Pubblicato il 23 luglio 2024, nella seduta n. 210
PAITA - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -
Premesso che:
Benedetta Avogadro era una giovane manager di Bergamo, morta tragicamente alla sola età di 40 anni, il 15 novembre 2022: dopo la sua scomparsa, la famiglia ha provveduto a chiudere, insieme al conto corrente, tutte le utenze delle bollette a lei intestate, compreso il contratto col gestore telefonico e della connessione internet, Fastweb S.p.A.;
quest’ultima chiusura è stata richiesta inviando una PEC (la quale non ha mai ricevuto risposta), firmata digitalmente dalla sorella, Anna Avogadro, inviando altresì il certificato di morte della sorella; nonostante la pratica di chiusura inviata dalla famiglia, lo scorso aprile Fastweb ha reclamato il mancato pagamento delle fatture di novembre e dicembre, emesse quindi dopo la richiesta di chiusura del contratto;
dopo diverse sollecitazioni da parte della famiglia, Fastweb S.p.A. ha comunicato alla sorella che la richiesta di chiusura del contratto deve essere inviata dall'account email della defunta Benedetta Avogadro, essendo questo recapito abbinato al contratto, comunicando altresì in modo perentorio come sia necessaria la stessa firma digitale della sorella per la chiusura del contratto: una richiesta surreale e chiaramente impossibile da esaudire, oltre che sprezzante di qualsiasi minima forma di rispetto verso il dolore della famiglia;
Fastweb S.p.A., inoltre, ha comunicato alla famiglia come siano state avviate le pratiche per il recupero dei crediti, pari a 163,90 euro: nelle settimane scorse, Covisian Credit Management di Cuneo ha sollecitato via posta la famiglia al pagamento dei crediti, concordando con Fastweb S.p.A. sull'inefficacia del tentativo della famiglia di chiudere il contratto, sostenendo la necessità della firma della defunta sorella;
la vicenda rappresenta un accanimento ingiusto verso la famiglia Avogadro, la quale è costretta a lottare da anni contro le richieste insensate e allo stesso tempo dolorose avanzate da Fastweb S.p.A., avverse ad ogni concezione di umanità e giustizia;
la situazione che sta coinvolgendo la famiglia Avogadro rappresenta al meglio l’eccessiva burocrazia che viene richiesta ai cittadini e alle imprese nel nostro Paese, la quale pone ostacoli talvolta insormontabili anche per le più banali richieste, provocando nei cittadini un senso di costante smarrimento e sfiducia verso il sistema italiano,
si chiede di sapere:
quali azioni il Ministro in indirizzo intenda adottare per sollecitare Fastweb S.p.A. alla chiusura del contratto intestato a Benedetta Avogadro, nonché gli altri operatori ad agire senza indugio in riferimento ad altre eventuali richieste analoghe avanzate da altri utenti, rendendo il più agevole e meno traumatica possibile la relativa procedura;
quali misure intenda adottare al fine di promuovere misure normative o linee guida volte a semplificare l’iter di cessazione dei contratti telefonici di persone decedute, al fine di evitare che l’eccessiva burocrazia possa provocare dolore e sofferenze per le famiglie coinvolte durante le pratiche delle chiusure contrattuali.