Mercoledì 7 Novembre 2001 - 63ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:08)

Dopo il voto unitario alla Camera, anche nell'Aula di Palazzo Madama il Governo ha ottenuto l'appoggio della propria maggioranza e dei senatori dei Gruppi DS e della Margherita che hanno votato l'identico dispositivo delle proposte di risoluzione presentate a sostegno dell'invio di truppe italiane nel teatro di guerra in Afghanistan. Mentre i Verdi e i Comunisti italiani hanno limitato il loro assenso ad una sola parte della risoluzione di minoranza, l'appoggio alla decisione del Governo ha prodotto numerosi distinguo tra i senatori DS, una parte dei quali si è espressa in dissenso dal Gruppo.

In precedenza il Presidente Berlusconi aveva appunto chiesto un voto di unità nazionale non retorico ma senza ambiguità, ribadendo nel contempo l'impegno del Governo ad affrontare la crisi umanitaria in Afghanistan. Subito dopo, il Ministro della difesa Martino ha chiarito che le operazioni militari impegneranno 2.850 unità di personale professionale e che il comando operativo dei soldati italiani rimarrà al Capo di Stato maggiore della Difesa, il quale delegherà il controllo operativo delle singole missioni al Comandante in capo statunitense.

Il Senato ha altresì avviato l'esame delle modifiche apportate dalla Camera al ddl n. 624-B di conversione del decreto-legge n. 343 in materia di protezione civile, con cui viene abrogato il modello gestionale fondato sull'Agenzia di protezione civile per tornare al sistema imperniato sul Dipartimento. In particolare è stata oggetto di critica da parte delle opposizioni la previsione secondo cui per Ministro delegato dal Presidente del Consiglio deve intendersi il Ministro dell'interno. L'esame del provvedimento proseguirà nel corso della giornata di domani.

(La seduta è terminata alle ore 20:10 )



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