Pubblicato il 1 aprile 2009
Seduta n. 185
BRUNO - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che:
a seguito del concorso pubblico per esami per il profilo professionale di ispettore del lavoro, bandito il 15 novembre 2004 (Gazzetta Ufficiale 4a serie speciale n. 93 del 23 novembre 2004) dall’allora Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sono stati assegnati alle Direzioni provinciali del lavoro di Crotone e Vibo Valentia rispettivamente 7 e 4 ispettori del lavoro entrati in servizio in qualità di vincitori nel maggio del 2006;
successivamente il Ministero del lavoro provvedeva ad assumere ulteriori ispettori, attingendo, più volte nel corso degli anni, alla graduatoria degli idonei del medesimo concorso, fino a giungere all’esaurimento della graduatoria stessa in data 2 febbraio 2009. Le procedere di immissione in servizio dell’ultimo scorrimento sono ancora in corso;
complessivamente, quindi, tra il maggio 2006 ed il febbraio 2009 sono stati assunti 36 ispettori del lavoro, così distribuiti tra le varie Direzioni provinciali della Regione Calabria: 19 sono stati assegnati alla Direzione provinciale di Crotone, 9 alla Direzione provinciale di Vibo Valentia, 5 alla Direzione di Catanzaro, 2 a quella di Reggio Calabria, e uno soltanto alla Direzione provinciale di Cosenza;
la provincia di Reggio Calabria ha una superficie di 3.183 chilometri quadrati, 97 comuni e 566.926 abitanti. Il numero di imprese attive che insistono sul territorio è pari a 43.792, pari al 28 per cento del totale delle imprese calabresi e gli occupati, nel 2007, erano 166.851 unità pari al 28 per cento del totale occupati in Calabria. Attualmente, il personale ispettivo in forza presso la Direzione provinciale di Reggio Calabria sembrerebbe composto da circa 40 unità comprensivo di accertatori ed ispettori del lavoro (esclusi gli ispettori del lavoro adibiti a mansioni amministrative);
la provincia di Vibo Valentia ha una superficie di 1.139 chilometri quadrati, 50 comuni e 170.628 abitanti. Il numero di imprese attive che insistono sul territorio è pari a 12.832, pari all’8 per cento del totale delle imprese calabresi e gli occupati, nel 2007, erano 47.513 unità pari all’8 per cento del totale occupati in Calabria. Attualmente, il personale ispettivo in forza presso la Direzione provinciale di Vibo Valentia è composto da 23 unità (esclusi gli ispettori del lavoro adibiti a mansioni amministrative);
la provincia di Catanzaro ha una superficie di 5.247 chilometri quadrati con 80 comuni e 711.509 abitanti. Il numero di imprese attive che insistono sul territorio è pari a 29.021, pari al 18 per cento del totale delle imprese calabresi e gli occupati, nel 2007, erano 112.829 unità pari al 19 per cento del totale occupati in Calabria. Attualmente, il personale ispettivo in forza presso la Direzione provinciale di Catanzaro è composto da 26 unità (esclusi gli ispettori del lavoro adibiti a mansioni amministrative);
la provincia di Crotone ha una superficie di 1.117 chilometri quadrati con 27 comuni e 172.764 abitanti. Il numero di imprese attive che insistono sul territorio è pari a 15.889, pari al 10 per cento del totale delle imprese calabresi e gli occupati, nel 2007, erano 45.318 unità pari all’8 per cento del totale occupati in Calabria. Attualmente, il personale ispettivo in forza presso la Direzione provinciale di Crotone è composto da 25 unità (esclusi gli ispettori del lavoro adibiti a mansioni amministrative);
la provincia di Cosenza ha una superficie pari quasi alla metà dell’intera regione, ben 6.650 chilometri quadrati distribuita in 155 comuni con 732.869 abitanti. Il numero di imprese attive che insistono sul territorio è pari a 55.657, pari al 35 per cento del totale delle imprese calabresi e gli occupati, nel 2007, erano 229.687 unità pari al 38 per cento del totale occupati in Calabria. Attualmente, il personale ispettivo in forza presso la Direzione provinciale di Cosenza è composto da 35 unità (esclusi gli ispettori del lavoro adibiti a mansioni amministrative);
appare del tutto evidente come la distribuzione degli ispettori del lavoro non rispecchi alcuna proporzionalità rispetto all’estensione territoriale delle cinque province calabresi, al numero dei comuni, alla popolazione in essi compresa e, soprattutto, rispetto al tessuto economico delle cinque province. In particolare la provincia di Cosenza ha il numero di ispettori più insufficiente;
anche partendo da questo dato le forze sindacali, per ultima la Cgil, con documento firmato dal segretario regionale e dal segretario comprensoriale della Funzione pubblica, ha denunciato la grave carenza di personale ispettivo presso la DPL di Cosenza e l’ingiustificata esclusione della provincia cosentina dall’assegnazione di nuovi Ispettori del lavoro. Della questione sono stati investiti il Ministero del lavoro, il Presidente della Regione Calabria, il Presidente della provincia di Cosenza e gli Assessori competenti, la Direzione generale dell’attività ispettiva e la Direzione regionale del lavoro di Reggio Calabria;
gli organi di stampa hanno più volte trattato la vicenda, evidenziando come la questione sia stata segnalata anche presso la Prefettura di Cosenza, impossibilitata all’espletamento di alcune funzioni di competenza a causa della carenza di personale ispettivo presso la relativa Direzione provinciale,
si chiede di sapere:
quali criteri siano stati utilizzati dal Ministero per stabilire le assegnazioni dei neo Ispettori alle cinque province calabresi e per quale ragione la provincia di Cosenza - che è la più estesa e popolata, e con un maggior numero, in termini assoluti e percentuali, di imprese attive ed occupati, oltre che la più carente di personale con qualifica di Ispettore del lavoro - sia stata esclusa dall’assegnazione delle nuove assunzioni;
quali azioni il Governo intenda intraprendere per provvedere ad una più razionale distribuzione degli Ispettori del lavoro nelle Direzioni provinciali della Calabria o comunque a consentire ad ognuna di esse di essere dotata del personale necessario a svolgere le delicate mansioni assegnate al servizio.