Atto n. 4-02631

Pubblicato il 12 settembre 2007
Seduta n. 211

TOTARO - Al Ministro della difesa. -

Premesso che:

il 78° Reggimento Fanteria “Lupi di Toscana” raccoglie l’eredità della Brigata "Granatieri di Toscana" per la quale è costituito l'8° Reggimento Granatieri fondato il 1° agosto 1862 affondando le proprie radici fin nell’epopea del Risorgimento nazionale e nei gloriosi Granatieri di Sardegna, tanto che il 1° aprile 1871 la brigata diventa Brigata "Toscana" ed il reggimento, assegnato alla fanteria di linea, assume la denominazione di 78° Reggimento Fanteria (Brigata Toscana) che muta il successivo ottobre in 78° Reggimento Fanteria "Toscana", e nel 1881 ancora in 78° Reggimento Fanteria (Brigata Toscana);

con l'ordinamento del 1926 riprende il nome di 78° Reggimento Fanteria "Toscana" ed è assegnato alla VII Brigata di Fanteria ed il 15 dicembre 1938, in concomitanza con il cambio di denominazione della grande unità da cui dipende, prende il nome di 78° Reggimento Fanteria "Lupi di Toscana" e nel 1939 entra con il 77° fanteria ed il 30° artiglieria nella Divisione di Fanteria "Lupi di Toscana" (7^), grande unità che sarà poi sciolta il 9 settembre 1943 mentre è in trasferimento dalla Francia a Roma;

esso è riuscito a superare anche i travagli della Seconda Guerra Mondiale, tanto da essere ricostituito il 1° aprile 1947, venendo inquadrato nella Brigata "Friuli";

ridotto a Battaglione nel 1975, esso risorge ancora e viene ricostituito nel 1992 come 78° Reggimento Fanteria "Lupi di Toscana";

ha ricevuto numerose e gloriose onorificenze e ricompense al valor militare e lo stesso D’Annunzio pronunciò in memoria di un Ufficiale dei Lupi, caduto il 28 maggio 1917 per la conquista di Quota 28, l’orazione "La corona del Fante";

fra le sue campagne vanno ricordate quelle del 1860-70 contro il brigantaggio; la sua partecipazione, nel 1866, alla Terza Guerra per l’Indipendenza d’Italia; il suo impiego, nel 1887-88 nella campagna d’Eritrea; la sua partecipazione alla prima Guerra Mondiale nel 1915-18, dove i suoi uomini donarono il proprio sangue per la Patria sul fronte dell’Isonzo; il suo sacrificio nella seconda Guerra Mondiale dal 1940 al 1943 prima sul fronte albanese e successivamente sulla costa francese. Terminata la guerra, il 78° si ricostituì il 1° Aprile 1947 in Firenze, nella Caserma "Ferrante Gonzaga" nella sede del capoluogo della Regione Toscana;

il Reggimento si è distinto nelle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dalle alluvioni del Polesine (1879 e 1923) , di Firenze e comuni limitrofi (1966) e nei comuni di Campi, Greve, Incisa, Scandicci, Lastra a Signa (1991/92); nel 1979 ha partecipato alla vigilanza della tratta ferroviaria Firenze-Bologna; nel 1985 ha fatto parte della Forza di intervento rapido (F.I.R.); nel 1986/87 è stato impegnato nell’isola di Pantelleria; successivamente è stato impiegato nel presidio di obiettivi sensibili durante la guerra del Golfo; nel periodo dal 1992 al 1995 ha partecipato all’operazione "Vespri Siciliani" per il mantenimento dell’ordine pubblico nella città di Sciacca (AG) e Gela (CL);

nel 1993, con il casco blu e la divisa coloniale, i Lupi di Toscana hanno prestato la loro opera in Somalia al servizio dell’ O.N.U, assumendo la responsabilità del Settore Nord di UNOSOM. Nell’effettuare operazioni di controllo del territorio ed operazioni di assistenza alla popolazione civile sono stati oggetto di numerosi attacchi da parte di guerriglieri. Per l’ottimo comportamento, è stata conferita alla Bandiera la Medaglia d’argento al valore dell’Esercito;

considerato che:

il Reggimento e ciò che lo rappresenta costituiscono per quanto sopra detto un patrimonio inestimabile sul piano storico e patriottico, ed un know how in campo militare, strategico e tecnologico indispensabile ad un esercito professionale che deve essere sempre più attrezzato per affrontare missioni di peace keeping sugli scenari internazionali;

la sua presenza sul territorio toscano costituisce una risorsa inestimabile anche sul piano della protezione e della tutela della cittadinanza in caso di calamità ed altre situazioni di crisi;

lo scioglimento del Reggimento lascerebbe la sola Brigata “Folgore” responsabile del presidio dell’intera Toscana ed addirittura ciò determinerebbe il fatto che nessun reparto dell’Esercito resterebbe stanziato in provincia di Firenze;

la caserma Gonzaga, sede del 78° Reggimento “Lupi di Toscana”, situata al confine tra Firenze e Scandicci, costituisce pertanto un presidio strategico di irrinunciabile portata per il territorio;

l’interrogante chiede di conoscere:

quali siano le motivazioni determinanti lo scioglimento di un Reggimento così glorioso che rappresenta la storia dell’Esercito e della stessa Nazione italiana, considerato che ne attraversa l’intera epopea, e che lascerebbe la provincia di Firenze sguarnita di risorse per far fronte ai piani di attuazione degli interventi in caso di calamità e situazioni di crisi;

quale sia, nel malaugurato e sciagurato caso di scioglimento, la destinazione delle aree attualmente destinate alla caserma sede del Reggimento.