L'Italia Costituzionale
Una storia per immagini dalle raccolte del Senato

Mostra a Palazzo Giustiniani dal 2 al 10 giugno 2018

La penna utilizzata da Vittorio Emanuele III per sottoscrivere l'atto di giuramento l'11 agosto 1900La mostra ha ricostruito il lungo cammino degli italiani da sudditi a cittadini, dal tardo Settecento all'età contemporanea, utilizzando documenti, bandiere, ritratti, opere artistiche, oggetti di valore storico, fotografie, giornali d'epoca e libri antichi. Dalle prime Costituzioni pre-unitarie allo Statuto Albertino, fino all'Assemblea Costituente e alla Carta Costituzionale, firmata proprio a Palazzo Giustiniani il 27 dicembre 1947.

I materiali esposti provenivano per la quasi totalità dalle raccolte appartenenti al Senato della Repubblica. Alcuni documenti originali sono stati prestati da altre Istituzioni: ad esempio, l'originale dello Statuto Albertino del 1848, che proviene dall'Archivio di Stato di Torino, o il primo Tricolore italiano, della Repubblica Cispadana, proveniente dal Museo del Tricolore di Reggio Emilia. Sono invece custoditi dall'Archivio Storico del Senato documenti e oggetti di particolare valore, esposti in questa occasione, come i giuramenti dei sovrani Umberto I e Vittorio Emanuele III, e i tavolini su cui essi furono firmati.

Contrassegni delle liste presentate per l'elezione dell'Assemblea Costituente
Contrassegni delle liste presentate per l'elezione dell'Assemblea Costituente
I presidenti delle Commissioni della Costituente
I presidenti delle Commissioni della Costituente

La Sala Zuccari ha ospitato i documenti che testimoniano i difficili anni della transizione costituzionale, in modo particolare il lungo e complesso lavoro dell'Assemblea Costituente, testimoniato dai documenti, in alcuni casi autografi, provenienti dall'Archivio della stessa Costituente. Il percorso proseguiva raccontando l'approvazione della Costituzione italiana e la cerimonia della sua promulgazione a Palazzo Giustiniani.

Lo Statuto Albertino
Lo Statuto Albertino
Giuramento di Re Vittorio Emanuele III (11 agosto 1900)
Giuramento di Re Vittorio Emanuele III (11 agosto 1900)

"Nel settantesimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione italiana - ha scritto il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, presentando l'iniziativa -, ritengo doveroso che le Istituzioni concorrano ad approfondirne la conoscenza, in Italia e all'estero. L'Italia 'costituzionale' è allo stesso tempo 'storia' e 'prospettiva', perché la certezza e la stabilità della Costituzione sono in definitiva l'unica garanzia di equilibrio tra autorità e libertà sul quale poggia il senso, l'esistenza, il futuro della comunità".

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Di seguito una descrizione sintetica della mostra, nelle sale di Palazzo Giustiniani, secondo il percorso della visita.

Sala d'ingresso alla mostra: teca contenente le pubblicazioni più recenti del Senato in materia costituzionale, delle Collane Biblioteca Italia e Biblioteca Europa. Tra queste, la Costituzione vigente tradotta in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, arabo, cinese, giapponese, etc.) e la Costituzione in Braille.

Sala antistante la Sala Zuccari: documenti relativi ai primi esperimenti costituzionali delle Repubbliche giacobine (1796-1799) e alle Carte dei diritti elaborate nel primo decennio dell'Ottocento fino all'interruzione determinata, nel 1815, dal Congresso di Vienna e dalla Restaurazione. Ad essi seguono le Costituzioni emerse con la feconda attività del biennio 1848-1849, che in un tempo molto ristretto vede nascere nei diversi Stati preunitari italiani, nel Nord come nel Sud della penisola, numerose Carte o Statuti, alcuni concessi dai sovrani, altri approvati da un Parlamento o addirittura da un'Assemblea Costituente.


Statuto del Granducato di Toscana (1848)
Bandiera della Repubblica Cispadana
Il Tricolore della Repubblica Cispadana (1796)

Sala Zuccari. Le prime quattro teche della Sala Zuccari sono dedicate allo Statuto Albertino, concesso da Carlo Alberto nel marzo del 1848. Ad esso la mostra dedica un'ampia sezione, dalla sua entrata in vigore alla progressiva estensione a tutto il territorio della Penisola, attraverso le conquiste di libertà che accompagnarono la costruzione dell'Unità nazionale. Sono esposti anche documenti relativi all'istituzione della "festa dello Statuto", celebrata per la prima volta il 27 febbraio 1848 e divenuta festa nazionale con la nascita del Regno d'Italia nel 1861. Le successive 5 teche della Sala Zuccari si soffermano sui difficili anni della transizione costituzionale, avviata con l'armistizio del 1943, sul referendum del 2 giugno 1946, atto di nascita della Repubblica italiana, e, in modo particolare, sul lungo e complesso lavoro portato avanti dall'Assemblea Costituente, testimoniato dai documenti, in alcuni casi autografi, provenienti dall'Archivio della stessa Costituente. Il percorso prosegue raccontando l'approvazione della Costituzione della Repubblica italiana e la cerimonia della sua promulgazione avvenuta a Palazzo Giustiniani il 27 dicembre 1947.

Bandiera del Regno di Sicilia
Bandiera di Sicilia (1848)
Costituzione della Repubblica Italiana del 1802
Costituzione della Repubblica Italiana del 1802

Sala adiacente alla Sala Zuccari. Sono esposti i materiali ottenuti in prestito da altre istituzioni o istituti di conservazione. In particolare, l'originale dello Statuto Albertino, posseduto dall'Archivio di Stato di Torino, nelle due versioni italiana e francese; l'esemplare conservato al Museo del Tricolore di Reggio Emilia della Bandiera della Repubblica Cispadana, primo tricolore italiano; il tricolore della Repubblica italiana custodito nel Sacrario delle Bandiere al Vittoriano. Sono esposti anche documenti e oggetti di proprietà del Senato di particolare valore storico, quali i giuramenti dei sovrani Umberto I e Vittorio Emanuele III, custoditi dall'Archivio Storico del Senato, e i tavolini su cui essi furono firmati.

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La mostra è stata inaugurata venerdì 1° giugno, dal Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, alla presenza del Presidente della Camera, Roberto Fico, e del Vice Presidente della Corte Costituzionale, Mario Rosario Morelli.



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