Pubblicato il 10 luglio 2006
Seduta n. 14
BULGARELLI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
in occasione di una manifestazione organizzata nei giorni scorsi all'interno del carcere di Rebibbia di Roma, che vedeva la partecipazione di numerose personalità, alcuni detenuti inscenavano una pacifica azione di protesta, concretizzatasi in una semplice battitura delle sbarre delle celle, volta a segnalare le difficilissime condizioni in cui sono costretti a vivere, a causa in primo luogo del sovraffollamento (la struttura di Rebibbia ospita 1.600 persone in luogo della capienza massima di 1.200);
in seguito a tale episodio, la direzione del carcere di Rebibbia individuava 15 detenuti che avevano preso parte alla protesta e predisponeva per questi ultimi un trasferimento punitivo;
non sono noti i criteri in base ai quali la Direzione di Rebibbia, nella persona del dott. Carmelo Cantoni, abbia dedotto la presunta pericolosità dei 15 detenuti anche se, a quanto si apprende da un comunicato dell'associazione Papillon, tra i motivi addotti per l'emissione del provvedimento punitivo ci sarebbe il fatto che i detenuti in oggetto non siano da essa rappresentati; motivazione che Papillon contesta fortemente, sottolineando, tra l'altro, nel comunicato che da quattro anni la Direzione ha messo in campo azioni di vario genere per boicottare il lavoro dell'associazione (a partire dai continui rifiuti di qualsiasi progetto culturale e formativo presentato e ai "quotidiani ricatti e soprusi contro quegli associati che da più tempo si adoperano nell’istituto per la difesa dei diritti e della dignità dei detenuti"),
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga del tutto spropositata la punizione inflitta ai detenuti, “colpevoli” soltanto di aver protestato pacificamente contro un degrado quotidiano che è ormai denunciato pubblicamente anche da tutti i maggiori sindacati degli operatori penitenziari, e se non ritenga opportuno disporre un'indagine per verificarne le reali motivazioni;
quali siano le generalità dei 15 detenuti e in quali istituti di pena siano stati trasferiti;
se non ritenga opportuno disporre l’immediato ritorno nell'istituto penitenziario di Roma dei 15 detenuti trasferiti;
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, alla luce dell'episodio in oggetto e in considerazione di molte altre immotivate iniziative di tipo repressivo che secondo l'associazione Papillon si sarebbero verificate in passato, valutare la possibilità di non riconfermare nel suo ruolo di Direttore di Rebibbia N.C. il dott. Carmelo Cantoni, anche in considerazione del fatto che egli ricopre tale incarico da quattro anni mentre di media l'avvicendamento al vertice dell'istituto avviene ogni due anni.