Pubblicato il 13 settembre 2007
Seduta n. 213
VIESPOLI - Ai Ministri dell'interno e della giustizia. -
Risultando all'interrogante che:
nei primi giorni di settembre 2007, la Comunità montana del Taburno in provincia di Benevento ha effettuato 60 assunzioni a tempo determinato per chiamata diretta di operai forestali;
dalle notizie apparse sulla stampa si evince con chiarezza la “procedura” politica utilizzata: “in tutto 60 assunzioni a termine, ma tutte appannaggio degli esponenti del Campanile, una sorta di risarcimento per non aver potuto prender parte alla spartizione degli altri 92 chiamati quando l’Udeur era stato tenuto fuori dal governo della Comunità”, come si legge testualmente ne “Il Mattino” dell’8 settembre 2007;
sempre sul quotidiano citato, il 9 settembre 2007 il Segretario provinciale del Partito chiamato in causa afferma testualmente “è del tutto evidente che, vista l’estensione e l’impervietà del territorio, necessitava di spalmare le assunzioni su tutti i Comuni appartenenti alla Comunità”;
in data 12 settembre 2007 su “Il Mattino” e su “Il Sannio Quotidiano” il consigliere comunale di Benevento Luigi Bocchino nello stigmatizzare i fatti suddetti: la "privatizzazione" della Comunità montana del Taburno, affermava “non è solo questione di antipolitica, di degenerazione del sistema, di deriva clientelare, ma di funzioni pubbliche esercitate fuori le regole” ed invitava formalmente “il Prefetto di Benevento, quale garante istituzionale del controllo sugli atti locali, di acquisire gli atti e, ai sensi dell’art. 142 del Testo unico degli enti locali, provvedere alla sospensione dalla carica degli amministratori interessati in attesa dei necessari e dovuti chiarimenti”,
si chiede di sapere:
se e quali iniziative di competenza intendano assumere i Ministri in indirizzo in merito a quanto sopra esposto ed, altresì, per garantire correttezza e trasparenza essendo, invece, state impunemente eluse norme e procedure regolari per dette assunzioni.
se risulti che sia stata esercitata l’obbligatorietà dell’azione penale, stante l’evidenza della notitia criminis.