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Martedì 7 Marzo 2023 - 46ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:02)

In apertura di seduta il Presidente del Senato ha invitato l'Assemblea a raccogliersi in un minuto di silenzio per il sen. Astorre, che sarà commemorato in altra seduta, e ha reso omaggio ai due militari dell'Aeronautica deceduti oggi in un incidente.

Il Ministro dell'interno Piantedosi ha reso un'informativa sul naufragio di un'imbarcazione di migranti, avvenuto lo scorso 26 febbraio, al largo delle coste di Steccato di Cutro. Dopo aver rinnovato cordoglio alle vittime, e fornito una dettagliata ricostruzione dei fatti, sui quali sta indagando la procura della Repubblica di Crotone, il Ministro ha evidenziato che le modalità tecnico-operative dei salvataggi non possono essere sottoposte in alcun modo a condizionamenti di natura politica: sostenere quindi che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una falsità che offende soprattutto l'onore e la professionalità degli operatori. Non vi è alcuna connessione tra il cosiddetto decreto ONG e il naufragio di Cutro: nello Ionio e lungo la cosiddetta rotta turca non hanno mai operato navi di organizzazioni non governative; le regole introdotte con il provvedimento muovono dal presupposto che prima di tutto devono essere sempre assicurati il soccorso e l'assistenza dei migranti. Per chiarire se, alla luce delle procedure esistenti, siano stati commessi errori, è essenziale chiarire che l'attivazione del sistema di ricerca e soccorso (SAR) non può prescindere da una segnalazione di una situazione di emergenza, diversamente l'evento è gestito come un intervento di polizia. Il primo dato certo è che l'assetto aereo Frontex, che per primo ha individuato l'imbarcazione a 40 miglia dall'Italia, non ha rilevato e non ha segnalato una situazione di stress a bordo. I fatti di Cutro si inseriscono nel fenomeno - riconducibile a una strategia di elusione dei controlli degli scafisti - dei cosiddetti sbarchi autonomi, ovvero di quelle imbarcazioni, spesso di minime dimensioni, che giungono sulle coste senza essere intercettate. Fermo restando il doveroso accertamento da parte dell'autorità giudiziaria, il Ministro trova ingiusto non riconoscere i risultati ottenuti dalle strutture statali responsabili degli interventi operativi proprio in termini di salvataggio di vite in mare: dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio 2023, le autorità hanno gestito 407 eventi SAR mettendo in salvo 24.601 persone. Nello stesso periodo, nel corso di 300 operazioni di polizia per il contrasto dell'immigrazione illegale, la sola Guardia di Finanza ha tratto in salvo 11.888 persone per un totale di 36.489 persone salvate: non si può quindi affermare che queste missioni non siano in grado di effettuare anche salvataggi. Infine, non si può non ricordare la lunga e terribile serie di naufragi che continuano a verificarsi nel Mediterraneo: nel 2016, anno in cui era ancora operante l'operazione umanitaria Mare Nostrum, le vittime del Canale di Sicilia furono 4.574. Nel 2022, con un'operazione che prevedeva un possente dispositivo aeronavale e la presenza di navi ONG, le vittime sono state 1.377. Proprio per interrompere questa tragica sequenza, nel presupposto che la causa principale e diretta delle morti in mare sia costituita dalle reti criminali, dedite al favoreggiamento dell'immigrazione irregolare, e che la causa profonda risieda nei persistenti e crescenti squilibri tra Nord e Sud del mondo, questo Governo ha riportato il tema migratorio al centro dell'agenda politica. Dopo aver ricordato le iniziative del Governo a livello internazionale e europeo (la dichiarazione congiunta dei Paesi del Mediterraneo, i contatti con Turchia, Tunisia e Libia, il cambio di paradigma dell'ultimo Consiglio europeo in tema di immigrazione), il Ministro ha sottolineato che il Governo ha rafforzato i canali legali, garantendo corridoi umanitari e programmando 85.000 ingressi.

Nella successiva discussione hanno preso la parola la sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), che ha deprecato gli atti di sciacallaggio dell'opposizione; il sen. De Cristofaro (Misto-AVS) ha definito tardiva e inadeguata l'informativa, ha accusato il Ministro di aver colpevolizzato le vittime, ha evidenziato le responsabilità politiche derivanti dalla militarizzazione delle frontiere e dalla burocratizzazione delle operazioni di soccorso. Secondo la sen. Unterberger (Aut) il decreto ONG ha criminalizzato le operazioni di soccorso e occorrerebbe ripristinare la missione Mare nostrum. Il sen. Renzi (A-IV) ha ritenuto non convincente l'informativa su due punti: il Ministro non ha spiegato perché, dopo il rientro della Guardia di finanza per condizioni avverse, non sia partita la Guardia costiera e ha omesso che i principali avversarsi di una politica europea dell'immigrazione sono i Paesi di Visegrad. La sen. Ronzulli (FI-BP) ha ricordato le iniziative del Presidente del Consiglio per una politica europea razionale e duratura; ha quindi accusato l'opposizione di screditare il Paese e le sue istituzioni. La sen. Floridia (M5S) ha invitato il Governo a misurare le parole e ad assumersi la responsabilità politica della tragedia, e ha sottolineando l'assenza del Ministro Salvini e del Presidente del Consiglio. Anche la sen. Malpezzi (PD) ha lamentato l'assenza del Ministro Salvini e ha chiesto le dimissioni del Ministro dell'interno, che avrebbe dovuto scusarsi per parole che hanno colpevolizzato le vittime. Il sen. Romeo (LSP) ha evidenziato che il decreto ONG ha tradotto in norme il codice di condotta adottato da un Ministro del PD nel Governo Gentiloni; ha manifestato scarsa fiducia in un cambio di paradigma europeo e ha invitato il Governo a coinvolgere l'Alleanza Atlantica nel presidio del Mediterraneo; ha infine ritenuto grave il dubbio, insinuato dall'opposizione, che i soccorritori non siano intervenuti per compiacere il Governo. Il sen. Balboni (FdI) ha insistito sulla necessità di contrastare i trafficanti di esseri umani: l'immigrazionismo indiscriminato non evita morti in mare, i dati lo dimostrano, le strumentalizzazioni indecorose per colpire il Governo colpiscono in realtà lo Stato.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 555, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Cantalamessa (LSP-PSd'Az), ha illustrato il contenuto del ddl: l'articolo 1, comma 1, riconosce un'esenzione dal computo del reddito imponibile fiscale del lavoratore, relativa al valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l'acquisto di carburanti, ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti nell'anno 2023, fino ad un importo pari a 200 euro per lavoratore. Ai commi da 2 a 7 prevede l'obbligo per i soggetti che esercitano l'attività di vendita al pubblico di carburanti di indicare, presso gli impianti di distribuzione sulla rete non autostradale, il prezzo medio regionale praticato sulla rete non autostradale e, presso gli impianti sulla rete autostradale, il prezzo medio nazionale praticato sulla medesima rete autostradale. Tali medie sono calcolate dal Ministero delle imprese e del made in Italy sulla base delle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti. Il Ministero è inoltre chiamato ad adottare le disposizioni attuative e a sviluppare un'applicazione informatica che consenta la consultazione da parte dei consumatori dei prezzi medi e di quelli effettivi praticati dai singoli esercenti; a tal fine, è autorizzata una spesa di 500.000 euro nel 2023 e di 100.000 euro l'anno dal 2024. In caso di violazione degli obblighi di indicazione del prezzo medio regionale la norma prevede l'applicazione di una sanzione da 200 a 2.000 euro. Infine, si affida al Ministero delle imprese e del made in Italy e al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica il compito di verificare l'allineamento delle iscrizioni presenti nell'Anagrafe impianti (che contiene i dati relativi agli impianti autorizzati) e nell'Osservatorio prezzi (che raccoglie i prezzi comunicati dai gestori). L'articolo 1-bis, introdotto dalla Camera dei deputati, dispone l'applicazione, dal 1° aprile al 31 agosto 2023, dell'aliquota agevolata di accisa sul gasolio commerciale utilizzato come carburante anche alle imprese che esercitano l'attività di trasporto turistico di persone mediante servizi di noleggio di autobus con conducente in ambito nazionale e internazionale, purché di categoria Euro VI. L'articolo 2, modificato dalla Camera, interviene sul meccanismo di rideterminazione delle aliquote d'accisa sui carburanti mediante decreto ministeriale in corrispondenza di un maggior gettito IVA, meccanismo disciplinato dalla legge n. 244 del 2007. L'articolo 3, modificato dalla Camera, interviene sulla disciplina del Garante della sorveglianza prezzi, modificandola e integrandola con norme volte ad implementare il raccordo e il coordinamento con organismi operanti a livello territoriale. Il comma 1 precisa alcuni elementi relativi alle sanzioni amministrative previste in caso di mancato riscontro alle richieste del Garante o di comunicazione di dati non veritieri e dispone la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, per monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo derivanti dall'andamento dei costi dei prodotti energetici e delle materie prime sui mercati internazionali. L'articolo 4 ripropone una misura istituita nel 2022 per mitigare l'impatto del "caro energia" sulle famiglie in relazione ai costi di trasporto sostenuti da studenti e lavoratori. A tal fine viene istituito un fondo, con una dotazione di 100 milioni, finalizzato a riconoscere un buono alle persone fisiche che nel 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, da utilizzare per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il valore del buono è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l'acquisto dell'abbonamento e, comunque, non può superare l'importo di 60 euro.

Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Dolores Bevilacqua, Gisella Naturale, Nave (M5S), Giulia Cosenza, Fallucchi (FdI), Aurora Floridia (Misto-AVS), Silvia Fregolent (A-IV), Silvestro (FI-BP), Mara Bizzotto (LSP), Cottarelli (PD). Secondo l'opposizione il mancato rinnovo del taglio delle accise ha disatteso le promesse elettorali e ha provocato un aumento dei prezzi che il Governo tenta di nascondere scaricando le responsabilità sulla distribuzione. Secondo la maggioranza il taglio delle accise era una misura temporanea, insostenibile per le casse dello Stato: il Governo ha preferito concentrare le risorse sulle fasce più bisognose; la condizione per un taglio strutturale delle accise, che rimane un obiettivo di legislatura, è la ripresa economica.


(La seduta è terminata alle ore 19:34 )

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