Martedì 27 Settembre 2005 - 870ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:31)

Intervenendo in Senato sui recenti sviluppi della situazione politica dopo le dimissioni del ministro dell'economia Siniscalco e la nomina alla stessa carica del ministro Tremonti, il presidente del Consiglio Berlusconi ha motivato le dimissioni stesse con il contrasto tra Tesoro e Banca d'Italia e tracciato un bilancio positivo dell'azione del Governo, che ha attuato l'80 per cento del programma, ha consolidato il ruolo internazionale del Paese garantendo stabilita e continuita di azione politica e guarda con fiducia all'ultima parte della legislatura, anche alla luce dei promettenti segnali di ripresa dell'economia. Nonostante la propaganda pessimista dell'opposizione, che danneggia l'immagine dell'Italia sui mercati internazionali, mina la fiducia dei cittadini e rallenta i consumi e la crescita e nonostante il persistere di fenomeni globali (l'ipervalorizzazione dell'euro, l'aumento del costo del petrolio e la concorrenza sleale dei Paesi orientali in importanti settori economici) sui quali i Governi nazionali non possono influire, numerosi indicatori testimoniano tale fase di risveglio dell'economia nazionale che la prossima manovra finanziaria si sforzera di assecondare, nel rispetto dei vincoli di bilancio concordati a Bruxelles, in primo luogo sostenendo il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti a reddito fisso, finora i piu colpiti dall'introduzione dell'euro, dal suo cambio con la lira e dalla difficile congiuntura economica.

Al conseguente dibattito hanno partecipato i sen. Marino (Com), Occhetto (Cant), Donadi (IdV), Malabarba (Rifond), Righetti (Udeur), Biscardini (SDI), Andreotti (Aut), Boco (Verdi), Paolo Franco (Lega), D'Onofrio (UDC), Bordon (Margh), Tofani (AN), Angius (DS) e Cantoni (FI).

L'opposizione ha sottolineato l'irrealta del quadro delle condizioni economiche del Paese delineato dal Presidente del Consiglio, che contrasta con i dati forniti delle autorita economiche internazionali, con il giudizio della Confindustria e delle parti sociali e soprattutto con le gravi difficolta economiche delle famiglie italiane: tale distanza tra le illusioni del Governo e la realta vissuta dai cittadini, lo scollamento e i contrasti manifestatisi nella maggioranza imporrebbero un atto di responsabilita, le dimissioni dell'Esecutivo ed il ricorso ad elezioni anticipate, per evitare al Paese mesi di instabilita politica e danni ulteriori all'economia ed alla credibilita delle istituzioni.

Per la maggioranza, le comunicazioni del Presidente del Consiglio ed il ritorno del ministro Tremonti al Dicastero dell'economia possono costituire il momento d'avvio di una rinnovata coesione della maggioranza, per rinsaldare l'alleanza politica, proseguire con decisione l'azione riformatrice fin qui condotta, valorizzarne adeguatamente la portata agli occhi dell'opinione pubblica e ottenere ancora una volta la fiducia dei cittadini alle prossime elezioni.

In apertura di seduta, il presidente Pera ha comunicato ufficialmente all'Assemblea la nomina a senatori a vita, da parte del Presidente della Repubblica, dell'onorevole Giorgio Napolitano e dell'ingegner Sergio Pininfarina, cui ha rivolto espressioni di benvenuto e di augurio, accompagnate dall'applauso del Senato. Successivamente, ha dato conto delle determinazioni assunte a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo in ordine al calendario dei lavori per il periodo fino al 7 ottobre, che prevedono per il pomeriggio del 4 ottobre l'avvio dell'esame dei documenti di bilancio con l'esposizione del ministro Tremonti. L'Assemblea ha respinto le proposte di modifica all'organizzazione dei lavori avanzate dai sen. Bordon (Margh) e Ripamonti (Verdi) ed anche la questione pregiudiziale sollevata con diverse motivazioni dai sen. Zanda (Margh) e Turroni (Verdi) sul ddl n. 3587, di conversione del decreto-legge n. 163, in materia di infrastrutture.

Con gli interventi dei sen. Gaburro (UDC), Passigli (DS), Betta (Aut) e Brignone (Lega) e quindi proseguita la discussione generale del ddl n. 3497 e connessi, in materia di docenza universitaria, di sistema di valutazione dell'attivita didattica e di ricerca e per la delega al Governo al riordino del reclutamento dei professori universitari. Il seguito dell'esame del provvedimento e stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani.

(La seduta è terminata alle ore 20:24 )



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