Pubblicato il 14 ottobre 2014, nella seduta n. 330
AMATI , VALENTINI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
ai sensi dei decreti ministeriali n. 39 del 1998 e n. 22 del 2005 i laureati in Scienze politiche o Scienze della amministrazione, ordinamento quadriennale previgente, hanno accesso alla classe di concorso 19/A (Discipline giuridiche ed economiche), purché abbiano conseguito la laurea entro l'anno accademico 2000/2001;
questo limite temporale rappresenta a parere delle interroganti una disparità di trattamento non giustificata da significative modificazioni intercorse negli ordinamenti didattici delle suddette lauree dopo il 2001, in seguito all'introduzione del nuovo ordinamento previsto ex decreto ministeriale n. 509 del 1999;
ai sensi dei decreti ministeriali n. 39 del 1998 e n. 22 del 2005, i laureati in Scienze politiche e in Relazioni internazionali dell'ordinamento ex decreto n. 509 del 1999 (70/S e 60/S) ed ex decreto n. 270 del 2004 (LM 62 e LM52) non hanno accesso alla classe 19/A;
l'art. 168 del regio decreto n. 1592 del 1933 (recante "Approvazione del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore") sancisce l'equipollenza tra la laurea in Scienze politiche e quella in Giurisprudenza per l'ammissione a tutti i concorsi per le amministrazioni governative, salvo che per la carriera giudiziaria;
il decreto interministeriale 9 luglio 2009, recante "Equiparazioni tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) ex decreto n. 509/1999 e lauree magistrali (LM) ex decreto n. 270/2004 ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi", sancisce l'equiparazione del diploma di laurea in Scienze politiche (vecchio ordinamento), tra le altre, alle lauree specialistiche 60/S (Relazioni internazionali), 70/S (Scienze della politica), 71/S (Scienze per la cooperazione allo sviluppo), 88/S (Scienze delle pubbliche amministrazioni) e alle lauree magistrali LM 52 (Relazioni internazionali), LM 62 (Scienze della politica) e LM 81 (Economia dello sviluppo);
considerato che a quanto risulta alle interroganti:
la Conferenza di Scienze politiche, che riunisce i direttori di dipartimento, i presidi di facoltà e presidenti di scuole dell'area delle Scienze politiche di tutta Italia, nella mozione approvata il 7 luglio 2014 ha espresso il proprio stupore e la propria preoccupazione per il fatto che i laureati specialistici e magistrali dell'area delle Scienze politiche non siano stati ammessi ai tirocini formativi attivi (TFA), di recente avviati, nonostante le ripetute assicurazioni giunte in più riprese dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sul fatto che sarebbe stato emanato un decreto di revisione delle classi di concorso, attraverso cui sarebbe stato risolto l'annoso problema dell'esclusione delle lauree in Scienze politiche dall'accesso all'insegnamento;
il Consiglio nazionale degli studenti universitari, nell'adunanza n. 7 del 26 giugno 2014, ha approvato all'unanimità la mozione sulla richiesta di accesso all'insegnamento per i laureati in Scienze politiche;
dal 2009 ad oggi tale disparità è stata più volta segnalata anche da interrogazioni parlamentari, ricevendo ogni volta rassicurazioni circa l'inserimento, fra le lauree che consentono l'ammissione all'insegnamento nella classe 19/A, delle lauree specialistiche e magistrali afferenti a Scienze politiche;
è già stato predisposto da mesi dagli uffici competenti del Ministero il decreto di revisione delle classi di concorso in cui tali richieste vengono finalmente accolte, ma esso risulta fermo al Gabinetto del Ministro;
tale decreto, tra l'altro, è molto atteso in quanto risolve molte disparità e costituisce una notevole semplificazione e adeguamento delle classi di concorso agli attuali percorsi universitari, con notevoli vantaggi per tutti gli aspiranti all'insegnamento;
ritenuto che:
l'esclusione appare a giudizio delle interroganti assolutamente arbitraria, in quanto gli insegnamenti relativi alla classe di concorso 19/A sono perfettamente compatibili e coerenti con l'ordinamento didattico della laurea in "Scienze della politica" e delle lauree specialistiche ad essa afferenti e esistono lauree che consentono l'accesso a questa classe di concorso, come quella in Giurisprudenza ad esempio, che sono equipollenti per legge a quella in Scienze politiche per quanto concerne l'accesso ai concorsi pubblici;
questa esclusione totale dalle possibilità di accesso all'insegnamento è discriminatoria, vista la coerenza tra gli ordinamenti delle classi di laurea in questione e le conoscenze richieste ai fini dell'insegnamento nella classe di concorso;
il ritardo nel sanare questa ingiustificata disparità continua a penalizzare molti giovani ingiustamente esclusi dai concorsi per l'insegnamento e dai TFA,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per accelerare l'iter e favorire la rapida approvazione del decreto di revisione delle classi di concorso, in modo da sanare tale disparità discriminatoria più volte segnalata ed evitare ulteriori ritardi e rinvii, anche in vista dell'annunciata riforma sul reclutamento degli insegnanti.