Pubblicato il 15 novembre 2001
Seduta n. 72
DONATI. - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
la presenza del polo industriale di Mantova suscita notevoli preoccupazioni nella popolazione locale e presso l’amministrazione comunale per la situazione sanitaria, soprattutto in merito all’incidenza di talune forme neoplastiche;
lo «Studio relativo alla stima dell’incidenza dei sarcomi dei tessuti molli sulla popolazione residente in prossimità del Polo industriale di Mantova», a cura di ISS, ISPELS, ASL di Mantova e Università La Sapienza di Roma, ha confermato «un significativo incremento del rischio di tutti i sarcomi dei tessuti molli»;
con decreto 31 agosto 2000, il Ministro della sanità ha istituito una Commissione di studio presso il Dipartimento della prevenzione del Ministero della sanità, denominata «Commissione nazionale per lo studio della situazione igienico-ambientale in relazione al polo chimico di Mantova e per la individuazione di proposte operative di intervento»;
tale Commissione è stata istituita con la finalità non solo di approfondire le conoscenze della situazione sanitario-ambientale connessa al polo chimico di Mantova, ma anche per individuare i più idonei interventi operativi;
considerato che:
sulla stampa nazionale sarebbero state anticipate le prime indicazioni dello studio effettuato dalla Commissione;
l’Asssessore all’Ambiente e Qualità di Mantova, con lettera del 10 agosto 2001 e con sollecito del 4 ottobre 2001, ha chiesto al Ministro della salute e al Presidente della Commissione «le risultanze dello studio riguardante la situazione igienico-ambientale in relazione al polo chimico di Mantova», sottolineando l’importanza e la delicatezza che tale documento riveste per la comunità mantovana, anche in relazione alle scelte e alle decisioni che l’Amministrazione comunale dovrà affrontare;
già dal 24 ottobre 2000, con nota indirizzata al Presidente della Commissione, il Sindaco di Mantova ha chiesto la formulazione di un parere tecnico formale in relazione alla realizzazione di nuovi insediamenti nell’area del polo chimico mantovano;
ad oggi, le richieste di cui sopra sono rimaste inevase,
si chiede di sapere:
quante volte sia stata convocata la Commissione, ad oltre un anno dalla sua istituzione;
quali atti, studi, pareri tecnici e altro abbia prodotto la Commissione, sia per quanto riguarda la parte di approfondimento della situazione igienico-ambientale esistente che per quanto riguarda gli strumenti operativi di intervento;
se corrispondono al vero le anticipazioni della stampa nazionale riguardanti lo studio effettuato dalla Commissione;
per quale motivo, in caso affermativo, il Ministro della salute e il Presidente della Commissione non abbiano trasmesso lo studio in questione all’amministrazione richiedente, nonostante i solleciti subordinati ad assumere correttamente decisioni sia sul piano amministrativo che sanitario;
nel caso in cui invece la Commissione non abbia ancora terminato i propri lavori, quando detta Commissione intenda produrre un proprio documento, idoneo ad approfondire le conoscenze della situazione sanitario-ambientale connessa al polo chimico di Mantova e per individuare i necessari interventi operativi.