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Mercoledì 5 Aprile 2023 - 54ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 14:02)

Con 94 voti a favore, 72 contrari e 2 astenuti, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il dl n. 636, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti.

Al fine di porre un freno all'aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, il decreto vieta la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, bonus facciate. Sono state previste tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Comunicazione di inizio lavori (Cila) o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. L'altro ramo del Parlamento ha introdotto una serie di deroghe e proroghe allo stop del beneficio. Il testo, che consta ora di 8 articoli, prevede la proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110 per cento per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, la possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l'eliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili di edilizia popolare e delle Onlus. Per le banche, viene garantita la possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni.

A conclusione della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Lombardo (A-IV), Paroli (FI-BP), Sabrina Licheri (M5S), Borghesi (LSP), Magni (Misto-AVS), Fina (PD) e Sigismondi (FdI), il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull'approvazione senza emendamenti dell'articolo unico del ddl di conversione del dl n. 11, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.

Hanno annunciato la fiducia i sen. Salvitti (Cd'I), Rosso (FI-BP), Garavaglia (LSP) e Orsomarso (FdI). Hanno negato la fiducia i sen. Magni (Misto-AVS), Raffaella Paita (A-IV), Trevisi (M5S) e Manca (PD). Secondo la maggioranza il Governo è intervenuto con un provvedimento di buonsenso al fine di correggere norme scritte male: i finanziamenti concessi senza alcun criterio di selettività, lungi dal conseguire un obiettivo di efficientamento energetico, hanno determinato il problema dell'incagliamento dei crediti, al quale il provvedimento propone una soluzione. Le opposizioni,per contro, hanno criticato un testo lacunoso e inefficace. AVS ha posto l'accento sulla necessità di continuare a lavorare sul contenimento energetico e la messa in sicurezza. La norma è classista, penalizza il ceto medio, con il rischio concreto che le imprese e i cittadini si affidino alla criminalità organizzata. A-IV, pur condividendo un giudizio pesantemente negativo su una politica di sussidi e incentivi a pioggia, ha stigmatizzato la mancanza di una capacità di progettazione che dia soluzioni in termini di sicurezza del Paese e di rilancio economico. Secondo M5S, il superbonus ha portato utili importanti che hanno risollevato il Paese dalla crisi economica conseguente alla pandemia; le correzioni introdotte in seguito hanno semplicemente attualizzato la misura rispetto ai cambiamenti intervenuti. Per il PD le numerose modifiche apportate dalla Camera evidenziano le gravi lacune del testo originario, che è stato oggetto di interventi correttivi voluti dal Gruppo che hanno escluso dal blocco del beneficio determinate categorie.

In apertura di seduta il Vice Presidente Gasparri ha comunicato gli esiti della Conferenza dei Capigruppo, riunitasi ieri, che ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente. Nella seduta odierna sarà discusso il dl in materia di cessione dei crediti sul quale il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia. La prossima settimana, a partire da mercoledì 12, verrà esaminato il dl per l'attuazione del PNRR. Approvata all'unanimità la proposta di modifica del calendario avanzata dal sen. Boccia (PD), la mozione sulle festività 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno, inizialmente prevista per la prossima settimana, verrà discussa il 20 aprile. Restano confermati gli argomenti già previsti dal calendario.

Il Presidente Gasparri ha altresì reso comunicazioni, ai sensi dell'articolo 126-bis, comma 2-bis, del Regolamento, in ordine al ddl n. 571, delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese collegato alla manovra di finanza pubblica.

(La seduta è terminata alle ore 17:49 )

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