Atto n. 3-01411

Pubblicato il 5 febbraio 2004
Seduta n. 531

BRUTTI PAOLO, DONATI, ZANDA. - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

la società concessionaria dell'Anas s.p.a., Autostrade concessioni e costruzioni autostrade, oggi Autostrade per l'Italia, è titolare della gestione e costruzione di arterie di collegamento viario fondamentali per l'intero sistema nazionale per i connessi collegamenti;

la Autostrade s.p.a., privatizzata nel dicembre 1999, ha avviato, da subito - giugno 2000 - un processo di riorganizzazione con conseguenze occupazionali sui lavoratori della medesima società posti di fronte all'alternativa tra onerosi trasferimenti e scivoli pensionistici;

il parere espresso dal Parlamento sulla privatizzazione della società Autostrade aveva posto l'accento su tre fattori:

a) il mantenimento dei livelli occupazionali;

b) lo scorporo dai bilanci del "core business" di fattori estranei che indebitamente potevano essere posti a carico degli utenti;

c) il miglioramento della qualità del servizio e della sicurezza;

con lettera n. 45 Tesoro '97 del 10 giugno 1998, rubricata: "Proroga della concessione alla società Autostrade e affidamento alla stessa della realizzazione e gestione del tratto Aglio-Canova dell'Autostrada A1 - Bologna-Firenze", a firma del Segretario Generale pro tempore della Presidenza del Consiglio dei ministri, è stato rappresentato all'ambasciatore Luigi Guidolbono Cavalchini Garofoli, Rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione Europea, quanto segue: "....la rete autostradale è, infatti, un'infrastruttura per la prestazione di un servizio agli automobilisti, qualificato, dal richiamato parere del Consiglio di Stato, come servizio pubblico. L'infrastruttura, che ha una estensione di 2854,6 km e su cui si svolge gran parte del trasporto nazionale su gomma, è aperta alla generalità, sia pure a pagamento. Pur non essendo stata mossa alcuna specifica considerazione dalla Direzione XV (Commissione Europea) sulla parte servizi, si osserva - in spirito di collaborazione - che i servizi assicurati 24 ore su 24 ore agli utenti dalla società Autostrade sono:

a) il controllo dell'accesso alla rete e l'esenzione del pedaggio (220 stazioni che occupano circa 4000 unità di personale, pari al 54% del totale);

b) il pronto intervento sulla viabilità, in relazione alle emergenze o, comunque, agli eventi non programmabili, quali l'immediata riparazione e la segnalazione agli automobilisti e quelli effettuati in caso di neve. Autostrade provvede ai primi con 71 posti di primo intervento, uno ogni 40 km, affidati ad una squadra di operai (all'epoca - 1998 - mediamente composta da 7 unità in organico oltre al geometra coordinatore e all'aiuto geometra e/o assistente del posto di manutenzione, complessivamente circa 700 unità, tra operai, quadri, impiegati) ed ai secondi con 134 posti neve che costituiscono anche le basi logistiche per la preparazione dei sali e il montaggio di lame sugli automezzi. Il servizio neve è integrato con imprese di noleggio di camion con conducente, scelte con gare pubbliche;

c) la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nonché il pronto soccorso assicurati da Autostrade (9 sale radio, 188 telecamere, 70 basi) con il monitoraggio della circolazione e le postazioni meteo e di rilevazione del ghiaccio, il collegamento alle sale radio della Polizia stradale ed ai centri sanitari, l'informazione agli automobilisti (219 cartelli a messaggio variabile, una rete radiofonica dedicata - 103,3 -, spazi per notiziari periodici in tutti i programmi radiofonici, pubblici e privati, pagine su televideo, sito Internet), la gestione di colonnine S.O.S. una per ogni 2 km...";

il giorno 29 gennaio 2004 è accaduto un episodio definito dai giornali con titoli siffatti:

1. "Bufere di neve, autostrade paralizzate in Toscana. Migliaia di vetture bloccate per ore sull'A1 e sulla Firenze-Livorno. Caselli chiusi, camion ribaltati e Arezzo resta un miraggio" ("Corriere della Sera" del 30 gennaio 2004).

2. "Prigionieri della neve sull'autostrada. Paralizzata la A1 tra Bologna e Firenze. Automobilisti in coda al freddo per ore. Incinta bloccata in auto per 7 ore. Salvata da pattuglia Polstrada. E la Protezione civile corre per sfamare un bimbo di un anno" ("Il Giornale" del 30 gennaio 2004).

3. "Emergenza maltempo. L'Italia spaccata in due. Migliaia di automobilisti bloccati per ore sull'A1. Interviene la Protezione civile" ("L'Unità" del 30 gennaio 2004).

4. "Autosole. Rabbia dopo la bufera. Accuse alla Protezione civile, che si difende: Noi avevamo dato l'allarme neve" ("Il Giornale" del 31 gennaio 2004).

5. "Il caos sull'Autosole. E' colpa dei camionisti". "Il gestore: "Non avevano le catene. Ma l'Anas apre un'indagine" ("Il Corriere della Sera" del 31 gennaio 2004).

6. "Trappola di neve sull'A1: sotto accusa la società Autostrade". "Ds e Margherita: Bravi nell'aumentare i pedaggi ma incapaci di evitare che migliaia di automobilisti rimanessero bloccati per ore". L'Anas apre un'inchiesta ("L'Unità" del 31 gennaio 2004).

7. "I ritardi di Isoradio? Dobbiamo aspettare le notizie certificate" ("Il Corriere della Sera" del 31 gennaio 2004).

8. "La società Autostrade: Camionisti irresponsabili. Colpa loro il caos sulla A1" ("Libero" del 31 gennaio 2004).

9. "Autostrade bloccate dalla neve, scatta un'inchiesta dell'Anas" ("La Repubblica" del 31 gennaio 2004).

10."Camionisti in rivolta: Non è colpa nostra". "Gli autotrasportatori attaccano le Autostrade: Non hanno saputo né prevenire né affrontare l'emergenza" ("L'Unità" del 1° febbraio 2004);

risulta agli interroganti che:

la società Autostrade, oggi, non assicura agli automobilisti, 24 ore su 24, un servizio, qualificato come servizio pubblico, così come dettagliatamente descritto nella lettera n. 45 Tesoro '97 del 10 giugno 1998 indicata in premessa;

i 71 posti di primo intervento sono carenti di organico;

la "logica del risparmio del personale" ha fatto venir meno la garanzia del pronto intervento sulla viabilità;

ad avviso degli interroganti:

quanto accaduto il giorno 29 gennaio 2004 nel tratto autostradale che ha spaccato in due l'Italia (Orte-Bologna) è la conseguenza che in assenza di risorse umane esperte e qualificate ovvero in assenza di tempestivi interventi dei medesimi anche la "potente macchina organizzativa" del più importante gestore di autostrade può fallire come in effetti ha fallito. Prova ne è la polemica del giorno dopo e l'antipatico "scaricabarile" di responsabilità;

puntuale e doverosa è stata l'inchiesta aperta dalla concedente Anas, la quale non si trova di fronte ad una s.p.a. qualsiasi per cui le decurtazioni di personale e le attività che essa vuole porre in essere sono indifferenti al contesto sociale. Per questi motivi l'inchiesta deve estendersi necessariamente anche al progetto approvato dall'Anas nel 1997 circa lo sviluppo della società Autostrade per quanto riguarda i lavori, gli investimenti, la sicurezza, le manutenzioni e l'ammodernamento della rete che non può costituire una variabile indipendente dovuta a determinazioni dei consiglieri di amministrazione. Comunque - secondo quanto ampiamente emerso negli scorsi mesi su tutta la stampa nazionale -, la società Autostrade è rimasta pressochè ferma negli investimenti cui si era impegnata in sede di privatizzazione, di modo che ciò ha senz'altro contribuito, con il venir meno di essenziali e consistenti manutenzioni ed ammodernamenti, a disservizi gravissimi, come quelli sopra menzionati, e comunque è altresì causa gravissima di ritardo nello sviluppo dei trasporti e conseguentemente della crescita della produttività di tutto il Paese,

si chiede di conoscere

se corrisponda al vero che la consistenza numerica degli organici, con qualifica di operai - impiegati - quadri, riferita ai "71" posti di manutenzione sia significativamente inferiore, oggi, rispetto a quella del 10 giugno 1998 e in caso affermativo quali siano le differenze per ogni singola categoria di lavoratori;

se corrisponda al vero che, a causa di carenze di organico, il personale dei posti di manutenzione - addetto anche alla viabilità nelle direzioni di tronco - viene utilizzato in violazione delle norme di legge e contrattuali che tutelano i diritti e la sicurezza dei lavoratori (ferie - riposi - straordinario - trasferte, ecc.) e in caso affermativo quali provvedimenti i Ministri interrogati ritengano di assumere;

quali siano gli investimenti concretamente realizzati dalla società Autostrade, oggi Autostrade per l'Italia, alla data del 31 dicembre 2002 alla luce delle previsioni e degli impegni del relativo piano finanziario stipulato con l'ente concedente Anas, oggi S.p.A., il 4 agosto 1997;

quali siano gli investimenti concretamente realizzati nell'anno 2003 e quale sia la differenza rispetto al "cronogramma investimenti piano finanziario 1997, riposizionati nel periodo 2003-2007" con la concedente ANAS nel mese di dicembre 2002;

se il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti non ritengano che i mancati investimenti e il mancato miglioramento della qualità del servizio offerto dal Concessionario, a fronte degli incrementi tariffari comunque riconosciuti annualmente dal Governo (1998-2003), configurino una inadempienza grave, nonché un danno nei confronti degli utenti;

se si intenda, nell'eventualità, comunque sollecitare il Sindaco, di nomina pubblica, in seno al Collegio sindacale di Autostrade s.p.a. e di Autostrade per l'Italia alle competenti censure e connesse azioni nei confronti degli amministratori della stessa concessionaria;

se si ritenga opportuno provvedere ad un'analisi approfondita della fattispecie, onde verificare se ricorrano gli estremi per la revoca della concessione, considerata la gravità delle violazioni ipotizzate, alla luce della intercorrente convenzione Anas-Autostrade s.p.a..