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10 marzo 2025 | Numero 91
Temi e provvedimenti in Senato → Giustizia
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Procedimento sommario per l'effettiva realizzazione del credito, istituzione dell'ordine e dell'albo professionale dei grafologi, responsabilità nell'esercizio della professione forense, reati contro gli animali, valore degli immobili espropriati, disposizioni in materia di sicurezza pubblica, processo telematico, autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, morte volontaria medicalmente assistita, molestie nei luoghi di lavoro, violenza sessuale contro le donne nei conflitti armati, misure alternative alla detenzione, attribuzione del cognome ai figli, modifiche al Codice civile in materia di successioni, efficacia esecutiva dei pareri di congruità degli ordini professionali

Procedimento sommario per l'effettiva realizzazione del credito

La settimana scorsa la 2a Commissione, oltre ai lavori in sede consultiva, ha svolto le seguenti attività:

  • Audizioni nell'ambito dell'esame del ddl n. 978 sul procedimento sommario per l'effettiva realizzazione del credito, avviato in sede redigente il 27 novembre con la relazione del senatore Berrino (FdI) e rimesso in sede referente il 28 novembre.
    Muovendo dall'esigenza di superare la storica inefficienza dell'ordinamento italiano nella realizzazione delle pretese creditorie, che penalizza fortemente la competitività e le prospettive di sviluppo economico del Paese, la proposta, presentato dalla senatrice Stefani (LSP), mira introdurre, con l'iserimento del Codice di procedura civile degli articoli 656-bis e ter, un nuovo strumento, denominato intimazione formale di pagamento. La nuova procedura consentirebbe direttamente al difensore munito di procura, nella logica della semplificazione che ha caratterizzato la recente legislazione, di emettere un titolo esecutivo, senza dover necessariamente ricorrere al filtro del giudice civile previsto dalla procedura per decreto ingiuntivo.
    Il 27 novembre è stata avviata la discussione generale, con l'intervento della senatrice proponente Stefani e del senatore Rastrelli (FdI). L'11 dicembre è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni, che saranno avviate questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 4 alle 14,15.
    La procedura informativa è stata avviata la scorsa settimana nella seduta del 4 marzo, con l'audizione di Romolo Donzelli, ordinario di diritto processuale civile (video).
    Ulteriori audizioni sono previste questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di mercoledì 12 alle 9,15.
  • Audizioni nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl n. 554, sull'istituzione dell'ordine e dell'albo professionale dei grafologi, avviata il 28 maggio 2024 con la relazione della senatrice Campione (FdI).
    In considerazione della crescente rilevanza delle attività dei grafologi in ambito giudiziario e rieducativo, si propone di istituire il corrispondente ordine professionale. Il testo, presentato dalla senatrice Minasi (LSP), prevede quindi le norme volte a disciplinare, tra l'altro, i requisiti necessari all'esercizio della professione, l'istituzione dell'Albo dei grafologi, gli organi dell'ordine e le relative competenze, le sanzioni disciplinari in caso di violazioni.
    La procedura informativa, avviata il 18 giugno 2024, è proseguita la scorsa settimana in due sedute dell'Ufficio di Presidenza. Il 4 marzo si è svolta l'audizione di Nicola Testa, presidente di UNAPPA e di COLAP nazionale (video). Il 5 marzo è stato sentito Vincenzo Tarantino, presidente del Centro internazionale di grafologia medica (video).
    Ulteriori audizioni sono previste questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di giovedì 13 alle 9,15.
  • Audizioni nell'ambito dell'esame del ddl n. 745 sulla responsabilità nell'esercizio della professione forense, avviato in sede redigente il 27 novembre, con la relazione del senatore Rastrelli (FdI), e rimesso in sede referente il 28 novembre.
    L'attuale ordinamento della professione forense, di cui alla legge n. 247/2012, non prevede disposizioni in materia di responsabilità degli avvocati e la giurisprudenza prevalente ritiene che tale categoria di professionisti debba rispondere anche per colpa lieve. Considerando criticamente tale orientamento, in ragione della complessità e incertezza del contesto nel quale sono chiamati ad operare, la proposta, presentata dal senatore Zanettin (FI-BP), prevede che, analogamente a quanto stabilito per i magistrati, gli avvocati rispondano dei danni arrecati con dolo o colpa grave e non per attività di interpretazione di norme di diritto.
    Il 27 novembre, dopo la relazione illustrativa, è stata avviata la discussione generale. Il 3 dicembre, su proposta del senatore Zanettin (FI-BP), è stato deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni.
    La procedura informativa, avviata il 4 febbraio, è proseguita la scorsa settimana nella riunione dell'Ufficio di Presidenza del 4 marzo, con l'audizione di Rosanna Mura dell'Associazione nazionale forense (video).
  • Avvio della discussione in sede redigente del ddl n. 1308 sui reati contro gli animali, approvato dalla Camera dei deputati il 20 novembre 2024, e dei ddl abbinati n. 11, n. 587 e n. 984.
    La proposta approvata dall'altro ramo del Parlamento, prima firmataria la deputata Brambilla (NM), ha l'obiettivo di adeguare alla mutata e più elevata sensibilità della collettività la disciplina penalistica concernente i reati contro gli animali. Sono quindi innanzitutto aumentate le pene e le sanzioni pecuniarie previste. Chi partecipa a qualsiasi titolo ai combattimenti tra animali sarà punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5 a 30.000 euro. Diventa inoltre perseguibile d'ufficio il reato di uccisione o danneggiamento di animali altrui. Analoghe disposizioni di rafforzamento delle tutela penale degli animali sono prevista dai ddl abbinati n. 11, d'iniziativa della senatrice Unterberger (Aut), n. 587, Romeo (LSP) e altri, n. 984, Maiorino (M5S) e altri.
    Nella seduta del 4 marzo il senatore Potenti (LSP) ha svolto la relazione illustrativa.
    Nella seduta del 5 marzo sono intervenuti i senatori Berrino, Rastrelli (FdI) e Bazoli (PD) nonché il relatore Potenti. È stato convenuto lo svolgimento di un breve ciclo di audizioni, che sarà avviato in seguito all'abbinamento in discussione congiunta di ulteriori disegni di legge di argomento affine attualmente in fase di assegnazione.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 11 alle 14,30, con il probabile abbinamento in trattazione congiunta dei ddl n. 1398, Potenti (LSP) e altri, e n. 1405, Spinelli (FdI), di argomento affine.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 954 sulla determinazione del valore dell'immobile espropriato, avviato in sede redigente il 14 febbraio 2024 con la relazione della senatrice Stefani (LSP) e rimesso in sede referente il 6 marzo.
    La proposta intende modificare l'articolo 568 del Codice di procedura civile al fine di rendere la determinazione del valore degli immobili espropriati meno soggetta alla discrezionalità degli esperti nominati dal giudice, più coerente con la definizione di un importo proporzionato al valore reale del bene e più standardizzata a livello nazionale. Sono a tal fine richiamate nel testo le norme UNI di riferimento e i migliori standard estimativi nazionali.
    La procedura informativa, avviata l'11 giugno 2024, si è conclusa il 18 febbraio. Il 20 febbraio è intervenuta nella discussione generale la relatrice Stefani, che ha sottolineato come dalle audizioni svolte sia emersa l'utilità della proposta volta a individuare criteri condivisi per la stima dei beni immobiliari.
    Nella seduta del 4 marzo il Presidente Sisler (FdI) ha dato conto dei pareri non ostativi espressi dalle Commissioni affari costituzionali e bilancio e, in assenza di richieste di intervento, ha dichiarato conclusa la discussione generale. Il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno è scaduto mercoledì 5 marzo.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 11 alle 14,30.
  • Seguito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 1a, del ddl n. n. 1236 su disposizioni in materia di sicurezza pubblica, avviato il 1° ottobre con le relazioni illustrative dei senatori Lisei (FdI), per la 1a Commissione, e Stefani (LSP), per la 2a.
    Il provvedimento, approvato dalla Camera dei deputati il 18 settembre, prevede l'introduzione di disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, tra le quali nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di istruzioni per il compimento di atti terroristici, e reca modifiche al Codice antimafia in materia di gestione di beni sequestrati e confiscati. In materia di sicurezza urbana, il disegno di legge prevede modifiche al codice penale e al codice di procedura penale su circostanze aggravanti comuni e di truffa, il danneggiamento in occasione di manifestazioni, l'impedimento alla libera circolazione su strada e il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui. Sulla tutela del personale in servizio, il Capo III introduce alcune modificazioni al codice penale, il rafforzamento della sicurezza degli istituti penitenziari e la dotazione di videocamere al personale delle Forze di polizia, mentre il Capo IV integra la normativa vigente in materia di sostegno agli operatori economici vittime di usura. Infine, il Capo V prevede disposizioni sull'ordinamento penitenziario, in particolare in materia di attività lavorativa dei detenuti.
    Le audizioni informali negli Uffici di Presidenza riuniti, avviate l'8, si sono concluse il 23 ottobre. La discussione generale, avviata il 29 ottobre, si è conclusa il 7 novembre. L'11 novembre sono stati pubblicati gli emendamenti e ordini del giorno presentati ed è stata avviata l'illustrazione delle proposte di modifica, che si è conclusa nella seduta del 27 novembre, nella quale sono stati poi comunicati gli emendamenti dichiarati improponibili o inammissibilli. Il 4 dicembre è stata avviata la votazione degli emendamenti, proseguita nelle sedute del 5, 11, 17 e 18 dicembre. Il 5 è stata revocata l'improponibilità precedentemente dichiarata per alcune proposte di modifica. L'11 si è svolto un dibattito sull'ordine dei lavori, in relazione all'ipotesi, riferita da notizie di stampa, che il Governo intenda presentare alcuni emendamenti. La votazione è ripresa nelle sedute del 14 e 15 gennaio, nelle quali sono stati dibattuti e respinti gli emendamenti agli articoli 14, che trasforma in reato penale l'attuale illecito amministrativo di blocco stradale, e 15, che prevede un aggravamento delle disposizioni sull'esecuzione penale nei confronti delle detenute madri. Nelle sedute del 21, 22 e 23 gennaio sono stati respinti gli emendamenti agli articoli 16, sull'inasprimento delle sanzioni per l'impiego dei minori nell'accattonaggio, 17, sull'assunzione di personale di polizia locale nelle città metropolitane della Sicilia (Palermo, Messina, Catania), e 18, che modifica la legge 242/2016 sulla coltivazione della canapa, introducendo, tra l'altro, il divieto di importazione, cessione, lavorazione e commercio delle relative infiorescenze. Nelle sedute del 28, 29 e 30 gennaio sono stati respinti gli emendamenti agli articoli 19, che modifica le disposizioni penali sui reati di violenza o minaccia e di resistenza a un pubblico ufficiale e sulle relative aggravanti, 20, che inasprisce le sanzioni per lesioni personali ad agenti di polizia nell'adempimento delle loro funzioni, 21, che disciplina la dotazione di dispositivi di videosorveglianza al personale di polizia impiegato nei servizi di ordine pubblico e controllo del territorio, 22, che stanzia 860.000 euro annui per la coperture delle spese legali del personale di polizia indagato o imputato per fatti inerenti al servizio. Il 5 febbraio sono stati votati e respinti gli emendamenti all'articolo 23, che stanzia 120.000 euro annui per la coperture delle spese legali del personale delle Forze armate indagato o imputato per fatti inerenti al servizio, e 24, che introduce un'aggravante del reato di danneggiamento del patrimonio culturale nel caso in cui l'atto sia finalizzato a ledere il prestigio di un'istituzione pubblica. Il 18 e 19 febbraio sono stati votati e respinti gli emendamenti all'articolo 25, che inasprisce le sanzioni per inosservanza delle prescrizioni in materia di polizia stradale, e 26, che introduce il nuovo reato di rivolta all'interno di un istituto penitenziario e l'aggravante del reato di istigazione a disobbedire alle leggi se commessa all'interno di un istituto penitenziario. Il 26 febbraio sono stati votati e respinti gli emendamenti agli articoli 27, sui reati di rivolta nei centri di accoglienza per migranti, e 28, che autorizza gli agenti di pubblica sicurezza a detenere senza licenza, anche fuori dal servizio, una seconda arma, più leggera rispetto a quella di ordinanza.
    Nelle sedute del 4 e del 5 marzo le Commissioni riunite hanno votato e respinto gli emendamenti relativi all'articolo 29, che estende l'applicabilità di alcune sanzioni in materia di polizia della navigazione, all'articolo 30, che esclude la punibilità dei militari per determinate condotte (tra le quali la violazione di domicilio o della corrispondenza e l'accesso abusivo a sistemi informatici) commesse nell'ambito di missioni internazionali, all'articolo 32, sugli obblighi di identificazione degli utenti dei servizi di telefonia mobile, e all'articolo 33, sul sostegno agli operatori economici vittime dell'usura. Sono stati invece accantonati gli emendamenti all'articolo 31, che prevede disposizioni su nuovi obblighi di collaborazione delle amministrazioni pubbliche e delle società che erogano servizi di pubblica utlità, particolarmente criticate dalle opposizioni.
    L'esame prosegue questa settimana nelle sedute delle Commissioni riunite convocate martedì 11 e mercoledì 12 alle 20 e giovedì 13 marzo alle 13.
  • Seguito della discussione in sede redigente del ddl n. 766 sul processo telematico, avviata il 31 gennaio 2024 con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
    In una prospettiva di adeguamento alle esigenze di digitalizzazione dei procedimenti, il ddl mira a modificare alcune disposizioni del codice di procedura civile e delle relative disposizioni attuative. Il 3 aprile la discussione è stata disgiunta dall'esame del ddl n. 558 sull'istituzione della piattaforma unica per il deposito telematico degli atti processuali, precedentemente abbinato.
    La procedura informativa, avviata l'11 giugno 2024, si è conclusa l'11 febbraio. Il giorno successivo è iniziata la discussione generale, con gli interventi della sentrice Lopreiato (M5S), prima firmataria del disegno di legge, e del senatore Berrino (FdI), che hanno sottolineato l'utilità della proposta in relazione all'esigenza di migliorare alcuni passaggi dell'attuale procedura telematica.
    Nella seduta del 5 marzo, su proposta del Presidente Bongiorno (LSP), la Commissione ha convenuto di fissare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 12 di mercoledì 12 marzo.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 11 alle 14,30.
  • Audizioni nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl n. 1044 sull'autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, avviata il 12 novembre con la relazione del senatore Bazoli (PD).
    In considerazione della situazione attuale delle carceri italiane, con particolare riferimento ai dati riguardanti il sovraffolamento delle strutture nonché l'aumento dei suicidi, delle dipendenze da psicofarmaci e dei ricorsi per trattamenti inumani e degradanti, la proposta, d'iniziativa della senatrice Cucchi (AVS), prevede, all'articolo 1, la modifica delle norme attuative del Codice di procedura penale, per rendere obbligatoria l'autopsia in caso di morte avvenuta in una struttura detentiva. L'articolo 2 istituisce all'interno delle strutture penitenziarie uno sportello di consulenza legale a disposizione dei detenuti.
    Il 27 novembre è stata avviata la discussione generale, con l'intervento della senatrice proponente Cucchi. Il 17 dicembre, su proposta del senatore Bazoli (PD), è stato deliberato lo svolgimento di audizioni che sono state avviate il 21 gennaio e si sono concluse il 18 febbraio.
    Nella seduta del 5 marzo, su proposta del Presidente Bongiorno (LSP), la Commissione ha convenuto di fissare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno alle 12 di mercoledì 19 marzo.
    Il seguito dell'esame è previsto questa settimana nelle sedute plenarie convocate a partire da martedì 11 alle 14,30
  • Riunione del Comitato ristretto nell'ambito dell'esame, in Commissioni riunite con la 10a, dei ddl nn. 65, 104, 124, 570 e 1083 recanti disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita, avviato in sede redigente il 4 aprile con le relazioni dei senatori Zanettin (FI-BP), per la 2a, e Zullo (FdI), per la 10a Commissione e trasferito in sede referente il 12 settembre.
    Il ddl n. 65, Parrini (PD) e altri, interviene in materia di terapia del dolore e dignità nella fase finale della vita, nonché di modifiche all'articolo 580 del codice penale, riprendendo il testo dell'atto Senato n. 966 presentato nella scorsa legislatura. Il ddl n. 104, Bazoli (PD) e altri, che riprende la proposta già esaminata durante la scorsa legislatura e approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, disciplina la facoltà della persona affetta da condizione clinica irreversibile di richiedere assistenza medica, sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale, allo scopo di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, definendo presupposti, condizioni e modalità di esercizio di tale facoltà nel rispetto dei principi costituzionali, della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. I ddl n. 124, Pirro (M5S) e altri, e 570, De Cristofaro (AVS) e altri, di argomento affine, definiscono il trattamento eutanasico, nonché le condizioni e i requisiti per ricorrervi. Il ddl n. 1083, Paroli (FI) e altri, nel riproporre il testo del ddl n. 1464 presentato nella XVIII legislatura, interviene sulla questione di legittimità dell'articolo 580 del codice penale, nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio in alternativa alle condotte di istigazione, introducendo una forma attenuata di reato, con la previsione di condizioni che rendono meno grave l'illecito.
    La procedura informativa negli Uffici di Presidenza riuniti, avviata il 28 maggio e articolata in 15 sedute di audizioni, si è conclusa il 26 novembre. Il 3 dicembre è stata deliberata la costituzione di un Comitato ristretto per la redazione di un testo unificato.
    I lavori del Comitato ristretto delle Commissioni riunite, avviati il 17 dicembre, sono proseguiti la scorsa settimana nella seduta del 5 marzo.

Nelle convocazioni di questa settimana sono inoltre previsti lavori in sede consultiva nonché le seguenti attività:

  • Riunione del Comitato ristretto nell'ambito dell'esame in sede referente, in Commissioni riunite con la 10a, dei ddl nn. 89, 257, 671 e 813 in materia di molestie morali e psicologiche nel mondo del lavoro, avviato il 12 luglio 2023 con le relazioni delle senatrici Minasi (LSP), per la 10a Commissione, e Campione (FdI), per la 2a.
    Le proposte n. 89, Valente (PD) e altri, n. 257, Magni (AVS) e altri, n. 671, Mancini (FdI) e altri, e n. 813 Lopreiato (M5S) e altri (incardinata il 5 novembre) prevedono il rafforzamento delle tutele esistenti e l'introduzione di nuovi strumenti contro le molestie nei luoghi di lavoro. Le diverse iniziative si differenziano sia riguardo al carattere delle molestie prese in considerazione (morali, psicologiche, sessuali), sia con riferimento alla tipologia degli strumenti di contrasto previsti, che spaziano dalla tutela penale, alla responsabilità civile e disciplinare, dalla nullità degli atti discriminatori alla promozione di campagne informative. Il 5 novembre le Commissioni riunite hanno deliberato di rinunciare al ciclo di audizioni, di richiedere contributi scritti ai soggetti indicati dai Gruppi e di costituire un Comitato ristretto per la predisposizione di un testo unificato.
    I lavori del Comitato ristretto, avviati l'11 novembre 2024, proseguono nella seduta convocata martedì 11 marzo alle 11.
  • Audizioni nell'ambito della discussione in sede redigente del ddl n. 1135 sui reati di violenza sessuale contro le donne nei conflitti armati, avviato il 18 giugno con la relazione della senatrice Stefani (LSP).
    La proposta, presentata dalla senatrice Campione (FdI) e altri, prevede l'inserimento nel codice penale italiano di due articoli aggiuntivi (609-bis.1 e 609-bis.2) volti rispettivamente a punire con la reclusione da otto a dodici anni i crimini in oggetto e a disciplinare la relativa competenza giurisdizionale. Il reato è punibile anche nel caso in cui sia stato commesso all'estero da un cittadino straniero, se quest'ultimo è presente sul territorio italiano. L'iniziativa intende attuare una delle istanze codificate nel preambolo dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale.
    La procedura informativa, avviata il 5 novembre, prosegue questa settimana nella seduta dell'Ufficio di Presidenza di martedì 11 alle 14,15.
  • Seguito dell'indagine conoscitiva sulle misure alternative alla detenzione con particolare riguardo agli strumenti di controllo elettronico, di iniziativa della senatrice Campione (FdI) e illustrata dal Presidente Bongiorno (LSP) nella seduta del 5 novembre 2024.
    La procedura informativa è stata avviata il 4 febbraio.
    Nella seduta del 26 febbraio il Presidente Bongiorno (LSP) ha rilevato l'esigenza di estendere le audizioni anche ai giudici per le indagini preliminari e ai giudici per l'udienza preliminare, in quanto maggiormente coinvolti nell'utilizzo dei braccialetti elettronici nella fase delle misure cautelari. Ha quindi invitato i Gruppi a far pervenire entro le ore 16 le rispettive indicazioni sugli ulteriori soggetti invitare in audizione. In relazione alla possibilità di svolgere le audizioni in videocollegamento da remoto, si è svolto un breve dibattito, con gli interventi dei senatori Verini (PD), Lopreiato (M5S), Rastrelli (FdI), Petrenga (Cd'I), Potenti (LSP) nonché del Presidente Bongiorno.
    Questa settimana è prevista l'audizione di Francesco Menditto, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, nella seduta plenaria di martedì 11 alle 14,30.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei disegni di legge nn. 2, 21, 131 e 918, norme in materia di attribuzione del cognome ai figli (e delle petizioni nn. 189 e 736 ad essi attinenti), avviata l'11 gennaio 2024 con la relazione della senatrice Rossomando (PD).
    Le proposte prevedono modifiche alla disciplina civilistica sull'attribuzione del cognome al fine di garantire la parità tra i genitori, in linea con la recente giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo. Per ulteriori approfondimenti si rinvia ai dossier predisposti dal Servizio studi.
    Tra il 15 febbraio e il 19 settembre 2024 si sono svolte le audizioni informali in Ufficio di Presidenza. Il 22 gennaio sono intervenuti nella discussione generale i senatori Rastrelli (FdI), che ha auspicato il ripristino della vecchia disciplina basata sulla derivazione patrilineare del cognome per evitare la frammentazione dell'indentità familiare, e Scalfarotto (IV), che ha sostenuto le ragioni dell'adeguamento dell'attuale disciplina al principio dell'uguaglianza tra i genitori. La discussione generale è proseguita il 29 gennaio con gli interventi dei senatori Zanettin (FI-BP), favorevole ad un'attuazione delle decisioni della Corte costituzionale senza forzature ideologiche e aggravi burocratici, e Unterberger (Aut), che ha proposto di valorizzare il lavoro già svolto nella precedente legislatura. Il 5 febbraio la discussione generale si è conclusa con gli interventi della senatrice Maiorino (M5S), che ha ribadito l'esigenza di eliminare le diseguaglianze tra uomini e donne, del senatore Berrino (FdI), che a nome del proprio Gruppo ha confermato l'orientamento già espresso dal senatore Rastrelli sul ripristino di una disciplina volta a valorizzare la tradizionale discendenza patrilineare, della senatrice Stefani (LSP), secondo la quale spetta al legislatore individuare i criteri di attribuzione dei cognomi, senza dissattendere la giurisprudenza costituzionale ma tenendo anche conto della cultura diffusa nel Paese sul legame tra appartenenza familiare, cognome paterno e identità personale. La relatrice Rossomando, intervenuta in replica, ha rilevato che il Comitato ristretto per l'elaborazione del testo unificato dovrà risolvere in senso non ideologico i molteplici profili posti dalle sentenze della Corte costituzionale, primo fra tutti la questione del meccanismo moltiplicatore dei cognomi nelle generazioni.
  • Seguito della discussione in sede redigente dei ddl n. 409 e n. 960 sulle modifiche al Codice civile in materia di successioni, avviata il 5 novembre con le relazioni del senatore Zanettin (FI).
    Il ddl n. 409, presentato dalla senatrice Stefani (LSP) e altri, considerando l'accresciuta importanza dei comuni nell'ordinamento italiano e nella vita civile, prevede di sostituire tali enti allo Stato, nelle disposizioni del codice civile che disciplinano l'ente beneficiario dell'eredità nei casi in cui non via siano eredi per successione legittima né testamentaria. Il ddl n. 960, presentato dal senatore Berrino (FdI) e altri, interviene sull'istituto della rappresentazione, in base al quale i discendenti subentrano all'erede in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità. Attualmente il primo comma dell'articolo 468 del codice civile prevede che la rappresentazione abbia luogo, oltre che a favore dei discendenti dei figli, nella linea collaterale a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto. Nulla è tuttavia previsto nel caso in cui il testatore non abbia né fratelli, né sorelle, né ascendenti, ma solamente cugini o nipoti. La proposta vuole colmare questo vuoto, stabilendo che la rappresentazione può avere luogo nella linea collaterale anche a favore dei parenti entro il sesto grado.
    Il 5 novembre la senatrice Stefani è intervenuta nella discussione generale. La procedura informativa, avviata il 26 novembre, si è conclusa il 23 gennaio.
  • Seguito dell'esame del ddl n. 901, norme in tema di conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da ordini e collegi professionali, avviato in sede redigente il 27 febbraio 2024 con la relazione del senatore Rastrelli (FdI) e rimesso in sede referente il 13 marzo 2024.
    La proposta, d'iniziativa delle senatrici Stefani (LSP) e Ternullo (FI), prevede un'estensione delle disposizioni della legge n. 49/2023, cosiddetta «legge sull'equo compenso», che consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini o collegi professionali pareri di congruità aventi valore di titolo esecutivo, ma limitatamente ai rapporti professionali disciplinati con convenzioni stipulate esclusivamente con imprese bancarie o assicurative o con la pubblica amministrazione. Il ddl in oggetto prevede di estendere tale possibilità anche ai rapporti professionali intercorsi con clienti ordinari, quindi per la generalità delle prestazioni professionali, al fine di limitare la necessità ricorrere al giudice ordinario.
    La discussione generale, avviata il 3 aprile 2024, si è conclusa il 9. Il 17 aprile è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno. Il 18 aprile il relatore Rastrelli ha proposto di riaprire il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno quando saranno disponibili le prime valutazioni formulate dall'Osservatorio nazionale sull'equo compenso, previsto dalla legge n. 49/2023, istituito di recente presso il Ministero della giustizia. Dopo aver preso atto della prima relazione annuale dell'Osservatorio nazionale sull'equo compenso, nella seduta del 21 gennaio, il relatore Rastrelli ha ribadito la richiesta di un ulteriore riflessione e, nella seduta dell'11 febbraio ha espresso ulteriori dubbi sul rischio che la proposta in esame possa snaturare le finalità della legge n. 49/2023 sull'equo compenso.