Pubblicato il 17 maggio 2005
Seduta n. 801
BOCO , DE PETRIS , DE ZULUETA , DONATI , CORTIANA , MARINO , MUZIO , PAGLIARULO , RIPAMONTI , ZANCAN
Il Senato,
premesso che:
le comunicazioni del Governo svolte dal Presidente del Consiglio Berlusconi il 5 maggio 2005, sugli esiti dell'indagine relativa alla morte del funzionario del SISMI dottor Nicola Calipari, ucciso a Baghdad dai militari americani il 4 marzo 2005, si sono rivelate a giudizio dei presentatori della presente mozione del tutto insoddisfacenti;
nel suo intervento al Senato il Presidente del Consiglio ha confermato che l'inchiesta congiunta USA e Italia non ha raggiunto conclusioni condivise, e non è riuscita a portare a compimento il suo compito, di fatto evidenziando come, su regole d'ingaggio e coordinamento fra le autorità, siano stati commessi gravi errori dalle forze americane;
non vi è stata infatti alcuna conclusione finale condivisa tra Italia e Stati Uniti sull'indagine congiunta, e le conclusioni dei lavori della Commissione rischiano di inficiare ogni ulteriore sforzo per accertare la verità, compreso quello che la magistratura italiana dovrà inevitabilmente compiere;
l'esperienza della Commissione congiunta ha dimostrato che non vi è stata da parte americana piena collaborazione con le autorità giudiziarie italiane; anzi, il rapporto italiano si è rivelato un grave atto di accusa nei confronti dell'indagine, portando alla luce una serie impressionante di elementi tali da rendere inconciliabili le ricostruzioni italiane e statunitensi;
in tale contesto, e a maggior ragione dopo le conclusioni dell'inchiesta USA sulla morte di Calipari, il rientro immediato del nostro contingente è ancora di più una scelta obbligata, mentre l'impegno del nostro Governo dovrebbe essere tutto orientato all'invio di una forza multinazionale di pace in Iraq;
si ricorda peraltro come alcuni articoli del trattato del 1982 che regola i rapporti giudiziari ira Italia e USA, nonché la risoluzione ONU n. 1546 dell'8 giugno 2004, che ha ridisegnato il futuro dell'Iraq, potrebbero seriamente impedire agli inquirenti romani di andare avanti nei loro accertamenti sulla morte del funzionario italiano;
alla luce di ciò si considera necessaria una Commissione internazionale d'inchiesta indipendente al fine di accertare il reale svolgimento dei tragici fatti del 4 marzo scorso;
andrebbero altresì riconsiderati e aggiornati quei patti e accordi militari ed economici, tra paesi europei e USA, che prevedono e regolamentano - tra l'altro - le presenze militari USA sul territorio europeo, e in particolare sul territorio italiano,
impegna il Governo:
a ritirare immediatamente il contingente militare italiano impegnato in tutta la regione irachena;
ad adoperarsi affinché l'inchiesta sulla morte del funzionario del SISMI Nicola Calipari venga affidata ad una Commissione internazionale d'inchiesta indipendente, in coordinamento con il Tribunale penale internazionale;
ad attivarsi perché si proceda ad una revisione degli accordi internazionali tra Italia e Stati Uniti circa le responsabilità dei militari americani per i reati commessi nei confronti di cittadini italiani ed alla ridefinizione dei rapporti giuridici per quanto riguarda l'utilizzo dalle basi militari americane presenti sul territorio del nostro Paese.