Pubblicato il 28 giugno 2022, nella seduta n. 445
CORRADO Margherita, ANGRISANI Luisa, GRANATO Bianca Laura, LANNUTTI - Ai Ministri della difesa e della cultura. -
Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:
a Roma, dalla metà di maggio 2022, un'area sita lungo il vallo ferroviario nel tratto via Solunto-piazza Zama, e confinante con il perimetro posteriore della caserma "Zignani", è stata oggetto di un rapidissimo abbattimento di tutti i manufatti di natura semirurale che vi sorgevano e dell'integrale cancellazione di tutta la vegetazione esistente (alberi compresi), che aveva anche sostanziale funzione di mitigazione nei confronti del traffico ferroviario;
nessun cartello di cantiere ha informato la cittadinanza circa natura, entità, durata e destinazione delle opere da farsi. Nell'assenza totale di informazione, la ricerca di tracce utili a capire quanto è in atto ha condotto ad individuare un bando di gara, per "Affidamento della progettazione definitiva, compreso il piano di sicurezza e coordinamento, e le relative indagini per la realizzazione di un polo abitativo di nr. 248 alloggi APP previa demolizione di fabbricati fatiscenti. Data ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2022, Codice gara: 2770828-C.I.G.8666340A00 - Divisione: 2ª divisione Importo quantità: euro 2.117.986,59 (Escluso IVA 22% e INARCASSA 4%) - Stazione appaltante GENIODIFE - CE 100319 Roma Caserma Zignani ID 1114";
l'area oggetto di tale progetto preliminare è quella interna al perimetro della caserma ma, poiché nei giorni scorsi è stato aperto un varco nella recinzione che separa la superficie esterna da quella della caserma (dove ora transitano ruspe, mezzi e persone che prima accedevano da un varco esterno), la popolazione teme per la sorte di quel preziosissimo lembo di territorio che vorrebbe mantenere a funzione pubblica, ma che ora è coinvolto nelle attività, presenti e presumibilmente future, che si svolgono nelle pertinenze della caserma;
considerato che:
dal punto di vista urbanistico e vincolistico, l'area lungo il vallo ferroviario via Solunto-piazza Zama è normata dal piano regolatore generale di Roma come zona a verde e servizi pubblici locali all'interno dell'ambito di valorizzazione C8, attuabile con specifico strumento urbanistico esecutivo, e dal piano territoriale paesistico n. 15/12: zona di tutela orientata TOa/4, soggetta a norme di tutela delle preesistenze e della vegetazione;
i lavori in corso suscitano, dunque, dubbi legittimi sullo stato attuale della disciplina urbanistica vigente sull'area, su eventuali provvedimenti intervenuti a turbarne la destinazione pubblica (a verde e servizi pubblici locali), sul vincolo da piano regolatore alla pianificazione attuativa dell'ambito di valorizzazione, sull'origine, le motivazioni e l'entità delle opere in corso e la loro conformità normativa, sulla qualità e la conformità operativa delle attività di demolizione effettuate (oggetto anche di segnalazione alla ASL di competenza e al municipio VII) e in generale sulla stima di effetti, impatti e ricadute sulla sfera dell'interesse pubblico, della salvaguardia della salute, delle qualità e dei valori ambientali, qualitativi, economici della cittadinanza che afferisce al quadrante urbano circostante,
si chiede di sapere:
se il Ministro della difesa, attore dell'iniziativa e del progetto preliminare, possa chiarire l'entità effettiva delle trasformazioni già in atto nel perimetro della caserma Zignani, anche in relazione ai vantaggi per la cittadinanza (quota parte di interesse pubblico prevista dall'ambito di valorizzazione C8 in cui ricade), degli impatti connessi alle eventuali opere (urbanistici, in un'area a densità abitativa già satura, da cantiere, sul paesaggio, sulla salute pubblica) e delle mitigazioni messe in campo per la salvaguardia della qualità della vita della cittadinanza circostante;
se il Ministro della cultura, per il tramite della Soprintendenza speciale di Roma, possa promuovere una verifica e dare spiegazione dell'apparente violazione delle norme di tutela orientata TOa/4 del PTP 15/12 all'interno dell'area, ed esprimersi in merito all'eventuale ripristino delle condizioni ambientali pregresse, coerentemente con le destinazioni e le tutele già vigenti, a salvaguardia dell'interesse e della salute pubblica.