L'Aula di Palazzo Madama ha proseguito l'esame degli emendamenti presentati al disegno di legge finanziaria (699 ) approvando l'articolo 8 recante modificazioni all'imposta sulle insegne di esercizio. Si tratta di una parziale abolizione dell'imposta che ad avviso delle opposizioni rischia di concretizzarsi in un condono generalizzato e dunque in un incentivo al ricorso selvaggio ai megacartelloni pubblicitari. Il testo licenziato dalla Commissione è stato emendato prevedendo un diverso limite di superficie delle insegne così da ricomprendere anche quelle dei piccoli commercianti; inoltre è stato introdotto un termine per risolvere bonariamente gli accertamenti pendenti ed i benefici fiscali previsti dalla norma sono stati estesi anche agli artigiani.

L'Assemblea ha quindi approvato tre articoli aggiuntivi volti ad estendere alle Regioni del Centro-Nord il regime di riduzioni dell'imposta di consumo sul gas metano finora applicato solo alle aree del Mezzogiorno, a ripristinare il regime fiscale agevolato relativo al gasolio nella provincia di Trieste e in alcuni comuni della provincia di Udine e infine ad incentivare le piccole imprese situate in zone confinanti con le aree Obiettivo 1. Il Governo ha inoltre accolto un ordine del giorno con cui si raccomanda di riconoscere alla Sicilia il parziale godimento dei proventi derivanti dall'imposizione fiscale sui prodotti raffinati nella Regione.

L'Aula ha quindi avviato l'esame dell'articolo 9 - il primo riguardante disposizioni in materia di spesa - relativo ai rinnovi contrattuali del personale delle pubbliche amministrazioni, incentrando l'attenzione in particolare sulle norme relative al personale docente della scuola.