Lunedì 5 Novembre 2001 - 59ª Seduta pubblica ()

(La seduta ha inizio alle ore 16:04)

L'Aula di Palazzo Madama ha avviato l'esame dei ddl finanziaria (699) e di bilancio (700 ), la cui conclusione è prevista per la metà del mese, con le relazioni rispettivamente dei senatori Tarolli e Curto, i quali hanno evidenziato il carattere espansivo di una manovra volta a conseguire gli obiettivi della stabilità, dello sviluppo e dell'equità, seppure in un quadro congiunturale reso più difficile dai tragici eventi dell'11 settembre, ed hanno sottolineato l'intento del Governo di recuperare il terreno perduto negli ultimi anni sulla strada della competitività dell'economia italiana. Il senatore Morando, relatore di minoranza, ha invece criticato la manovra finanziaria giudicandola insufficiente a scongiurare una possibile recessione ed incapace di restituire fiducia agli operatori economici. In particolare, egli ha chiesto maggiore attenzione nei confronti delle famiglie e l'estensione a tutto il 2002 (non solo al primo semestre come proposto dal Governo) del regime di sgravi fiscali in favore delle ristrutturazioni edilizie, suggerendo a copertura il rinvio dell'abolizione della tassa di successione sui grandi patrimoni.

Nel corso della discussione generale, che proseguirà nella seduta di domattina, i senatori intervenuti - per la maggioranza Gubert, Ciccanti e Ronconi (Biancofiore), Lauro, Izzo e Fasolino (FI), Grillotti e Bonatesta (AN) e Vanzo (Lega); per le opposizioni Coviello, Cambursano e Cavallaro (Margherita), Battafarano, Caddeo e Flammia (DS), Pagliarulo e Marino (Com. it.), Michelini, Peterlini e Ruvolo (Autonomie), Tommaso Sodano (RC) e Ripamonti (Verdi) - hanno ribadito le posizioni dei rispettivi schieramenti, soffermandosi sui temi oggetto di particolare dibattito e di modifiche nel corso dell'esame in Commissione in materia di criteri per l'assegnazione dell'aumento alle pensioni minime, di riforma dei servizi pubblici locali, di turismo e di agricoltura.

(La seduta è terminata alle ore 21:55 )



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