Giovedì 21 Maggio 2020 - 220ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

Con 155 voti favorevoli e 123 contrari, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl n. 1811, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2020, n.19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

In ragione del perdurare dell'emergenza conseguente alla diffusione del COVID-19, il provvedimento disciplina con norma di rango primario le misure applicabili, per contrastare i rischi sanitari, su tutto il territorio nazionale o su parte di esso, che possono essere adottate per periodi determinati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, fino al 31 luglio 2020, termine dello stato di emergenza dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 (v. comunicato n. 219). Nella seduta di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione senza modifiche del testo licenziato dalla Camera.

Questa mattina nelle dichiarazioni di voto hanno annunciato la fiducia i sen. Nencini (IV), Loredana De Petris (Misto-LeU), Parrini (PD) e Garruti (M5S). Hanno negato la fiducia i sen. Fazzolari (FdI), Bagnai (L-SP) e Pagano (FI). Secondo l'opposizione il decreto proroga una situazione illegittima, nella quale il Governo si è ritagliato poteri d'eccezione e le libertà fondamentali sono state limitate con atti amministrativi. Secondo la maggioranza, la situazione eccezionale legata alla pandemia è priva di precedenti, il Governo ha bilanciato valori fondamentali, il passaggio alla conversione del decreto-legge segna il ritorno alla parlamentarizzazione del procedimento normativo. Il sen. Ciampolillo (Misto) ha negato la fiducia rimproverando al Governo di aver appaltato a tecnici privi di controllo la gestione dell'emergenza.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte ha reso un'informativa sulle misure per la nuova fase dell'emergenza epidemiologica. Il Presidente Conte ha sottolineato che le misure restrittive necessarie a superare la fase acuta dell'emergenza sono stata condivise e applicate responsabilmente dai cittadini; ha invitato a rispettare le distanze di sicurezza anche all'aperto; ha riferito sul piano di monitoraggio nazionale della curva del contagio. Il Paese non può permettersi un periodo più lungo di compressione delle libertà e attività, anche se il quadro epidemiologico non è risolto. Con il contributo degli enti locali, del comitato tecnico scientifico e dell'Inail, il Governo ha adottato il 16 maggio il decreto n. 33, che limita le restrizioni alla circolazione agli spostamenti fra regioni fino al 2 giugno, mentre il DPCM del 17 maggio ha dettato disposizioni per la riapertura in sicurezza delle attività commerciali e di ristorazione, dei servizi alle persone e degli stabilimenti; dal 25 riapriranno palestre e piscine; dal 3 giugno i cittadini europei potranno entrare in Italia senza obbligo di quarantena; dal 15 giugno riapriranno cinema, teatri, centri estivi per l'infanzia. Il Governo ha incrementato la capacità ricettiva del sistema sanitario (i posti in terapia intensiva sono raddoppiati e il decreto Rilancio stanzia 3 miliardi per aumentarli stabilmente); sta potenziando i controlli con test molecolari e sierologici (fin qui sono stati effettuati tre milioni di tamponi) e il decreto-legge n. 28 ha introdotto la disciplina per realizzare l'app Immuni gestita da società pubbliche (i dati saranno cancellati appena terminata l'emergenza). Quanto alle misure per la ripresa economica e produttiva, il decreto Rilancio n. 34 prosegue le azioni avviate con i decreti Cura Italia e Liquidità: lo stanziamento di 55 miliardi in termini di indebitamento netto, che vale 155 miliardi in termini di saldo netto da finanziare, è destinato a sostenere famiglie, imprese, settori strategici per la crescita (scuola, università, ricerca, sanità, turismo, settore edilizio). 25 miliardi servono ad estendere gli ammortizzatori sociali e le indennità, la cui erogazione è stata semplificata, e sono introdotti il reddito di emergenza, da 400 a 800 euro per coloro che non sono coperti, e misure per l'emersione del nero in agricoltura e nel lavoro di sostegno familiare. 15 miliardi sono destinati alle imprese sotto forma di aiuti a fondo perduto, incentivi e sgravi fiscali (esenzione dell'IRAP), proroga al 16 settembre di versamenti e contributi. Sono previsti crediti d'imposta per l'adeguamento e sanificazione degli ambienti, per gli affitti commerciali, per la ricerca nel Mezzogiorno; è abolita la prima rata IMU per alberghi, pensioni, stabilimenti balneari e viene ridotto per tre mesi il costo delle bollette elettriche. Uno specifico fondo è istituito per la ricapitalizzazione delle PMI ed è previsto l'intervento della Cassa depositi e prestiti per il rilancio delle grandi imprese (nel nuovo quadro europeo sugli aiuti di Stato). Per le famiglie è potenziato il bonus bay-sitting, sono potenziati i centri estivi e i congedi parentali; sono previste misure specifiche per le disabilità (permessi, 150 milioni per fondo delle non autosufficienze); sono istituiti un bonus vacanze (il Presidente Conte ha invitato i cittadini a trascorrere le vacanze in Italia) e un fondo per la promozione del turismo (ulteriori finanziamenti saranno erogati a conclusione della trattativa europea). Il superbonus per l'efficienza energetica e rischio sismico è definito in una detrazione fiscale al 110 per cento in cinque anni. Uno stanziamento di un miliardo è previsto per la scuola e risorse imponenti sono destinate alla ricerca, all'università, al diritto allo studio. Il Presidente del Consiglio ha invitato il sistema bancario a fare di più, ad erogare prestiti coperti dalla garanzia pubblica, ad assicurare liquidità in tempi più rapidi. L'Italia soffre da anni di una crescita ridotta: per evitare che aumenti il divario in Europa occorre semplificare la macchina burocratica, dare impulso alle infrastrutture, privilegiare opere strategiche, riformare la governance societaria, accelerare la digitalizzazione. Il Presidente Conte, infine, ha profilato la possibilità di trasformare l'emergenza in un'opportunità per programmare un modello di sviluppo incentrato sulla salute, la qualità della vita e i beni comuni.

Nella successiva discussione, il sen. Alfieri (PD) ha proposto di inserire i test seriologici nei Lea, di estendere il lavoro agile, di progettare la mobilità sostenibile. Il sen. Steger (Aut) ha salutato positivamente il cambio di passo del Governo su riaperture, differenziazioni territoriali, parlamentarizzazione delle decisioni; ha espresso preoccupazioni per la tenuta del tessuto sociale e le infiltrazioni criminali; ha auspicato il ripristino della mobilità europea, un'opera di semplificazione senza precedenti, la digitalizzazione della scuola. Il sen. Faraone (IV) ha sottolineato il ruolo dell'Europa e della BCE per la tenuta dell'Italia. Il sen. Ciriani (FdI) ha sottolineato le lacune dell'azione di governo rispetto al bisogno di liquidità delle imprese e all'erogazione della cassa integrazione in deroga. Il sen. Errani (Misto-LeU) ha richiamato il tema dei beni comuni e ha apprezzato l'operato del Presidente del Consiglio, ma ha lamentato i paletti eccessivi sul reddito di emergenza. La sen. Bini (PD) ha sottolineato le esigenze degli enti locali. Il sen. Salvini (L-SP) ha posto l'accento sulle settimane prive di cassa integrazione, sull'eccesso di burocrazia e di decreti attuativi, sulla mancata riapertura delle scuole, sulla sanatoria per gli immigrati clandestini; ha rimproverato al Premier di essere ostaggio della CGIL che si oppone ai voucher e alla sospensione del codice degli appalti; ha sottolineato che Francia, Spagna, Portogallo e Grecia hanno rifiutato il ricorso al Mes. Il sen. Malan (FI) ha richiamato i temi del lavoro e della libertà, precisando che il Governo non consente e non concede, ma è a servizio dei bisogni dei cittadini. Il sen. Morra (M5S) si è soffermato sugli errori di una politica che ha penalizzato la sanità territoriale.

Al termine della seduta il sen. Romeo (L-SP) ha rivolto un appello al Presidente della Repubblica in relazione alle intercettazioni pubblicate oggi da un quotidiano, da cui trapela un intervento inaccettabile della magistratura ai danni del leader dell'opposizione.

(La seduta è terminata alle ore 15:28 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina