Giovedì 25 Ottobre 2007 - 238ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:31)
In un clima acceso e con votazioni sul filo dell'equilibrio, il Senato ha proseguito la votazione degli emendamenti e degli ordini del giorno al disegno di legge n. 1819, di conversione del decreto-legge n. 159 recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale, sospeso nella seduta pomeridiana di ieri. Sono stati votati gli emendamenti riferiti agli articoli da 11 a 16 del decreto-legge. Particolarmente contestato dall'opposizione è stato l'esito della votazione dell'emendamento 13.0.700 della Commissione, approvato per un solo voto e con l'espressione di voto da parte del ministro Mastella, che per sua esplicita ammissione si è poi allontanato dall'Aula nel corso della votazione. Si è quindi svolta un'ampia discussione sulla regolamentazione delle modalità delle votazioni, anche con accenti critici sul presidente di turno, senatore Caprili; quest'ultimo, dopo aver ribadito che il voto è valido solo in presenza del senatore, ha deciso l'annullamento e la ripetizione della votazione dell'emendamento, che è stato quindi approvato. Sono stati invece respinti a seguito di parità di voti gli emendamenti 16.700 della Commissione e 15.0.2 del senatore Barbato (Udeur).
Nel merito, ampia discussione è stata dedicata all'emendamento 8.701 della Commissione, con il quale si disponeva lo scioglimento e la messa in liquidazione della società Ponte sullo stretto di Messina, emendamento di cui il Governo aveva chiesto il ritiro. La Commissione ha invece ritenuto riproporne il testo, che è stato però respinto dall'Assemblea. Altro argomento dibattuto dall'Aula è stato quello dell'utilizzo degli strumenti finanziari derivati da parte degli enti territoriali, tema affrontato dall'emendamento 11.0.550 della senatrice Bonfrisco (FI), che è respinto dall'Assemblea dopo un parere contrario del relatore e del rappresentante del Governo, che pur riconoscendo l'importanza della questione hanno segnalato l'esigenza di rendere coerente il testo con la direttiva europea che disciplina gli obblighi degli intermediari finanziari. E' stato altresì respinto l'emendamento 13.3 della Commissione, di cui il Governo aveva chiesto il ritiro, con il quale si intendeva anticipare al momento dell'entrata in vigore della legge di conversione il termine per la soppressione della Scuola superiore della pubblica amministrazione, dell'Istituto diplomatico, della Scuola superiore dell'amministrazione dell'interno e della Scuola superiore dell'economia e delle finanze e del conseguente trasferimento di competenze all'istituenda Agenzia della formazione.
Ad inizio seduta ha preso la parola il senatore Tofani (AN), che ha criticato le modalità con cui nella seduta pomeridiana di ieri è stato discusso l'emendamento 10.0.700; sulla stessa questione è intervenuto a fine seduta dal senatore Peterlini (Aut) per difendere le prerogative delle minoranze linguistiche. Il senatore Livi Bacci (Ulivo) ha richiesto alla Presidenza l'adozione del sistema di voto digitale per evitare contestazioni che minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Ha inoltre preso la parola il senatore Giannini (RC), per stigmatizzare un servizio trasmesso sulla seconda rete della RAI, nel quale la Rivoluzione d'ottobre veniva equiparata al nazionalsocialismo trascurando la forza di emancipazione che la stessa ha esplicato sulle masse lavoratrici. A tale intervento hanno replicato i senatori Malan (FI), Castelli (Lega) e Buttiglione (UDC), secondo i quali la Rivoluzione d'ottobre è stata profondamente antidemocratica in quanto ha posto fine all'esperienza della repubblica russa ed ha avviato un regime comunista in Russia e negli altri paesi socialisti, che si è dimostrato radicalmente contrario alla dignità umana ed ai lavoratori.
L'Assemblea ha espresso cordoglio per la scomparsa del professor Pietro Scoppola, ex senatore e storico che ha apportato un contributo determinante alla conoscenza della storia repubblicana. Sono intervenuti per ricordarne la figura i senatori Tonini (Aut), Quagliariello (FI), D'Onofrio (UDC), Russo Spena (RC), Salvi (SD), Valditara (AN), Rotondi (DCA-PRI-MPA), Palermi (IU-Verdi-Com), Zanone (Ulivo), Fruscio (Lega) ed il ministro Mastella a nome del Governo.
(La seduta è terminata alle ore 14:06 )