Atto n. 4-03515

Pubblicato il 29 aprile 2008
Seduta n. 1

CUTRUFO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

il 18 marzo 2008 il comitato di gestione l'Agenzia delle entrate, presieduto da Massimo Romano, approva il piano di riassetto organizzativo, il quale prevede una "rivoluzione" interna all'Agenzia stessa;

il piano prevede, infatti, un taglio di 104 posizioni dirigenziali nelle direzioni regionali, portandole da 1.352 a 1.248 e passaggi di posizioni dal secondo al primo livello per 51 uffici locali di maggiore rilevanza e dei relativi capi area;

inoltre, i dirigenti che si troveranno senza incarico e che vorranno evitare la possibilità di un eventuale declassamento, potranno, qualora fossero vicini all'età pensionabile, usufruire di un'indennità supplementare sino a un massimo di 24 mensilità, e ritirarsi dal lavoro;

il 26 ed il 28 marzo, con due differenti incontri, ad appena una settimana dall'accordo sul riassetto, il direttore centrale del personale dell'Agenzia si è premurato di sottoporre il piano alle organizzazioni sindacali interessate. Nell'ambito di questi incontri, inoltre, si è proceduto ad annunciare il conferimento di 49 dei 51 incarichi dirigenziali di maggior rilevanza;

i dirigenti che intendono proporre la propria candidatura alla guida di questi uffici di vertice sono costretti ad usufruire di tempi estremamente limitati. Infatti, il bando per l'autocandidatura, pubblicato il 2 aprile 2008, prevede come data di scadenza l'8 aprile, cioè a distanza di sole tre settimane dall'approvazione della riorganizzazione strutturale dell'Agenzia. In candidato avrà solo l'onere di compilare un modulo e contestualmente inviare, online, il proprio curriculum. I direttori regionali dell'Agenzia dovranno indicare le proposte di conferimento degli incarichi entro il 21 aprile. Il 1° maggio, a soli tre giorni dall'insediamento del nuovo Parlamento, i "vincitori" avranno già preso servizio nei nuovi ruoli;

non sono di certo un mistero i tempi biblici delle pubbliche amministrazioni, soprattutto quelli relativi alle procedure di concorso, interno ed esterno, senza parlare degli "scivoli" per la pensione;

dal verbale delle concertazioni con i sindacati sono tuttavia emerse le evidenti perplessità che circondano l'assegnazione di questi incarichi, soprattutto relativamente al rischio di "eccessiva discrezionalità" (Uil) e di poca trasparenza (Salfi). Gli stessi sindacati, infatti, temono che l'intera procedura finirà con il tradursi in una "blindatura" delle posizioni dirigenziali, ed assegnazione delle stesse a personaggi "graditi" dall'attuale amministrazione,

si chiede di sapere:

se non si ritengano quanto mai "sospetti" questi tempi così rapidi proprio a ridosso delle prossime elezioni politiche;

non si ritenga che questi tempi non consentano uno svolgimento limpido e trasparente delle procedure;

per quale motivo a più di due anni dall'insediamento del Governo, e dall'attribuzione dell'incarico all'attuale Ministro, si è arrivati solo in questi giorni a mettere in campo una trasformazione così importante per l'assetto dell'Agenzia delle entrate;

se non sarebbe stato più opportuno e più corretto, a questo punto, lasciare l'attuazione della riforma al prossimo Governo ed al prossimo Ministro competente.