Pubblicato il 15 maggio 2007
Seduta n. 152
DEL PENNINO , QUAGLIARIELLO , SARO , PASTORE , BIONDI , PITTELLI , STERPA , AMATO , PISTORIO , FERRARA , SANTINI , CARRARA , ANTONIONE , NOVI , MORRA , GHIGO , PALMA , PIANETTA , SCOTTI , CICCANTI , BERSELLI , CARUSO , NESSA , SANCIU , IZZO , CANTONI , BETTAMIO , ASCIUTTI , TOMASSINI , MALAN , BALDINI , CUTRUFO , ZICCONE , STRACQUADANIO , RAMPONI , GUZZANTI , SCARABOSIO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. -
Premesso che:
nell’intervista rilasciata a Guido Ruotolo, apparsa su "La Stampa", del 2 aprile 2007, alla domanda del giornalista: ”nel corso dei suoi tre contatti telefonici con Dadullah, era chiaro che l’oggetto dello scambio erano i due ostaggi?”, il dott. Gino Strada ha risposto: “ Si. Non voglio fare commenti, ma il governo italiano nei colloqui con me non ha mai neanche nominato Adjamal. Però immagino che fossero d’accordo sul fatto che noi l’avessimo chiesto. Su questo non voglio aprire una polemica”;
tale affermazione appare in assoluto contrasto con quanto ripetutamente dichiarato dal Governo di essersi mosso per la liberazione di entrambi gli ostaggi e in particolare con quanto dichiarato dall’on. D’Alema alla Camera dei deputati nella seduta del 16 aprile 2007, in cui aveva affermato che “il Governo italiano chiedeva a Gino Strada che la consegna effettiva dei tre rilasciati avvenisse in cambio della liberazione effettiva e contestuale dei due ostaggi – di entrambi, lo ripeto – ancora nelle mani dei rapitori”,
si chiede di sapere quali siano state le effettive indicazioni date al dott. Gino Strada dal Presidente del Consiglio e dal Ministro degli affari esteri, sia direttamente, sia tramite l’ambasciatore italiano a Kabul, in relazione alle trattative per la liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo e del suo interprete Adjamal Nashkbandi, conclusesi con il salvataggio del giornalista di “La Repubblica”, ma con la decapitazione del cittadino afghano.