Mercoledì 26 Gennaio 2005 - 727ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:37)

Con un ampio consenso, il Senato ha approvato nel testo proposto dalla Commissione il ddl n. 3243, che unifica nell'anno in corso le elezioni amministrative e quelle regionali e fissa alcune disposizioni per il rinnovo dei consigli comunali sciolti per infiltrazione mafiosa. Respinto un emendamento del sen. Del Pennino (PRI), tendente a far coincidere anche la votazione del referendum su alcune disposizioni della legge sulla fecondazione medicalmente assistita. Il testo viene ora trasmesso alla Camera dei deputati.

L'Assemblea ha quindi approvato con modificazioni il ddl n. 2958, con il quale si individuano disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro del Consiglio d'Europa del 13 giugno 2002 in materia di mandato di arresto europeo e alle procedura di consegna di persone tra Stati membri ai fini dell'esercizio dell'azione penale o dell'esecuzione di una pena o di misure di sicurezza che privano della liberta personale. Nella votazione finale i Gruppi dell'opposizione si sono astenuti, ritenendo nel complesso necessaria la cooperazione europea in campo giudiziario e quindi anche una disciplina comune sul mandato d'arresto, ma differenziando le motivazioni critiche al testo in esame: da un lato, i senatori della Margherita e DS ritengono che la normativa in esame esprima attraverso una serie di vincoli la scarsa propensione alla cooperazione europea in materia giudiziaria dimostrata in piu occasioni dal Governo e dalla maggioranza; dall'altra, i senatori di Rifondazione comunista, Verdi e Popolari-Udeur rilevano che, in assenza della preventiva definizione un quadro comune di garanzie e diritti, le nuove norme costituiscono un arretramento rispetto alle garanzie di tutela della liberta personale previste dall'ordinamento nazionale. La maggioranza, pur concordando sull'opportunita di un percorso diverso per la definizione degli strumenti di cooperazione giudiziaria europea, giudica le misure introdotte idonee a preservare il garantismo che caratterizza l'ordinamento italiano. Il provvedimento torna ora alla Camera dei deputati.

Il Senato ha quindi convertito in legge il decreto-legge n. 281 (ddl n. 3271) che, per far fronte alla crisi della compagnia aerea "Volare", modifica i criteri di ammissione delle grandi imprese in stato di insolvenza alla procedura di ristrutturazione economica e finanziaria definita dal decreto-legge n. 347 del 2003, convertito dalla legge n. 39 del 2004, in occasione della crisi della Parmalat. L'opposizione si e astenuta per non far cadere un provvedimento atteso dai lavoratori interessati, ma ha criticato l'assenza di una politica industriale del Governo, il quale ricorre a misure straordinarie che fotografano specifiche situazioni di crisi invece di affrontare in modo organico la materia, e la limitatezza dei tempi concessi al Senato per l'esame del testo, giunto dalla Camera solo nel tardo pomeriggio.

Avendo l'Assemblea esaurito i punti all'ordine del giorno, domani la seduta antimeridiana non avra luogo ed il Senato tornera a riunirsi nel pomeriggio alle ore 16, per lo svolgimento di interrogazioni e di interpellanze.

(La seduta è terminata alle ore 19:35 )



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