Pubblicato il 21 febbraio 2002
Seduta n. 127
LONGHI. - Al Ministro della salute. -
Premesso:
che l’Azienda unità sanitaria locale n. 3 «Genovese» con delibera n. 3318 del 13 dicembre 2001 ha convenzionato per trasporto ammalati – programmati e dialisi – la «Croce Gialla italiana» S.r.l.;
che la delibera ha effetto retroattivo, cioè dal 13 marzo 2001 fino al 31 dicembre 2001;
che la «Croce Gialla» non ha mai avuto rapporti convenzionali con l’Ausl n. 3 ;
che l’Asl ha da tempo un rapporto convenzionale con la Croce Rossa, con l’Anpas regionale e, suo tramite, con le Pubbliche Assistenze genovesi;
che la convenzione con la Croce Gialla modifica di fatto i rapporti tra Ausl, pubbliche assistenze e CRI,
l’interrogante chiede di sapere:
se si ritenga lecito che l’Ausl n. 3 abbia instaurato un rapporto convenzionale con una azienda privata e quindi con fini di lucro sugli ammalati, pur in presenza di una convenzione con ANPAS e CRI;
se non si ritenga che sarebbe stato corretto che l’Ausl n. 3 avesse comunicato almeno ad Anpas e Croce Rossa le decisioni prese;
se si ritenga lecita una deliberazione con effetto retroattivo di ben nove mesi;
come siano state pagate le prestazioni erogate dalla Croce Gialla dal 13 marzo 2001 al 13 dicembre 2001;
come potessero i funzionari preposti apporre i timbri di avallo sui rapportini della Croce Gialla nel periodo antecedente alla deliberazione;
se non si ritenga di verificare se alcune prestazioni erogate non siano state pagate oltre che dalla Ausl, in maniera retroattiva, anche dagli ammalati trasportati;
se si ritenga fiscalmente regolari le ricevute consegnate dalla Croce Gialla agli ammalati trasportati;
se l’Ausl abbia svolto accertamenti per verificare se i dipendenti della Croce Gialla abbiano un regolare contratto di lavoro o siano invece considerati «volontari»;
se risponda al vero il fatto che dipendenti degli Ospedali Villa Scassi di Genova-Sampierdarena e Padre Antero di Genova-Sestri abbiano chiamato la Croce Gialla anche in assenza di un rapporto convenzionale;
se risponda al vero che un ammalato trasportato dall’Ospedale Villa Scassi alla sua abitazione di Cornigliano abbia dovuto pagare ben 100 mila lire;
se si ritenga lecito che una azienda privata quale è la «Croce Gialla» S.r.l. si sia data il titolo di «Croce» e se questo non possa ingenerare nei cittadini la convinzione che si tratti di una Pubblica Assistenza;
se un’azienda S.r.l. possa ricevere oblazioni dai cittadini e dagli ammalati come se si trattasse di una associazione senza fini di lucro (Onlus);
se sia lecito che, ben prima che l’Ausl deliberasse la convenzione con la Croce Gialla, sulle ricevute rilasciate per trasporto a pagamento di ammalati vi fosse stampato Usl GE 3 - Regione Liguria;
se si ritenga di attivare la Guardia di finanza e l’ispettorato del lavoro.