Pubblicato il 2 novembre 2016, nella seduta n. 713
CROSIO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
venerdì 28 ottobre 2016, alle ore 17.20, il crollo del cavalcavia n. 17 sulla strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga, nel comune di Annone (Lecco), ha provocato un disastroso incidente, la morte di una persona e 5 feriti;
il viadotto della strada provinciale 49 è crollato con il passaggio di un tir di trasporto eccezionale, che è precipitato sulla superstrada, schiacciando alcune auto, nonostante i controlli avvenuti tre ore prima dal cantoniere dell'ANAS, su richiesta di alcuni utenti della statale che hanno segnalato la caduta di calcinacci;
tuttavia, né il cantoniere dell'ANAS né gli addetti alla mobilità della provincia di Lecco, responsabile della viabilità sulla strada provinciale 49, sono intervenuti tempestivamente per vietare il traffico e chiudere la statale e la provinciale, attendendo un'ordinanza formale da parte del capocentro ANAS;
ANAS e Provincia di Lecco hanno sollevato reciproche accuse e i giornali hanno annunciato indagini promosse dalla procura e dal Ministro in indirizzo per verificare le responsabilità;
nonostante non sia ancora chiaro quale sia il responsabile del grave incidente, resta lampante che la causa del disastro è la cattiva manutenzione della rete stradale;
la manutenzione della strada statale 36 è stata oggetto di precedenti atti di sindacato ispettivo, 4-06309 e 4-06275, che hanno messo in evidenza i rilevanti disagi per i cittadini e per l'economia locale che ha creato l'ordinanza dell'ANAS che, a partire dal 2 agosto 2016, ha imposto un limite di velocità di 90 chilometri orari sulla strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga;
la misura provvisoria dell'abbassamento della velocità ha avuto lo scopo di porre rimedio alla mancata manutenzione della strada da parte dell'ANAS, ritenendo possibile risolvere le carenze di sicurezza stradale con l'abbassamento della velocità di 10 chilometri orari;
il tragico incidente dei giorni scorsi rende evidente che tali misure, oggettivamente precarie, dirette a surrogare le carenze infrastrutturali di manutenzione e messa in sicurezza delle strade, non possono essere ritenute accettabili;
le incertezze sui finanziamenti destinati alla rete viaria causata dalla scelta del Governo Renzi di bloccare la legge obiettivo e i sostanziosi tagli ai finanziamenti dell'ANAS hanno inciso pesantemente sulla manutenzione ordinaria e straordinaria e la messa in sicurezza della rete stradale italiana;
la grave situazione della carenza di manutenzione della rete viaria si manifesta ancora più incombente sulla rete viaria provinciale, ove la confusione e disorganizzazione creata dalla progressiva soppressione delle Province e dal taglio drastico delle risorse a disposizione ne rende impossibile la corretta manutenzione e la messa in sicurezza,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda chiarire le competenze e le responsabilità sul tragico incidente del crollo del cavalcavia al chilometro 41,900 della strada statale 36;
quali interventi urgenti intenda adottare per garantire le risorse necessarie all'ANAS e alle Province per la manutenzione della rete viaria e se non ritenga improcrastinabile lo stanziamento delle necessarie risorse per la manutenzione e la messa in sicurezza dell'importante asse viario, che assicura la continuità territoriale della Valtellina con le principali arterie di comunicazione nazionali e comunitarie.