Pubblicato il 10 luglio 2007
Seduta n. 187
CICCANTI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
l’amministrazione provinciale di Ascoli Piceno è ente capofila di un “accordo di programma” riguardante l’istituzione del parco marino del Piceno;
per l’istituzione di tale parco marino ha proceduto ad una zonizzazione dell’area marina protetta, gravemente lesiva degli interessi economici dei pescatori “vongolari”, che rappresentano una forte realtà economica ed una tradizione della marineria locale di alcuni comuni ricompresi nel parco;
attualmente, l’attività della pesca delle vongole, con la riduzione da 120 a 58 imbarcazioni, ha raggiunto un equilibrio tra lo sfruttamento dell’ambiente marino e la sua salvaguardia ambientale;
l'inibizione alla pesca delle vongole nella cosiddetta “zona A” del parco marino, una delle zone più prolifiche, rappresenta il 60% della produttività della prevista zona “parco marino”;
la proposta avanzata dalla Provincia di Ascoli Piceno della “molluschicoltura” quale attività alternativa alla pesca delle vongole per sostenere il reddito dei pescatori (che di per sé è un riconoscimento di danno) rappresenterebbe un ulteriore danno economico se non si specifica la sua limitazione ai molluschi bivalvi perché, diversamente, richiamerebbe altri tipi di pesca più estesa, con l’introduzione di altre imbarcazioni,
si chiede di conoscere:
se il Ministro in indirizzo non intenda fermare ogni procedimento inerente l’emissione di provvedimenti amministrativi tendenti ad istituire la zonizzazione del previsto parco marino;
se non intenda valutare positivamente le istanze dei “vongolari” finalizzate a rivedere la zonizzazione, con spostamento della “zona A” (davanti i comuni di Cupra Marittima e Grottammare) in altre zone meno importanti;
quali eventuali risorse finanziare intenda destinare ai pescatori danneggiati dall'inibizione alla pesca derivante da un'inutile zonizzazione.