dell'articolo 2407 del codice civile, in materia di responsabilità dei componenti del collegio sindacale.

Il relatore, sen. Sisler (FdI), ha illustrato il testo, la cui principale innovazione riguarda la responsabilità dei sindaci delle società per azioni, che non sarà più solidale con gli amministratori ma proporzionata al loro compenso annuo secondo tre fasce. Il nuovo sistema sostituisce la responsabilità solidale con un criterio più restrittivo, mantenendo comunque l'obbligo di vigilanza. Viene inoltre introdotto un termine di prescrizione di cinque anni per l'azione di responsabilità, decorrente dal deposito della relazione dei sindaci. Durante l'esame in sede redigente il Governo ha accolto due ordini del giorno per valutare l'estensione di simili limitazioni anche ai revisori e alle società di revisione.

Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Silvia Fregolent (IV), Giovanna Petrenga (Cd'I), Ilaria Cucchi (Misto-AVS), Zanettin (FI-BP), Ada Lopreiato (M5S), Erika Stefani (LSP), Bazoli (PD) e Rastrelli (FdI). Tutti i senatori intervenuti hanno sostenuto il provvedimento, evidenziando il lavoro condiviso tra le forze politiche, per il suo equilibrio nel limitare la responsabilità dei sindaci, superando la solidarietà con gli amministratori e ancorandola al compenso: la riforma garantisce maggiore certezza giuridica, evitando sanzioni eccessive e favorendo l'assunzione di incarichi.

Come riferito dal Presidente della 10a Commissione Zaffini, l'esame del ddl n. 1241 in sede referente non è ancora terminato in attesa del parere della Commissione bilancio sugli emendamenti.

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1294, legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità.

Il relatore, sen. Sigismondi (FdI) ha illustrato il testo, che si compone di 28 articoli suddivisi in cinque Capi, introducendo un modello unitario per la ricostruzione post calamità, al fine di superare l'attuale frammentazione normativa. Le calamità naturali sempre più frequenti e gravi che interessano il nostro Paese rendono necessaria una normativa chiara e organica: il provvedimento istituisce lo Stato di ricostruzione di rilievo nazionale, con durata fino a dieci anni, e un commissario straordinario per il coordinamento; prevede fondi dedicati, disciplina la ricostruzione pubblica e privata, stabilendo criteri per l'accesso ai contributi; affronta la tutela ambientale, con misure per la gestione dei materiali post calamità e il rischio idrogeologico; introduce norme su trasparenza e legalità, con obblighi di pubblicazione online e controlli sui contratti e sul rispetto dei diritti dei lavoratori.

Al termine della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Rosa, Marta Farolfi, Liris (FdI), Elena Sironi (M5S), Potenti (LSP) e Verini (PD), il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Musumeci ha ribadito l'urgenza di approvare il codice della ricostruzione, che mira a garantire tempi certi, uniformando le procedure di ricostruzione in tutta Italia e rispondendo alle fragilità del territorio e alle infrastrutture incompiute. Ha sottolineato la necessità di un confronto tecnico con la comunità scientifica per progetti come il Ponte sullo Stretto e spiegato che la possibilità di nominare il Presidente della Regione come commissario straordinario è il frutto di un confronto ampio con la Conferenza delle Regioni.

Durante l'esame dell'articolato sono stati accolti gli ordini del giorno G10.100 (testo 2), G13.100, G13.101 (testo 2) e G21.101 (testo 2),fatti propri dal sen. De Cristofaro (Misto-AVS), a seguito dell'abbandono dell'Aula da parte dei senatori di M5S, che impegnano il Governo in relazione a: eventuali benefici ai familiari delle vittime di eventi sismici; possibili convenzioni tra il commissario straordinario e ISPRA; misure per prevenire infiltrazioni criminali nella ricostruzione.

Nelle dichiarazioni finali i sen. Salvitti (Cd'I), Rosso (FI-BP), Clotilde Minasi (LSP) e Castelli (FdI) hanno annunciato voto favorevole: la maggioranza ha difeso con convinzione la legge sulla ricostruzione, poiché rappresenta un passo importante per uniformare e velocizzare i processi di recupero nelle zone colpite da calamità naturali, dando certezza e chiarezza e migliorando il coordinamento tra gli enti locali e nazionali. Cd'I ha esaltato l'impegno del Governo nel cercare di superare il sistema frammentato e inefficace del passato; FI ha richiamato l'importanza del contributo di Silvio Berlusconi nell'accelerare le operazioni post-calamità; LSP ha sostenuto che il nuovo modello garantirà un'azione più equa ed efficace grazie alla nomina di un commissario straordinario; FdI ha enfatizzato l'approccio pragmatico del Governo: la legge rappresenta un segnale forte di efficienza e di risposta concreta alle necessità del territorio. I sen. Silvia Fregolent (IV), Magni (Misto-AVS) e Fina (PD) hanno annunciato l'astensione, lamentando la mancanza di dialogo e confronto per migliorare il testo: pur riconoscendo l'importanza di una legge quadro per la ricostruzione, il provvedimento non affronta adeguatamente alcune criticità. IV ha posto l'accento sul rischio di lasciare i cittadini in balia delle assicurazioni private; AVS ha criticato l'assenza di strumenti adeguati per rafforzare il ruolo delle amministrazioni locali; il PD ha auspicato una normativa più organica e inclusiva, capace di affrontare meglio le emergenze e garantire una ricostruzione efficace e tempestiva.

(La seduta è terminata alle ore 19:38 )

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