Mercoledì 24 Febbraio 2021 - 299ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

Il Presidente del Senato Casellati ha ricordato l'ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in un agguato in Congo e l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.

Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Di Maio ha riferito sui tragici fatti accaduti in Congo il 22 febbraio. Dopo aver ricostruito la dinamica dell'agguato, il Ministro ha precisato che la Repubblica democratica del Congo è classificata dalla Farnesina in terza fascia di rischio, che l'ambasciata italiana (a differenza di quanto affermato dalla stampa) era dottata di due vetture blindate, che il capo missione aveva il potere di decidere i suoi spostamenti e il programma alimentare si svolge secondo il protocollo delle Nazioni Unite. Il Ministro degli esteri congolese ha assicurato piena collaborazione nelle indagini e la procura di Roma ha già inviato investigatori a Goma. Il Ministro di Maio, infine, ha ricostruito la situazione economica di un Paese dotato di risorse importanti (tra cui rame, cobalto, diamanti) ma impoverito e lacerato da tremendi conflitti entici e sociali, e ha richiamato l'impegno per la pacificazione e la rinascita dell'Africa.

Al conseguente dibattito hanno preso parte i sen. Aimi, Stefania Craxi (FI), Emanuele Pellegrini, Fusco (L-SP), Bressa (Aut), Fantetti (Eu), Laura Garavini (IV), Urso (FdI), Alfieri (PD), Ruotolo (Misto-LeU), Ferrara (M5S). Il Gruppo FdI ha presentato una proposta di risoluzione che, tra i punti principali, contempla l'apertura di attività ed esercizi che hanno investito nelle misure di sicurezza e rispettano i protocolli; l'attuazione degli obblighi di trasparenza, l'effettuazione di un congruo numero di tamponi (almeno cinque volte superiori a quelli effettuati), l'incremento di forniture di vaccini nelle zone rosse e arancioni.

A conclusione delle comunicazioni del Ministro della salute sulle ulteriori misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza, presentata dai sen. Licheri (M5S), Romeo (L-SP), Bernini (FI), Marcucci (PD), De Petris (LeU), Faraone (IV), Fantetti (Eu), Unterberger (Aut).

La proposta di risoluzione prevede numerosi impegni tra cui l'istituzione di un tavolo tecnico di confronto con le Regioni in merito ai parametri di valutazione del rischio epidemiologico, la previsione di adeguate misure di ristoro, la graduale riapertura dei luoghi di cultura, la definizione di nuove linee guida e protocolli di sicurezza per la riapertura in sicurezza delle attività economiche sospese, l'attuazione omogenea sul territorio della campagna vaccinale, l'iniziativa per la produzione di vaccini sul territorio nazionale, un'azione a livello di Unione europea per derogare al regime su brevetti al fine di garantire l'accesso universale ai vaccini.

Il Ministro della salute Speranza, in vita del prossimoDpcm, ha tramesso un messaggio di ragionata fiducia (grazie al vaccino, nonostante i ritardi delle forniture, si vede la luce in fondo al tunnel), ma ha sottolineato che non sussistono le condizioni epidemiologiche per allentare le misure restrittive, a causa della diffusione delle varianti, dell'elevato numero di contagi e di morti (la media europea è un contagiato ogni dieci abitanti; negli Usa il virus ha prodotto più morti dei conflitti mondiali). Il Ministro, che ha ribadito l'importanza dei comportamenti individuali e delle buone pratiche, ha ricordato le limitazioni in vigore nei principali Paesi europei. In Italia, dove la definizione delle fasce di rischio in base a precisi parametri ha consentito di evitare nuovi lockdown generalizzati, il tasso d'incidenza del virus è migliore (grazie ai provvedimenti di Natale), ma i dati vanno visti in progressione e la cabina di regia conferma per la terza settimana un aumento dei casi. Le terapie intensive in cinque Regioni sono sopra la soglia critica, i ricoveri sono in aumento, dieci Regioni hanno l'Rt superiore a 1. La variante inglese, che si diffonde rapidamente, è presente nel 17 per cento dei casi ed è destinata a diventare prevalente, essa tuttavia non compromette l'efficacia dei vaccini. Più insidiose sono le varianti brasiliana e sudafricana, i cui effetti sui vaccini sono incerti. Il Governo italiano ha quindi deciso di prorogare il divieto di spostamento fra Regioni e il limite di visite nelle aree arancioni e, in relazione ai nuovi focolai, ha definito 25 zone rosse, rispetto alle quali si è impegnato a fornire ristori. L'Italia, che considera il vaccino un bene comune e ha sostenuto l'acquisto centralizzato da parte della Commissione europea, non si rassegna alla riduzione di forniture e sta valutando la possibilità di mettere a disposizione impianti per accelerare la produzione. Quanto alla campagna vaccinale, alla quale hanno aderito i medici di famiglia, occorre ultimare la prima fase per mettere in sicurezza il personale sanitario e gli ultraottantenni; sono state avviate le prenotazioni e le prime vaccinazioni del personale scolastico e del personale dei servizi pubblici essenziali.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Pagano, Fiammetta Modena, Gabriella Giammanco, Licia Ronzulli (FI), De Bonis, De Falco (Eu), Doria, Raffaella Marin (L-SP), Mautone, Pisani (M5S), Daniela Sbrollini (IV), Rampi (PD), Daniela Garnero Santanché (FdI), Ruotolo (Misto-LeU). Il Gruppo FdI ha presentato una proposta di risoluzione che, tra i vari punti, sollecita l'apertura di attività ed esercizi che hanno investito nelle misure di sicurezza e rispettano i protocolli, l'attuazione degli obblighi di trasparenza, l'effettuazione di un congruo numero di tamponi, l'incremento di fornitura di vaccini nelle zone rosse e arancioni. Hanno svolto dichiarazione di voto a sostegno della risoluzione di maggioranza i sen. Julia Unterberger (Aut), Causin (Eu), Annamaria Parente (IV), Paola Boldrini (PD), Laforgia (Misto-LeU), Malan (FI) Candiani (L-SP), Domenica Castellone (M5S). Per l'opposizione hanno svolto dichiarazione di voto il sen. Zaffini (FdI), che ha posto l'accento sulla tempistica della campagna di vaccinazione, sulla definizione di protocolli di cura domiciliare, sulla valutazione del commissario straordinario, e il sen. Paragone (Misto) che ha posto l'accento sui fallimenti della Commissione europea e dell'Organizzazione mondiale della sanità.

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario dei lavori: domani, e se necessario venerdì, sarà esaminato il decreto-legge proroga termini, martedì 2 marzo alle ore 16.30 il decreto-legge su ulteriori misure contro il Covid. La Conferenza si riunirà martedì prossimo alle ore 15 per definire ulteriori argomenti del calendario. E' stata respinta la proposta di modifica della sen. Rauti (FdI), la quale ha chiesto comunicazioni del Presidente del Consiglio sul Consiglio europeo straordinario del 25 e 26 febbraio che discuterà di produzione e distribuzione dei vaccini.

In apertura di seduta l'Assemblea ha commemorato l'ex Presidente del Senato Franco Marini. Hanno partecipato al ricordo della sua figura i sen. Zanda (PD), Renzi (IV), Di Nicola (M5S), Erica Rivolta (L-SP), Loredana De Petris (Misto-LeU), Balboni (FdI), Marilotti (Eu) e Bressa (Aut).

(La seduta è terminata alle ore 17:27 )



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