Atto n. 4-01479

Pubblicato il 1° ottobre 2024, nella seduta n. 226
Risposta pubblicata il 22 ottobre 2024 nel fascicolo n. 74

LOPREIATO, PIRRO, CROATTI - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

il cancelliere è una figura professionale che combina competenze teoriche e pratiche in ambito giuridico, con un'ampia esperienza nella gestione dei processi e delle relative problematiche. Il cancelliere ha il compito di supportare il magistrato, assistendolo durante le fasi istruttorie, dibattimentali e redazionali dei verbali, e assume responsabilità di coordinamento del lavoro;

il contratto collettivo nazionale integrativo del 29 luglio 2010, firmato tra il Ministero della giustizia e le organizzazioni sindacali, ha inquadrato il cancelliere tra il personale non dirigenziale, classificandolo nell'area II con il ruolo di "assistente amministrativo";

considerato che:

il decreto ministeriale 9 novembre 2017 ha rivisitato e aggiornato diversi profili del personale non dirigenziale dell’amministrazione giudiziaria, tra cui quello del cancelliere, rinominandolo "esperto". A questa figura sono stati affidati compiti più qualificati di collaborazione con il magistrato e di coordinamento tra quest’ultimo e le cancellerie. In tale ruolo, il cancelliere esperto svolge attività quali la "conformazione degli atti", la gestione delle procedure di accettazione e rinuncia all'eredità, la redazione di inventari e schede del casellario giudiziario e la liquidazione delle spese di giustizia. Inoltre, il cancelliere esperto gioca un ruolo cruciale nell'ufficio del processo, dove gli vengono assegnate funzioni di coordinamento degli uffici per il processo, pur essendo ancora inquadrato nell'area II;

questa nuova impostazione ha fatto emergere evidenti sovrapposizioni con le mansioni del funzionario giudiziario, che invece appartiene all'area III del contratto collettivo nazionale del lavoro, comparto integrativo funzionari, allontanando il cancelliere esperto dalle altre figure presenti nell'area II del contratto nazionale, cui è attualmente assimilato;

considerata la rilevanza del ruolo del cancelliere esperto e la sua carenza all'interno dei tribunali italiani, nel 2020 è stato bandito un concorso per l'assunzione di 2.700 cancellieri esperti. Potevano partecipare gli assistenti amministrativi con almeno 4 anni di esperienza (anche se di fatto ce ne sono voluti 22), oltre a giudici di pace, vice procuratori onorari e avvocati con almeno due anni di iscrizione all’albo, anche se è stato concesso solo a coloro con più di 12 anni di iscrizione;

rilevato che:

nonostante le nuove assunzioni, secondo quanto emerso dalla bozza di riforma "ordinamento professionale del personale non dirigenziale dell’amministrazione giudiziaria" datata 25 luglio 2024, vi sarebbe l'intenzione di sopprimere la figura del cancelliere esperto, riducendola al ruolo di semplice assistente di area II. Questa riforma, se confermata, attribuirebbe agli attuali 8.000 assistenti amministrativi una riqualificazione solo nominale, vanificando la progressione professionale già acquisita dai cancellieri esperti;

coloro che hanno lasciato il loro precedente incarico per partecipare al concorso con la prospettiva di una progressione di carriera si troverebbero, a seguito della riforma, a svolgere mansioni depotenziate e non allineate alla loro competenza, senza ottenere l’inquadramento nell'area III nonostante molte delle loro funzioni corrispondano a quelle dei funzionari di quell'area;

questa prospettiva ha generato un forte malcontento nella categoria, portando alla nascita del comitato cancellieri esperti, con l'intento di organizzare manifestazioni e presidi a difesa dei loro diritti professionali;

negli ultimi anni, numerosi cancellieri e altre figure professionali dell’amministrazione giudiziaria hanno deciso di trasferirsi in altri ministeri, attratti da migliori condizioni lavorative e possibilità di crescita professionale. La soppressione del profilo del cancelliere esperto potrebbe portare a ulteriori perdite di personale qualificato;

è evidente che il cancelliere esperto ricopre una funzione di responsabilità, gestione e coordinamento fondamentale per il buon funzionamento dell’amministrazione giudiziaria e che una sua eliminazione sarebbe impensabile;

è quindi indispensabile garantire un corretto inquadramento professionale a questa figura, riconoscendo le giuste opportunità di progressione di carriera e un adeguato trattamento economico,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda riconoscere alla figura dei cancellieri esperti un adeguato inquadramento professionale nell’area III del contratto collettivo nazionale, comparto funzioni centrali;

se intenda quantificare e garantire lo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie per adeguare la retribuzione dei cancellieri esperti al loro nuovo inquadramento e alle loro responsabilità.