Atto n. 3-00589

Pubblicato il 31 luglio 2002
Seduta n. 228

DANIELI FRANCO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. -

Premesso che:

            sia dalle dichiarazioni del Presidente Bush che di esponenti del Governo americano, oltre che dai preparativi militari, emerge come assolutamente possibile un attacco militare da parte degli Stati Uniti contro l’Iraq;

            contro l’attacco all’Iraq si sono espressi in forma unanime e con forza i Paesi Arabi che temono un rafforzamento delle componenti più radicali, fondamentaliste e antioccidentali, con il rischio di nuovi e incontrollati processi di tensione e di destabilizzazione nell’area ed a livello internazionale;

            per una soluzione diplomatica da ricercare in ambito ONU, che preveda il ritorno degli ispettori in Iraq, si sono espressi l’UE, la Russia, i Paesi Arabi e lo stesso Israele che, attraverso il suo Ministro degli esteri, si è dichiarato favorevole alla indizione di una Conferenza Internazionale per il Medio Oriente, per la ricerca di una soluzione globale e con la partecipazione di tutti i paesi della regione;

        un attacco all’Iraq è considerato inopportuno anche da parte di settori della stessa Amministrazione americana e dei vertici militari USA;

            un attacco all’Iraq sarebbe pagato principalmente da una popolazione civile già allo stremo, acutizzerebbe i problemi della sicurezza e peserebbe negativamente sulla situazione globale del Medio Oriente e sul conflitto Israelo–Palestinese in particolare;

            un attacco all’Iraq al di fuori delle decisioni Onu da parte degli Stati Uniti sarebbe privo di base legale e motivazione condivisa a livello internazionale;

            il nostro Paese non può essere coinvolto in questa iniziativa militare unilaterale neppure in forma surrettizia, o concedendo l’uso delle basi presenti nel nostro territorio o magari compensando, con un rinnovato impegno militare in termini di uomini e mezzi in Afghanistan, il trasferimento di truppe e mezzi americani che verrebbero eventualmente spostati sul fronte iracheno,

        si chiede di sapere:

            quale sia stato il contenuto delle richieste avanzate dal Governo americano, con particolare riferimento all’aumento del contingente italiano distaccato in Afghanistan e alla concessione delle basi aeree presenti in Italia e nella disponibilità delle forze armate degli USA;

        quali iniziative il Governo abbia assunto o intenda assumere, in ambito UE ed ONU, per promuovere e sostenere iniziative politico diplomatiche che favoriscano soluzioni negoziali che, anche a partire dal prossimo incontro Iraq – Onu, allontanino le ipotesi militari, reintroducano un clima di confronto e consentano agli ispettori ONU di tornare in Iraq nonchè proposte adeguate per fermare i conflitti ancora in atto in Medio Oriente, e particolarmente quello Israelo – palestinese, e per affermare soluzioni negoziali giuste e durature.