Pubblicato il 24 luglio 2001
Seduta n. 18
IOVENE. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso:
che l’Amministrazione comunale di Mileto, la Curia Vescovile di Mileto, Nicotera e Tropea e l’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, firmatarie della convenzione che istituisce il Museo Statale di Mileto, hanno presentato al Ministero per i beni e le attività culturali nel giugno 2001 una istanza di deposito dei sarcofagi di Eremburga, seconda moglie di Ruggero D’Altavilla, e del Conte Ruggero D’Altavilla, il Normanno, presso il Museo Statale di Mileto;
che attualmente il sarcofago di Eremburga, seconda moglie di Ruggero D’Altavilla, di pertinenza del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è collocato in deposito temporaneo presso il Museo Statale di Mileto;
che il sarcofago del Conte Ruggero è collocato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli;
che tutti e due i sarcofagi provengono dalla Chiesa della SS. Trinità di Mileto Antica (sec. XI) e trasportati a Napoli nel 1840 dai Borboni;
che l’articolo 121 del Regio Decreto 30 Gennaio 1913, n. 363, mantenuto in vigore dall’articolo 12 del decreto legislativo n. 490 del 29 ottobre 1999 (Testo Unico sui beni culturali), statuisce che le cose provenienti da scavo o scoperte fortuite che per qualsiasi titolo spettino allo Stato saranno destinati ad istituti governativi della Regione da dove essi provengono;
che il Consiglio di Stato, sezione IV, nell’aprile del 1997 ha esaminato le norme di cui sopra decretando che in caso di assegnazione di beni archeologici di proprietà dello Stato ad uno piuttosto che ad altro museo, ovvero di trasferimento dall’uno all’altro, l’assegnazione debba essere fatta ad un museo della Regione di provenienza dei beni medesimi;
che l’Amministrazione comunale di Mileto, la Curia Vescovile di Mileto, Nicotera e Tropea e l’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, firmatarie della convenzione che istituisce il Museo Statale di Mileto, s’impegnano ad eseguire il trasporto e il restauro del sarcofago del Conte Ruggero;
che vi è già stato un provvedimento ministeriale di trasferimento temporaneo, presso il Museo di Mileto, poi non eseguito per circostanze contingenti di ordine organizzativo e logistico;
che il Conte Ruggero stabilì quale luogo della propria sepoltura e di quello della moglie nell’abbazia delle SS. Trinità di Mileto;
considerato:
che ricorre quest’anno il nono centenario della morte del Conte Ruggero;
che in occasione del nono centenario la Presidenza del Consiglio dei ministri ha istituito «l’Anno Ruggeriano» ed è stato insediato un prestigioso Comitato scientifico;
che il Museo Statale di Mileto è stato realizzato, tra le altre cose, per dare una sistemazione e valorizzazione all’enorme patrimonio artistico di Mileto e per potenziare la rete museale sul territorio calabrese, con particolare riferimento all’area del Vibonese, ai fini della massima fruibilità delle opere d’arte. Infine per ridare stimolo ed orgoglio ad una città sede di Diocesi che in passato ha ricoperto un ruolo nobile e prestigioso, non solo in epoca normanna;
che il Museo di Mileto possiede la qualificazione giuridica di museo statale, gestito in convenzione con altri enti pubblici ed ecclesiastici;
che esistono i presupposti giuridici oltre che culturali e morali per accogliere l’istanza,
si chiede di sapere se non si ritenga opportuno, considerate le premesse qui riportate, disporre con decorrenza immediata il deposito dei due sarcofagi presso il Museo statale di Mileto.