Atto n. 4-09819

Pubblicato il 13 dicembre 2005
Seduta n. 919

DONATI , RIPAMONTI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

la costruzione e la gestione delle autostrade della Valtrompia e della Pedemontana Veneta Ovest sono state affidate dall’ANAS alla società concessionaria mediante due concessioni, attribuite per mezzo di una convenzione, stipulata il 7 dicembre 1999 (in revisione di una precedente convenzione del 21 dicembre 1972 e successivi atti aggiuntivi) ed approvata con decreto interministeriale del 21 dicembre 1999, poi registrato dalla Corte dei conti in data 11 aprile 2000;

le concessioni di cui trattasi, attribuite senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi della direttiva 93/37/CEE, prevedevano una serie di lavori miranti a completare e sviluppare la rete autostradale, ossia la costruzione di due raccordi: il primo, tra l’autostrada A/4 Brescia-Padova e la Valtrompia, costituito da due rami consecutivi, il secondo, tra l’autostrada A/4 (Comune di Montebello-Vicentino) e l’autostrada A/31 (Comune di Thiene);

la Commissione europea, ritenendo che la Repubblica italiana fosse venuta meno agli obblighi che ad essa incombono in forza della direttiva 93/37/CEE, ha avviato nei confronti dello Stato italiano un procedimento per inadempimento di cui all’art. 226 CE, inviando alle autorità italiane, in data 18 ottobre 2002, una lettera di costituzione in mora alla quale le autorità italiane non hanno risposto;

la Commissione, in data 11 luglio 2003, ha emesso un parere motivato, invitando l'Italia ad adottare le misure necessarie per conformarvisi entro due mesi a decorrere dalla sua notifica e le autorità italiane non hanno dato seguito a tale parere;

le concessioni in esame prevedevano l'esecuzione dei lavori per la costruzione di due raccordi: il primo, tra l'autostrada A/4 Brescia-Padova e la Valtrompia, il secondo, tra l'autostrada A/4 (Comune di Montebello-Vicentino) e l'autostrada A/31 (Comune di Thiene);

alla società concessionaria è stato accordato, come controprestazione della costruzione dei raccordi autostradali, il diritto di gestire l'opera e di riscuotere un pedaggio dagli utenti, ottenendo, a tal fine, ben 11 anni di proroga a fronte di investimenti pari a 2.561 miliardi (di vecchie lire), di cui il tratto autostradale della Valtrompia era stimato in 524 miliardi di lire ed il tratto di autostrada Pedemontana Veneta era equivalente a 540 miliardi di lire;

considerato che:

in data 27 ottobre 2005 la Corte di giustizia europea, accogliendo la tesi della Commissione europea, ha condannato l'Italia per aver violato la direttiva 93/37/CEE sugli appalti relativamente ai lavori di costruzione e gestione delle autostrade Valtrompia e Pedemontana Veneta Ovest;

la Corte di giustizia, con tale sentenza, ha evidenziato che i contratti siglati per la gestione delle autostrade Valtrompia e Pedemontana Veneta Ovest costituiscono ''concessioni di lavori pubblici'' ai sensi della direttiva UE in materia di appalti e che "si può far ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione preliminare di un bando di gara solo nei casi tassativamente elencati dalla direttiva", ma, nel caso specifico, ''il governo italiano non ha dimostrato l'esistenza di una situazione che giustificasse l'applicazione di una delle eccezioni previste dalla direttiva";

in particolare, la Corte non ha accolto la tesi del Governo italiano che interpretava i lavori in questione, riguardanti collegamenti tra le varie autostrade, come rientranti nel normale esercizio della concessione originaria, né è stata accettata l'argomentazione che giustificava l'affidamento alla società concessionaria, comprendente enti locali, in quanto l'unica in grado di effettuare l'investimento necessario,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno:

intervenire affinché l'ANAS rispetti pienamente la sentenza della Corte di giustizia europea, revocando alla Società queste due tratte autostradali, rivedendo la concessione - convenzione e riducendo gli anni di proroga che la concessionaria aveva ottenuto in cambio della realizzazione di questi investimenti da fare senza gara;

alla luce delle violazioni rilevate sull'affidamento delle due tratte autostradali, riconsiderare in alternativa l'adeguamento della strada statale esistente per risolvere i problemi di mobilità della Valtrompia e la realizzazione di una superstrada a pedaggio in alternativa alla autostrada Pedemontana Veneta.