Atto n. 4-01518

Pubblicato il 13 marzo 2007
Seduta n. 122

NARDINI , ZUCCHERINI - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. -

Premesso che:

dopo un lunghissimo periodo di lotte e proteste da parte dei lavoratori del contact center, la CGIL ha raggiunto un accordo con l’azienda Omnia per la regolarizzazione dei lavoratori con contratti a progetto;

tale accordo prevede che sia stipulato un contratto a tempo indeterminato sebbene la commessa si concluderà a settembre, forse prorogata a dicembre, e poi i lavoratori del contact center, esaurito il loro incarico, torneranno tutti a casa;

il contratto di Telecomunicazione è previsto che sia inquadrato al terzo livello, mentre il mansionario dei livelli del contratto nazionale delle Telecomunicazioni inquadrerebbe i lavoratori del contact center come quinto livello;

lo stipendio nel migliore dei casi sarà di 750 euro. Attualmente molti lavoratori del contact center percepiscono anche circa 800 euro;

non tutti avranno la possibilità di fare le 30 ore settimanali (che prima era assicurata a tutti) ma diversi dovranno accontentarsi delle 20 ore settimanali, perché l’azienda ha imposto la discriminante del monte ore degli ultimi cinque mesi. Perciò persone che hanno lavorato di meno negli ultimi cinque mesi saranno discriminate e fra queste anche lavoratori infortunati, lavoratrici in maternità, e tutti coloro che per "sbarcare il lunario" cercavano di fare anche altri lavori;

inoltre, secondo tale accordo non saranno pagati gli straordinari, che invece saranno considerati recuperi e non sarà riconosciuta l’indennità di cuffia malgrado tutti i lavoratori del contact center stiano perdendo l’udito a causa del malfunzionamento delle cuffie e della linea assai disturbata,

si chiede di sapere:

quali iniziative si intendano adottare per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, lesi profondamente all'interno del contact center nazionale INPS-INAIL, al fine di superare la condizione di precariato che, nonostante l'accordo raggiunto dalla CGIL, perdura in uno stato di sostanziale illegittimità;

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno istituire nuovamente un tavolo di confronto tra le parti sociali al fine di ricercare un'adeguata soluzione alla vicenda, che porti al superamento dell'attuale condizione di precariato ed alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro;

se possa sollecitare e suggerire all'INAIL, la cui gestione risulta essere fortemente attiva, di costituire essa stessa una società per la gestione del servizio di contact center e porre così fine alla precarietà dei suddetti lavoratori.