Pubblicato il 7 novembre 2007
Seduta n. 243
GRAMAZIO - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
il cittadino Temesgen Abraha, nato ad Asmara il 13 agosto 1965 e residente a Roma dal 25 marzo 1988, data d'ingresso in Italia, con richiesta all'anagrafe stranieri, ufficio immigrazione, prot. 7831, ha ottenuto la residenza;
nel 1999 ha sostituito il codice fiscale etiopico con quello italiano, come dimostra il documento rilasciato dal Ministero delle finanze - BRHTSG65M13;
il 31 maggio 2005, il signor Abraha, in base all'art. 9 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, ha presentato alla Prefettura di Roma, Ufficio territoriale del Governo, istanza intesa ad ottenere la cittadinanza italiana;
il 27 gennaio 2006 l'Ufficio territoriale del Governo di Roma (con oggetto: Avvio di istruttoria per la concessione cittadinanza italiana ai sensi della legge 15 febbraio 1992, n. 91) inviava una lettera prot. N. K/10/0090293/Citt.za comunicando che con riferimento concernente l'oggetto, ai sensi dell'art. 8, comma 1 e 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, il relativo procedimento era stato avviato,
l'interrogante chiede di conoscere quali iniziative intenda prendere il Ministro in indirizzo, affinché venga tutelato e riconosciuto il diritto di un cittadino - figlio di un Ascaro, Schifare Abraha, fedele della causa italiana - ad avere la cittadinanza italiana tanto desiderata.