Atto n. 4-01828

Pubblicato il 12 febbraio 2025, nella seduta n. 272
Risposta pubblicata il 3 aprile 2025 nel fascicolo n. 94

CUCCHI - Ai Ministri della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

da notizie di stampa si è appreso del nuovo piano carceri voluto dal Governo che, per far fronte al gravissimo problema del sovraffollamento, ha stabilito di realizzare 7.000 nuovi posti detentivi negli istituti di pena italiani;

sembra che una delle strutture interessate da questo piano di investimenti sia la casa circondariale “Costantino Satta” di Ferrara. Il Consiglio comunale infatti ha già autorizzato l’inizio dei lavori, che costeranno 15,5 milioni di euro;

tuttavia, risulta all’interrogante che l’aumento degli spazi detentivi, per come congegnato, non migliori le condizioni di vita delle persone detenute. Infatti, la costruzione del nuovo padiglione sottrarrà un’area per le attività all’aperto. Una delle attività che vengono svolte nel carcere di Ferrara è l’orto, che occupa 250 metri quadri di superficie del cortile interno: il nuovo padiglione ne sottrarrebbe una buona parte riducendo l’attività e il numero di detenuti coinvolti. Nell’istituto vi è anche il laboratorio RAEE, attività di lavorazione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che potrebbe essere ridimensionato per la costruzione del nuovo padiglione;

l’ex direttore ad interim del carcere aveva provato ad opporsi alla realizzazione del padiglione, ma senza esito;

considerato che:

l’ampliamento, che si svilupperà su una superficie di 5.000 metri quadri, aggiungerà solo 80 posti in più ai 244 posti regolamentari e non risolverà il sovraffollamento, considerando che attualmente risultano essere detenute 392 persone;

risulta altresì che la costruzione del padiglione rientrasse nel piano nazionale 2021 dell’ex Ministra della giustizia Marta Cartabia, che prevedeva l’investimento di 30,6 miliardi di euro per la realizzazione di 30 interventi di edilizia carceraria grazie ai fondi del PNRR, a cui si aggiungono quelli del piano nazionale per gli investimenti complementari. Quest’ultimo assegna alla giustizia 133 milioni di euro. Di questi, 84 sono destinati alla costruzione di 8 nuovi padiglioni carcerari. Com’è noto il Paese dovrebbe spendere le risorse del PNRR entro il 2026, ma l’avanzamento dei lavori degli 8 padiglioni sembra procedere a rilento,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano che i lavori di ampliamento dell’istituto penitenziario di Ferrara siano solo un palliativo all’emergenza e non risolvano il problema del sovraffollamento, anche a seguito dei numerosi casi di suicidio verificatisi nell’anno 2024 e quelli che già si sono verificati nel 2025;

come pensino di poter migliorare la qualità di vita dei detenuti se le attività vengono ridotte se non addirittura eliminate;

quali altre strutture del Paese siano coinvolte nel piano carceri e se si pensi di riuscire a rispettare i tempi previsti dal PNRR per la conclusione dei lavori.