Pubblicato il 13 marzo 2007
Seduta n. 122
BELLINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
la Protezione civile ha recentemente fornito dati e previsioni allarmanti sullo stato delle risorse idriche del Paese in conseguenza di una stagione invernale mite, secca e poco piovosa;
le precipitazioni registrate in autunno e in inverno sono state tra il 20 e il 40 per cento inferiori alla media. Nel Centro e nel Nord Italia si arriva a punte del 60 per cento, a causa anche delle scarse precipitazioni nevose su tutto l’arco alpino e sugli Appennini;
viene segnalata, in particolare, la preoccupante diminuzione della portata di acqua del Po, che ha raggiunto i livelli registrati in occasione della siccità del 2006, mentre il Tevere e l’Arno registrano una portata dimezzata. I meteorologi prevedono una possibile estate afosa, con conseguenze ulteriori sulla diminuzione della portata di acqua dei fiumi;
l’Enel ha recentemente comunicato che nei mesi di gennaio e febbraio vi è stato un taglio del 20 per cento della produzione di energia idroelettrica in seguito alla minore disponibilità idrica dei bacini idroelettrici;
tenuto conto che a fronte dell’emergenza descritta, il Governo ha deciso di intervenire con un apposito piano anticrisi, che prevede la predisposizione da parte degli Enti locali, delle Regioni e dei Ministeri interessati di un piano di prevenzione e monitoraggio delle risorse idriche disponibile a livello territoriale, nonché, in caso di ulteriore peggioramento della situazione idrica del Paese, al razionamento e al blocco dei consumi non essenziali di acqua,
si chiede di sapere se il Governo non ritenga opportuno costituire un’apposita cabina di regia unica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per gestire l’emergenza idrica, preceduta da una Conferenza nazionale sull’acqua, e rendere partecipe tutto il sistema delle autonomie, le autorità di settore, il mondo economico, sociale e culturale di tutte le iniziative da prendere nel breve e nel lungo periodo per salvaguardare il bene comune dell’acqua, garantirne la salvaguardia e la corretta gestione pubblica.