Pubblicato il 20 settembre 2006
Seduta n. 34
PIANETTA - Al Ministro per le politiche per la famiglia. -
Premesso che:
il 18 settembre 2006 il "Corriere della Sera" e "Il Giornale" nelle pagine della cronaca di Milano riportavano l'ennesima vicenda di un bambino conteso, figlio di genitori separati, ai quali il Tribunale dei minori di Milano lo scorso anno aveva accordato l'affidamento congiunto;
secondo quanto riferito dalla stampa, il bambino vorrebbe però poter rimanere con il padre, con il quale a tutt'oggi si trova, non essendo rientrato in Belgio dalla madre dopo che il soggiorno autorizzato a giugno si era concluso;
il bambino è stato in un primo tempo affidato "provvisoriamente" al padre e successivamente è stato emesso l'obbligo di consegna alla madre;
il 6 settembre 2006, sempre secondo notizie di stampa, un pubblico ministero si sarebbe presentato con alcuni assistenti a casa di padre e figlio per dare esecutività all'ordine;
essendosi il bambino barricato in bagno, sarebbe stato necessario sfondare la porta, causando la fuga del piccolo, il quale il giorno dopo, a causa di svenimenti, è stato ricoverato al San Raffaele, dove gli è stata diagnosticata una "sincope vaso-vagale", indicata come la causa di altri svenimenti già avvenuti in Belgio;
nonostante la richiesta dei legali del padre di sospendere il provvedimento, la riconsegna alla madre "va immediatamente eseguita - hanno scritto i giudici - anche attraverso l'ausilio della forza pubblica",
si chiede di sapere:
se quanto riportato risponda al vero;
se il Ministro in indirizzo non intenda, nell'ambito delle proprie competenze, intervenire per garantire la salvaguardia della serenità del bambino protagonista della vicenda.